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Dall’11 al 13 aprile 2025 il Cinema Nuovo Sacher di Roma ospiterà la XX edizione di Immaginaria – International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women, un appuntamento imperdibile per il cinema indipendente al femminile. Immaginaria è una manifestazione internazionale dedicata alla cinematografia delle donne, con un’attenzione particolare alle produzioni a tematica lesbica e femminista. Un festival che da vent’anni celebra il talento di registe, sceneggiatrici e artiste, offrendo uno spazio di visibilità e confronto per opere che raccontano storie spesso trascurate dal circuito mainstream. L’evento, ormai punto di riferimento per il panorama cinematografico indipendente, proporrà proiezioni, incontri con le autrici, tavole rotonde e momenti di dibattito, creando un’opportunità di scambio e riflessione sul ruolo delle donne nel cinema e nella società.
Fondato a Bologna nel 1993 dall'Associazione Culturale Visibilia APS, il Festival si avvale dei patrocini di Università degli Studi della Tuscia - GEP (Gender Equality Plan), Centro Sperimentale di Cinematografia - CSC, Accademia di Cinema e Televisione Griffith, UNAR - Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, con il sostegno di TRUST - Nel Nome della Donna, Casa Internazionale delle Donne, Associazione Forma Liquida, Associazione culturale lesbica Pianeta Viola, CLR - Coordinamento Lesbiche Romane, Fondazione Ombrella Viola, WIFTMI - Women in Film, Television & Media Italia e con l'adesione di LGBT+History Month Italia e Festival MiX Milano. Il Festival è parte del Coordinamento dei Festival Italiani di Cinema Lgbtq+.
La XX edizione di Immaginaria è dedicata a Marina Genovese, figura centrale del femminismo e del movimento lesbico italiano. Militante instancabile, attivista e anima del festival sin dalla sua nascita, Marina ha consacrato la sua vita alla causa delle donne, portando avanti battaglie per l’indipendenza, la visibilità e la dignità lesbica con un’energia inesauribile. Fondatrice dell’Associazione Culturale Visibilia e promotrice di eventi che hanno segnato la storia del movimento, dalla Prima Settimana Lesbica Italiana allo spazio separatista del World Pride 2000, Marina ha fatto di Immaginaria un punto di riferimento per il cinema indipendente delle donne. La sua visione, coraggiosa e lungimirante, ha sempre sfidato le convenzioni, promuovendo un’etica politica basata sull’autonomia e sulla lotta contro ogni forma di assimilazione. La sua idea andava oltre la semplice rassegna cinematografica: Immaginaria doveva essere uno spazio privilegiato di libertà e confronto, inclusivo e professionale, dove le donne potessero affermare la propria identità senza compromessi. La sua eredità vive oggi in ogni edizione del Festival, nella comunità che continua il suo lavoro e nell’idea che insieme sia possibile creare un mondo diverso.Grande apertura con Donna Deitch e il suo capolavoro "Desert Hearts"
Venerdì 11 aprile 2025, alle ore 20:00, il Cinema Nuovo Sacher ospiterà la cerimonia di apertura del festival con una proiezione speciale di Desert Hearts, film iconico della regista Donna Deitch, ospite d’onore e testimonial dell’evento. Considerato un pilastro del cinema indipendente LGBTQ+, Desert Hearts ha lasciato un segno indelebile nella rappresentazione delle relazioni lesbiche sul grande schermo. In occasione dell’apertura del festival, Donna Deitch incontrerà il pubblico per condividere la sua visione artistica e discutere l’impatto culturale della sua opera, in un dialogo aperto che celebrerà il potere del cinema come strumento di narrazione e cambiamento sociale. L’appuntamento segna l’inizio di un’edizione speciale di Immaginaria, che ancora una volta si conferma spazio di espressione e valorizzazione del cinema delle donne.
La XX edizione di Immaginaria si prepara a offrire al pubblico un’intensa maratona cinematografica e una cerimonia di chiusura all’insegna della partecipazione attiva.
Venerdì 11 aprile, alle ore 21:00, la serata inaugurale proseguirà con la proiezione di Desert Hearts. Durante il weekend, sabato 12 e domenica 13 aprile, saranno presentati i 26 titoli in programma, selezionati da tutto il mondo: 5 lungometraggi, 5 documentari e 16 cortometraggi, provenienti da Austria, Francia, Grecia, Gran Bretagna, Italia, Argentina, Canada, Stati Uniti, Cina, Australia, Nuova Zelanda, Vietnam e Filippine.
Domenica 13 aprile, alle ore 18:00, Immaginaria celebrerà la conclusione del festival con la cerimonia di premiazione, ripristinando il Premio del Pubblico. Saranno proprio le spettatrici e gli spettatori a decretare i vincitori nelle categorie Miglior Lungometraggio, Miglior Documentario e Miglior Cortometraggio.
I film in programma affrontano temi centrali per la comunità LGBTQ+, con un focus particolare sulle storie di autodeterminazione femminile. Tra i temi ricorrenti:
- la discriminazione e la sfida al sistema eteropatriarcale
- il percorso di crescita e consapevolezza delle protagoniste, tra crisi e rivelazioni
- i rapporti familiari, spesso in bilico tra tradizione e cambiamento
- l’esplorazione del passato e dell’eredità culturale.
Il leitmotiv della XX edizione è Forever Rebel, un invito alla ribellione, all’indipendenza e all’autenticità. Un messaggio potente, ripreso anche nella sigla musicale originale composta per Immaginaria 2025, dal titolo Born To Be Rebel, che incarna lo spirito di un festival nato per rompere gli schemi e abbracciare il cambiamento.
Per tutta la durata del festival, il pubblico potrà visitare la Mostra dei manifesti delle venti edizioni di Immaginaria, un viaggio attraverso la storia e l’evoluzione di un evento che continua a essere un punto di riferimento per il cinema indipendente delle donne.
Modalità di ingresso: per accedere al festival si richiede la Tessera 2025 dell’Associazione Culturale Visibilia APS, che dà diritto ad assistere a tutte le proiezioni e agli eventi in programma al Cinema Nuovo Sacher di Roma. Su www.immaginariaff.it la nuova piattaforma di Tesseramento 2025
Scadono il 2 giugno 2025 le iscrizioni per partecipare all'ottava edizione del Pop Corn Festival del Corto, evento di cortometraggi, che si terrà in Piazzale dei Rioni a Porto Santo Stefano Monte Argentario (GR) il 25, 26 e 27 luglio 2025. Il Pop Corn Festival del Corto, diretto da Francesca Castriconi, e organizzato dall'Associazione Argentario Art Day APS, è realizzato con il patrocinio del Comune di Monte Argentario e della Regione Toscana. Il bando prevede tre categorie: Corti Italiani, Corti Internazionali e Corti d’Animazione. Ogni lavoro dovrà avere una durata non superiore ai 20 minuti, titoli di testa e coda inclusi. Tema: tutti i cortometraggi devono attenersi al tema “Impronte, tracce di vita”, proposto dal festival. Impronte indelebili a volte invisibili testimonianze di incontri: “Ogni passo che compiamo nel mondo lascia una traccia, una sorta di testimonianza che racconta chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando”. Si accettano tutti i tipi di formato, con estensione MOV, AVI, MP4, BLU-RAY compresi i cortometraggi realizzati con cellulari, smart-phone, go-pro e sono ammessi anche cortometraggi già vincitori o partecipanti ad altri festival. Ogni candidato potrà iscrivere una o più opere. La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 2 giugno 2025. L'iscrizione ha un costo di 10 euro. Le opere selezionate che parteciperanno al Pop Corn Festival del Corto saranno sottoposte alla valutazione di una Giuria Artistica composta da professionisti del settore, la cui composizione sarà resa nota sul sito www.popcornfestivaldelcorto.it.
Numerosi i premi del festival scelti dalla Giuria. Il Miglior corto nella categoria “Corti Italiani” riceverà un premio di 1.000 euro e il trofeo Pop Corn Festival. Anche al Miglior corto nella categoria “Corti Internazionali” andranno 1.000 euro e il trofeo Pop Corn Festival, così come al Miglior corto nella categoria “Corti d’Animazione”, cui andrà il premio di 1.000 euro e il trofeo Pop Corn Festival. Al corto con l’idea più originale andrà il Premio Raffaella Carrà di 4.000 euro e sarà proiettato al Sudestival, il Festival del Cinema della città di Monopoli con il quale il Pop Corn Festival è gemellato. Quindi, il Premio Panalight, che consiste in buoni per il noleggio di attrezzatura cine-televisiva del valore complessivo di 8.000 euro. Ancora, il Premio Mujeres del Cinema al corto realizzato da un’autrice o a una storia incentrata su una tematica legata all’universo femminile. Alla sua seconda edizione, il Premio Crew United, che consiste in un Premio membership con formula video+ (upload di clip/showreel). Dalla scorsa edizione partner del festival, Crew United è il più ampio network di professionisti dell'industria dell'audiovisivo in Europa, fondato alla fine degli anni Novanta e ora disponibile anche Italia, risorsa essenziale per chi lavora in produzione. Quindi il Premio Inlusion Creative Hub per il Miglior Corto Italiano e per il Miglior Corto Internazionale che consiste 3 giorni di color grading con colorist del valore commerciale di circa 3.600 euro a premio e al Miglior Corto d’Animazione 3 giorni di sala mix con fonico del valore commerciale circa 3.000 euro. Infine, il Premio del Pubblico, il Trofeo Pop Corn Festival al miglior corto, scelto da una Giuria Popolare. Al festival saranno anche consegnate le Menzioni Speciali dal Moscerine Film Festival e dal Vision 2030, festival di Cinema Sostenibile della città di Noto.
Si terrà il prossimo 28 marzo, alle ore 20,00, presso Villa Domi – Sala Bianca (via Salita Scudillo, 19/A, Napoli), in una serata-evento (ad inviti), la VII edizione del premio "Il Sognatore", istituito dal giornale Lo Strillo, che gode del patrocinio morale del Comune di Napoli e che verrà consegnato a 6 personalità che, secondo il parere insindacabile dell’organizzazione, sono dei sognatori, o per il loro percorso di vita, o perché hanno fatto sognare gli altri, o perché hanno realizzato i loro sogni. Il premio consiste in un’originale e caratteristica scultura, ideata dal compianto m° Armando Jossa, scomparso di recente, al quale verrà tributato un giusto ricordo da Giuseppe Moggia.
I premiati di questa nuova edizione sono: l’avvocato Gerry Danesi, delegato rettorale per il Terzo Settore e la Cooperazione Internazionale presso l’Università Popolare Cattolica “Montemurro-D’Ippolito”, Console Onorario della Repubblica del Nicaragua - Giurisdizione Regione Campania e Isole minori, Responsabile Nazionale Settore Giustizia della FE.N.CO. (Federazione Nazionale dei Diplomatici e Consoli Esteri in Italia), Presidente Comm. Giustizia e Affari Legali del Corpo Diplomatico Consolare Napoli-Campania, giornalista pubblicista, autore del libro pluripremiato “Filo Spinato”, da oltre 20 anni si occupa di devianza minorile e sostegno alle donne maltrattate, contro le differenze di genere e lo stigma, curando progetti di legalità e sostegno per le categorie maggiormente esposte e fragili, che cura con l’Alma Mundi onlus odv, associazione di cui è presidente; il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia D’Oro Al Valor Militare, che nel 1993 ha perso l’uso delle gambe a Mogadiscio, durante l’operazione “Checkpoint Pasta”, la cui storia ha ispirato la fiction “Le ali”, trasmessa su Rai 1 il 9 novembre 2008, capitano del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, si occupa delle iniziative sportive per il personale militare con disabilità, attualmente è consigliere del ministro della difesa Guido Crosetto, a lui andrà il Premio Il Sognatore - Mimì De Simone, dedicato alla memoria del direttore e fondatore de Lo Strillo; Jessica Aiello, danzatrice, coreografa e attrice palermitana, presente in numerose fiction e nei principali musical italiani (”Manon Lescaut”, “Romeo et Juliette”, “La Piccola Bottega degli Orrori”, “Aladin il musical geniale”, “Elvis the Musical”, “L’amore vincerà, “C’era una volta le Favole…”), protagonista nel docureality “Compagni di ballo” su Mtv, del docufilm “Gioventù sballata”, insegnante di Hip Hop, Videodance, danza Classica, Modernjazz e Pilates Matwork; Stefano Buttafuoco, giornalista professionista, inviato di programmi di punta, conduttore Rai, dal 2022 ideatore e conduttore de “Il Cacciatore di Sogni”, il format dell’inclusione in onda su Rai Tre giunto alla sua quinta stagione, autore del libro “Il Bambino 23. La storia e i sogni di Brando”, ideatore dell’associazione “Unici”, dedicata alle malattie rare che da 2 anni finanzia un progetto di ricerca - portato avanti dall’Ospedale pediatrico Bambin Gesù - sulla mutazione genetica Camk2; Antonello Perillo, vicedirettore nazionale della Tgr Rai, giornalista professionista, per nove anni Caporedattore Responsabile della Tgr Campania, ha lanciato su RaiTre “Mezzogiorno Italia”, ha supervisionato la trasmissione “Cammini di Speranza” per il Giubileo, è stato il primo conduttore televisivo italiano a trasmettere in diretta nazionale da uno "studio virtuale", quello del Tg3 Neapolis, autore di alcuni libri, tra i quali “Capri l’Isola che c’è”, “Cuore Azzurro” e “Il Vangelo secondo Diego”; Simone Testa, chef di "Punto Nave", un luogo di ritrovo per i pescatori locali e per i commensali amanti dei sapori veraci e unici di Pozzuoli, attraverso i suoi piatti, riesce a raccontare storie di luoghi lontani, trasportando il suo pubblico in un viaggio sensoriale unico. La Menzione speciale alla memoria sarà assegnata a Pietrangelo Gregorio, l’ingegnere che ha dedicato la sua vita alla TV, il fondatore della TV Libera a Napoli, il creatore di Canale 21. Nel corso della serata, condotta dal direttore responsabile Anna Maria Ghedina e dal vicedirettore Antonio D’Addio, coadiuvati dal bravo top model e talentuoso attore Nicola Coletta, ci saranno vari momenti di spettacolo affidati al soprano lirico di fama internazionale Martina Bortolotti von Haderburg, allo showman Armando Percuoco e alla nota interprete della canzone napoletana classica e moderna Francesca Curti Giardina.
Un ringraziamento va a chi ha consentito la serata ovvero Villa Domi con il suo patron Domenico Kontessa, la boutique Keave, la cooperativa del Golfo e Mercato dei fiori di Ercolano, Glemart Grafica e Stampa, l’Asd Social Event e Promotion di Luana R. Cavazzuti, Armando De Nigris Editori, l’Ente Sportivo Sociale Europeo, la residenza storica “Carafa di Maddaloni”, Le Shopper di Sabry Abbrunzo. Fotografo e videomaker ufficiale: Giuseppe Moggia. Prevista la partecipazione di personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, dell’arte e dell’imprenditoria, che hanno già confermato la loro presenza, ma che manteniamo top secret per non rovinare le sorprese. Al termine un ricco buffet offerto da Villa Domi.
Fritte o al forno, deliziose, morbide e fragranti, le zeppole di San Giuseppe, farcite con crema pasticcera e amarena, sono il dolce tipico della tradizione campana legate alla festa del papà che si celebra il 19 marzo. Raffale Caldarelli, originario di San Giuseppe Vesuviano (NA), si dedica da anni alla preparazione della prelibatezza amata da tutti, tra i fiori all’occhiello della sua rinomata pasticceria, con grande responsabilità e per il secondo anno ha scelto Napoli come sfondo della campagna pubblicitaria del dolce must della festa del papà.
Una vera e propria narrazione virtuale che esalta il sapore inconfondibile della zeppola classica tradizionale ma che, al tempo stesso, evidenzia le varianti proposte in gusti particolari ed innovativi come il ripieno alla crema chantilly, al pistacchio o al caramello salato. Ma qual è il segreto per ottenere un dolce dal sapore irresistibile?
Raffaele Caldarelli ha dichiarato: “L’ingrediente principale è la passione. Il segreto della squisitezza della zeppola consiste nell’utilizzare, per la preparazione, prodotti naturali, privi di conservanti. Originariamente fritta, la zeppola ha subito negli anni delle variazioni nella cottura e nella farcitura. C’è da precisare che la vera zeppola di San Giuseppe, caratterizzata da una delicata pasta bignè dal gusto neutro, si distingue per la doppia farcitura in crema, sia all’interno che all’esterno. ‘Senza zeppola non è San Giuseppe!’ Questo non è un semplice slogan ma un vero e proprio messaggio che coniuga gusto e piacere. La scelta di Napoli come sfondo della campagna promozionale è dettata dalla volontà di far conoscere le nostre tradizioni e l’arte dolciaria ai tanti turisti che affollano il capoluogo e nel contempo esaltare le tante bellezze di una città che non smette mai di stupire con la sua naturale verve artistica. Una corale di voci e suoni in cui la zeppola trova il suo posto d’eccezione riconfermandosi il dolce apprezzato in tutta l’Italia e simbolo del mese di marzo”.
Le zeppole di San Giuseppe prodotte da Raffaele Caldarelli sono da provare presso i punti vendita “Caldarelli dolce & salato” di Nola (NA), Napoli, Salerno, Mercato San Severino (SA) e Orta di Atella (CE).
Il FAB – Il Festival dell’Archeologia di Bacoli conferma il suo impegno nei Campi Flegrei e annuncia ufficialmente l’apertura delle sottoscrizioni per la terza edizione, che si terrà dal 7 al 10 ottobre 2025 nello storico Parco Borbonico del Fusaro.
L’evento, che nelle scorse edizioni ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, continua a promuovere la valorizzazione del patrimonio archeologico flegreo attraverso incontri, laboratori, spettacoli e approfondimenti con esperti del settore.
“La nostra missione è raccontare il passato per comprendere il presente così che i nostri giovani possano scrivere un futuro migliore”, dichiara Nicola Barile, direttore del festival. “I Campi Flegrei hanno una storia millenaria e noi vogliamo celebrarla, senza lasciarci fermare dalle difficoltà del momento. FAB è un segnale di resistenza culturale e di amore per il nostro territorio”, gli fanno eco Giovanni Parisi e Giovanni Calvino, di TILE Storytellers, che organizzano la manifestazione dal 2023.
Per partecipare alla nuova edizione del festival e sostenere il progetto, è possibile aderire alla campagna di sottoscrizioni attraverso la piattaforma filmfreeway a questo link https://filmfreeway.com/festivalarcheologiabacoli.
La forza delle radici, la tenacia della passione, l’orizzonte del volo: in un solo istante un sorso di Amaro Don Carlo racchiude le tre direttrici temporali lungo le quali deve svilupparsi una storia per diventare unica. Passato, presente e futuro come tre anelli concentrici sono il fulcro della personalità di Amaro Don Carlo Una tradizione di famiglia del nonno di Carlo Gargiulo che, insieme alla moglie Angela Caliendo, seleziona e propone con entusiasmo e professionalità prodotti di qualità nell’Enoteca Gargiulo, nata nel 1966 col padre Vito a Eboli in via San Berardino. Dal 1989 si trova nell’attuale sede di Viale Amendola.
Tanti gli studi, i test e gli esperimenti che Angela Caliendo effettua, avendo come obiettivo la creazione di un amaro artigianale dalla spiccata personalità (inizialmente una produzione personale). Correva l'anno 1994 quando Angela ottenne una prima formula che si componeva di mallo di noce (60%) e di un mix di erbe e spezie selezionate. Profondamente legato alla ricorrenza del 24 giugno, festa di San Giovanni Battista, il tenero mallo di noce raccolto d'estate viene lasciato macerare per 40 giorni con l’alcol e tutti gli altri ingredienti. Dopo questo tempo di riposo, Amaro Don Carlo raggiunge i 30 gradi alcolici e si delinea il suo tipico profilo olfattivo e gustativo.
Amaro Don Carlo è un amaro amabile ed elegante che esce fuori dagli schemi pur mantenendo la tradizione. Di colore nero, dal profumo intenso di noci e spezie e dal gusto aromatico, perfetto liscio o con ghiaccio. Le sue potenzialità emergono al meglio a -20°C. La sua versatilità permette l’utilizzo non solo come raffinato fine pasto ma anche come liquore da meditazione e prezioso alleato in mixology e in cucina per la preparazione di cocktail e aperitivi, dolci, dessert e piatti salati.
Un viaggio introspettivo attraverso la mente dei due protagonisti, fatto di sentimenti autentici e personaggi che non hanno paura di mostrare le loro fragilità... Lasciatevi travolgere da una trama che prenderà strade inaspettate, intrecciando elementi soprannaturali, amore, amicizia e mistero.
Los Angeles, 1997. Durante una festa in discoteca, la allora diciassettenne Camille Williams conosce Shine, ragazzo misterioso e dal nome insolito dal quale rimane subito affascinata. Il ragazzo possiede facoltà mentali e fisiche uniche al mondo, doti soprannaturali di origine ignota che sono al tempo stesso un dono ma anche un terribile fardello e che quella sera lo hanno condotto lì per un motivo ben preciso: salvare Cami da un tentativo di violenza. Per il bene della ragazza deciderà poi di alterarle i ricordi e di scomparire dalla sua vita, senza però mai riuscire a dimenticarla.
Dieci anni dopo, Shine James è diventato detective grazie alle sue particolari abilità, e Cami è appena entrata in polizia con lo stesso obiettivo. I due si ritrovano così a lavorare insieme, fino a stringere un turbolento legame di amicizia. Shine non è riuscito a mantenere la promessa fatta a se stesso: quella di starle lontano.
Quando la ragazza si innamora di Dave Parrish, l'affascinante capo del dipartimento di polizia, anche Shine proverà a voltare pagina, ma non tutto è semplice come sembra: un'oscura presenza, autrice di strani omicidi e misteriose sparizioni, legherà a doppio filo le vite di Cami, Dave e Shine, costringendo quest'ultimo a fare i conti con il suo passato e la sua natura soprannaturale... Niente sarà più come prima.
Greta Viola, romana, nata negli anni '90 e diplomata al Liceo delle Scienze Umane, ha sempre avuto una spiccata predilezione per le materie umanistiche e le arti. Nel tempo libero coltiva molteplici hobby e insegue i suoi sogni in attesa di realizzarli uno ad uno.
“Revence” è il romanzo di Antonella Aversente, un viaggio introspettivo ed entusiasmante. L'autrice racconta: “Questo libro è nato da un sogno, sia in senso letterale che figurato. Attraverso le sue pagine, ho voluto esplorare i confini tra realtà e immaginazione, amore e perdita, vita e morte, per raccontare una storia capace di toccare il cuore di chiunque, a qualsiasi età. Voglio condividere qualcosa che nasce da un viaggio interiore, da un sogno che si è fatto strada nella mia mente e nel mio cuore fino a trasformarsi in parole, pagine e infine in un libro. Scrivere questa storia è stato un processo personale, quasi catartico, che mi ha permesso di esplorare temi a me molto cari: l’amore, la perdita, il cambiamento, ma soprattutto il legame tra i mondi, tra il visibile e l’invisibile. Viviamo in un’epoca frenetica, piena di distrazioni, ma i sogni, quelli veri, sono rimasti un ponte tra il nostro io interiore e ciò che desideriamo, o persino tra noi e chi non c’è più. Ho sempre pensato che i sogni abbiano un significato profondo, quasi nascosto, e il mio libro si sviluppa proprio attorno a questa idea: cosa accade quando la linea tra realtà e sogno si dissolve? La protagonista della mia storia è Alice, una ragazza che si muove tra due mondi. Di giorno, affronta le sfide e i drammi tipici dell’adolescenza, ma di notte, quando il sonno si impossessa di lei, si ritrova in un regno misterioso, sospeso tra la vita e la morte. Questo regno non è solo un luogo immaginario; è un rifugio, un enigma, e soprattutto un ponte che le permette di rivedere Alessandro, il suo migliore amico, scomparso anni prima. Ma “Revence” non è solo la storia di Alice e Alessandro. È anche il racconto di una comunità, di legami familiari e amicizie che attraversano momenti di crescita, crisi e riconciliazione. È il racconto di Elsa, un’anziana vicina che il paese guarda con sospetto ma che, in realtà, custodisce un cuore colmo di saggezza e affetto. È il racconto di Giorgia e Vittoria, amiche di Alice, la cui lealtà verrà messa alla prova da incomprensioni e da scelte difficili. E infine, è il racconto di una famiglia che cerca di proteggere Alice, mentre lei scopre quanto sia difficile, e insieme meraviglioso, crescere. Questo libro è anche una mia riflessione sul cambiamento delle generazioni. Gli adolescenti di oggi vivono in un mondo completamente diverso da quello in cui sono cresciuta io. Negli anni ’80 e ’90, il nostro approccio alle emozioni, ai sogni e persino all’amore era più semplice, ma forse meno consapevole. I ragazzi di oggi, invece, sono profondi, intuitivi, capaci di affrontare temi complessi con una maturità sorprendente. È stato affascinante entrare nel loro mondo, immaginare i loro pensieri e, in un certo senso, raccontare una storia che potesse parlare a loro ma anche a chiunque abbia mai amato, perso qualcuno o semplicemente sognato. Viviamo in un'epoca di trasformazioni profonde, e il mio libro nasce con l'intento di parlare soprattutto alla Generazione Z, una generazione straordinariamente consapevole e connessa. La storia di Alice, sospesa tra due mondi, riflette il percorso di crescita che molti giovani affrontano oggi: il bisogno di esplorare, di affrontare scelte difficili e di trovare il proprio equilibrio tra realtà e sogni. Questo libro vuole offrire conforto e speranza, ricordando che i legami e i sentimenti possono superare ogni barriera, persino quella tra la vita e la morte. La Generazione Z, forte e empatica, potrà ritrovarsi in questa storia e riscoprire l'importanza di credere nei propri sogni e nelle connessioni autentiche. Spero che il mio libro possa farvi riflettere, emozionare e sognare, aiutandovi a guardare il vostro mondo interiore con occhi nuovi. Se riuscirò a lasciarvi qualcosa, anche solo un’emozione, il mio obiettivo sarà stato raggiunto. Infine, lasciatemi dire che tutto questo nasce da un’esperienza personale. Il personaggio di Alessandro è ispirato a un amico che ho perso troppo presto. Nei sogni lo ritrovavo, proprio come Alice ritrova Alessandro, e in quei momenti la distanza tra noi sembrava annullarsi. Scrivere questa storia è stato il mio modo di dare forma a quelle emozioni, di esplorarle e condividerle con voi. “Revence” è una celebrazione del potere dell’amore, dell’amicizia e della speranza. È un invito a credere che, a volte, i confini che ci sembrano invalicabili – tra la vita e la morte, tra la realtà e i sogni – possano essere superati. Spero che questa storia vi tocchi il cuore, come ha fatto con me, e che vi inviti a guardare ai vostri sogni con occhi nuovi, magari trovando in essi un messaggio, una guida o semplicemente una scintilla di magia”.
Antonella Aversente è una nota blogger calabrese, conosciuta come La Strixina. Fin dall'età di 5 anni coltiva una profonda passione per la lettura, trovando rifugio tra le pagine dei libri e accompagnandoli spesso con una calda tisana. Amante delle storie che sanno emozionare e trasportare in mondi lontani, Antonella ha sempre avuto un grande sogno: pubblicare un romanzo tutto suo. Con "Revence", il suo primo romanzo pubblicato, è riuscita a trasformare quel sogno in realtà, sperando di regalare ai lettori una storia intensa e indimenticabile. Con la sua pagina Instagram, La Strixina, continua a condividere recensioni, riflessioni e consigli di vita e di lettura, ispirando chiunque voglia lasciarsi conquistare dal fascino della letteratura.
Sanremo è sempre Sanremo anche se i tempi cambiano e nuove realtà crescono. Di questo è certo il produttore televisivo e cinematografico Michele Lunella che dal 1995 è presente a Sanremo e il giorno 11 febbraio ha festeggiato i 30 anni della sua presenza al Festival della Canzone Italiana con la sua azienda, la Lunella Production, che in passato ha prodotto vari programmi per la Rai (Stelle Emergenti, Italia ti Canto ed altri). Michele Lunella ha brindato anche per l’ultimo traguardo: i suoi film “Andiamo Avanti… Le due strade del successo” e “Parentesi Tonde” sono disponibili su Amazon Prime.
Nella prestigiosa location di Villa Noseda è andata in scena la 3^ edizione dell’evento “Vip Show music & Fashion”, ideato da Lunella, che premia il talento artistico nei vari settori dell’arte: lo spettacolo, la musica, la moda, la cultura e l’enogastronomia. Un grande successo di pubblico e di personaggi noti che popolano la città ligure in occasione della kermesse canora. Tra i presenti anche Maria Grazia Cucinotta e Maria Monsè.
A condurre “Vip Show Music & Fashion” l’eclettico conduttore Paky Arcella affiancato da Antonia Di Guida e Raffaella Ligorio. Premiati il cantautore Davide De Marinis, l’attrice e conduttrice Maria Monsè, l’astrologa Terry Alaimo, gli Chef Katia Bastonno ed Adriano D’Ovidio, il fotomodello Giuseppe Luigi Iannetti, ballerino e co-conduttore di Sanremo Doc ideato da Danilo Daita. Premiata anche la scrittrice Samya Ilaria Di Donato e Paola Grossi per aver rappresentato la bellezza Italiana che si è affermata nel mondo vincendo il contest mondiale Gran Dama Universe 2024.
La serata seguita dal programma Vip Show condotto da Fabrizia Santarelli, diretta dal regista Giuseppe Lunella, andrà in onda su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre e in Campania sul Canale 16 del digitale terrestre.
Come sempre a inizio anno partono i lavori per la 28ª edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, il festival che celebra l’unione tra musica e diritti umani. L’appuntamento si terrà nel centro storico di Rovigo dal 18 al 20 luglio 2025, con ulteriori momenti significativi che saranno annunciati prossimamente.
Per la sezione Big del Premio Amnesty International Italia, è possibile segnalare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro il 24 febbraio 2025, canzoni pubblicate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 interpretate da artisti italiani noti e dedicate ai temi della Dichiarazione universale dei diritti umani. Una commissione congiunta di Amnesty International Italia e Voci per la Libertà selezionerà dieci brani che saranno valutati da una giuria di esperti (giornalisti, conduttori, accademici, referenti di Amnesty International e Voci per la Libertà). Tra questi verrà scelto il vincitore del Premio Amnesty International Italia – sezione Big.
Il prestigioso riconoscimento, assegnato in passato ad artisti come Francesco Guccini, Daniele Silvestri, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Subsonica e Diodato, testimonia l’impegno del festival nella promozione dei valori di libertà, uguaglianza e giustizia attraverso la musica.
Per la sezione Emergenti del Premio, è online il bando di concorso riservato a cantautori e band con brani sui diritti umani, in qualsiasi lingua o genere musicale. Le iscrizioni sono aperte fino al 7 aprile 2025, con un’opportunità speciale per chi si iscrive entro il 3 marzo: tra queste prime candidature verrà infatti selezionato uno degli otto semifinalisti che si esibiranno a Rovigo il 18 e 19 luglio.
Tra gli otto, i migliori cinque accederanno alla finale del 20 luglio, durante la quale una giuria di esperti assegnerà il Premio Amnesty International Italia – sezione Emergenti.
Il vincitore avrà accesso a premi come la produzione di un videoclip o di un singolo, oltre all’inserimento in un album o playlist insieme ai big. Tutti i finalisti potranno beneficiare di ulteriori collaborazioni con l’associazione Voci per la libertà, partecipando a concerti, laboratori scolastici, eventi turistici e altre iniziative durante l’anno. Il bando e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del festival: www.vociperlaliberta.it.
Grande cordoglio nel mondo dell’artigianato campano per la scomparsa di Mario Florio, maestro parrucchiere, un uomo di altri tempi ma con lo sguardo sempre teso al futuro, legato alle tradizioni, ma al tempo stesso fortemente innovatore nel suo settore.
Il suo esordio come hair dresser avvenne a soli 10 anni presso il salone di Ciro Tesselli, dove dopo qualche anno incontrerà quella che sarà la sua compagna di vita, Eduarda Aurino, truccatrice ed estetista. I due si innamorano e si sposano qualche tempo dopo ed insieme aprono nel 1962, il loro primo negozio a Napoli, precisamente al Corso San Giovanni a Teduccio n. 675. Da questa unione nascono figli e nipoti, tutti impegnati lavorativamente nel campo dei capelli e dell’estetica, in primis il figlio Ciro Florio che eredita dal papà Mario, un innato savoir faire ed un forte spirito innovativo dedicandosi quasi da subito, al trucco ed al parrucco, per la moda, il cinema, il teatro, la televisione.
La coppia Mario / Ciro Florio ben presto acquisisce stima e popolarità nel mondo dello show biz, curando l’immagine per il trucco e parrucco di protagonisti di tanti format televisivi e non, quali, la serie tv “Il medico in famiglia” in onda su Rai 1. Un connubio assolutamente vincente quello tra padre e figlio, dettato dalla cultura “on the street” acquisita in Europa, in particolare in Francia a Parigi da Mr. Mario e dall’ ambizione ed alla capacità di essere puntualmente “sul pezzo” del figlio Ciro andato avanti per oltre 20 anni, fino al 2020, mietendo successi in ogni singola mission tra cui la fondazione di una rete di franchising denominata “Florence” con ben 27 affiliati.
Il 1° febbraio 2025, alle ore 18.00, il maestoso Duomo di Napoli ospiterà un evento straordinario: il Concerto per la Pace. Promosso dalla Regione Campania, in collaborazione con la Fondazione Campania Festival, la Curia di Napoli e Anteprima, questo evento si propone di lanciare un messaggio universale di fratellanza e speranza nell’anno del Giubileo, unendo popoli e culture attraverso il linguaggio senza confini della musica.
Napoli, città che nel 1943 si è distinta per il coraggio delle sue "Quattro Giornate", torna a farsi simbolo di libertà e solidarietà. La sua storia millenaria, arricchita dall’incontro di civiltà diverse, rende questa città il luogo ideale per ribadire con forza l’importanza della pace in un mondo dilaniato da conflitti.
Il Concerto per la pace porterà sul palco artisti provenienti da paesi oggi segnati da gravi conflitti, come Ucraina, Russia, Palestina, Israele e Iran. Tra questi: Noa (Israele) e Miriam Toukan (Palestina), simbolo di dialogo e collaborazione. Il violinista russo - ungherese, nato in Ucraina, Graf Mourja e la pianista Nina Solodovnikova (Russia), che si esibirà con il tenore campano Giuseppe Talamo. Le giovani pianiste ucraine Diana e Danielle Dvalishvili, un inno alla resilienza delle nuove generazioni. Il gruppo multiculturale Sistanagila, che unisce artisti iraniani e israeliani.
Ad arricchire il programma, il talento italiano di artisti come Lina Sastri, Enzo Avitabile, Irene Grandi, Ermal Meta, Tosca, Amara, il Maestro e Direttore d’orchestra Carlo Guaitoli e le orchestre Sanitansamble e Scarlatti Young, che incarnano il legame tra tradizione e innovazione. A conclusione della serata verrà proiettato il video di una grande star internazionale come Sting, da sempre sensibile ai temi ambientali e umanitari.
Condotto da Marisa Laurito e Neri Marcoré, con il supporto di contributi giornalistici a cura di Carmen Lasorella e Claudia Conte, e interventi storici di Maurizio De Giovanni, il concerto che si avvale della regia teatrale di Massimo Venturiello, sarà molto più di un evento musicale. Sarà un momento di riflessione, un grido corale contro la violenza e la guerra, un invito a costruire ponti laddove oggi si ergono muri.
Il curatore artistico Francesco Cicchella, in collaborazione con la Fondazione Campania Festival, diretta da Ruggero Cappuccio, ha ideato una serata che trasforma le note in simboli di speranza, dimostrando come l’arte possa superare ogni barriera culturale e politica. In un periodo in cui il mondo appare diviso, il Concerto per la Pace di Napoli vuole dimostrare che l’unione è possibile. Le voci e gli strumenti che risuoneranno nel Duomo il 1° febbraio non saranno solo musica, ma una preghiera per un futuro più giusto e pacifico.