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"Worship" è il nuovo EP di Andrea Agosta, composto da cinque tracce il cui filo conduttore è la spiritualità intesa come la ricerca di un'avventura interiore, un approfondimento della propria coscienza e una realizzazione alternativa della propria personalità, in contrasto con la visione sempre più cinica e materialista dei nostri tempi che non concede un attimo di tempo per l’introspezione.
L’EP inizia con "Hymn", una traccia epica che racchiude voci femminili e basse rotonde ed avvolgenti accompagnate da pattern di batteria lineari ma mai banali. La canzone ha un che di solenne che trasmette appieno l’invito all’introspezione di cui si parlava poco fa. "Nirvana" è la seconda traccia, essa è più psichedelica rispetto ad "Hymn". A giocare questo effetto sono sicuramente la voci femminili molto riverberate e il gioco di panning di suono da un orecchio all’altro. La terza traccia è "Pyramids" il cui titolo sicuramente richiama il suono orientaleggiante del synth perno di questo brano. La quarta traccia è "Their blood", il brano un po’ più aggressivo dell’EP, la voce profonda e distorta all’inizio trasmette inquietudine e poi i synth arrembanti contribuiscono ad aggravare la sensazione. La quinta ed ultima traccia è "Dust" che chiude l’EP con un mood più ballerino alleggerendo il contenuto dell’EP. Nel complesso Worship è un EP davvero buono.
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