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Sanremo (IM) - Grande successo per il Gala Vip Show Music & Fashion, ideato dal produttore televisivo e cinematografico Michele Lunella, tenutosi mercoledì 8 febbraio a Sanremo, nella prestigiosa location di Villa Noseda.
Numerosi gli ospiti accorsi all’evento, condotto da Maria Monsè e Paky Arcella. Durante la serata è stato assegnato il Premio Vip Show Music & Fashion ad alcuni personaggi che negli anni hanno avuto dei legami con la kermesse sanremese. Ad aggiudicarsi il riconoscimento: l’attrice e conduttrice Emanuela Tittocchia, il Maestro Vince Tempera, il giornalista Leonardo Metalli, la showgirl Maria Monsè e il cantante casertano Luis Navarro.
Diversi i momenti di spettacolo con la presenza degli artisti de “Il Circo delle Illusioni” e di alcuni personaggi che si sono esibiti in performance canore prima di ballare al suono dei DJ che si sono alternati alla consolle per l’intera notte.
Vari i vip che hanno preso parte alla serata: Massimo Boldi, Alex Belli, Delia Duran, Serena De Bari, Guenda Goria, Claudia La Commara, Gianni Drudi, Migi Marton, Giada Matrone, ecc..
Michele Lunella, ideatore dell’evento, ha dichiarato: “Sono orgoglioso del successo che ha riscosso il primo appuntamento del Gala Vip Show Music & Fashion organizzato a Sanremo, durante la settimana del 73° Festival della Canzone Italiana. Mi ha commosso la partecipazione di amici e personaggi. Ho ideato questo Gala, ho istituito un premio, come segno di ripartenza e di buon auspicio per i progetti futuri, dopo il periodo di fermo a causa del Covid-19. La mia azienda, la Lunella Production Srl, opera da anni nel settore dello spettacolo e della comunicazione ed ho pensato di offrire ai miei ospiti una serata magica all’insegna del divertimento in una location stupenda e nella città che attualmente è più di tutte sotto i riflettori per lo svolgimento della più importante kermesse canora. Considerando l’esito positivo di questo primo appuntamento, sono felice di annunciare che sto già organizzando l’evento successivo”.
Dopo un 2022 che lo ha visto pubblicare il disco ‘La musica che ci gira intorno’, un tour all’insegna del sold-out ovunque, affiancare Milly Carlucci a ‘Ballando con le stelle’ e grande protagonista della maratona ‘Telethon’, il 2023 di Paolo Belli comincerà a teatro con lo spettacolo ‘Pur di far Commedia’ con una tournée che toccherà tutta l’Italia.
Lo show, che ha debuttato nel 2022 ottenendo grande successo e applausi a scena aperta, è l’evoluzione naturale di ‘Pur di fare Musica’, messinscena che ha riscosso il riconoscimento della critica e del pubblico nelle stagioni precedenti.
In ‘Pur di far Commedia’ (scritto dallo stesso Belli con Alberto Di Risio) storie e aneddoti esilaranti accompagnano il pubblico alla scoperta di personaggi a volte surreali, ma che si dedicano senza limiti a realizzare il sogno di vivere seguendo la propria passione. Paolo racconta le mille peripezie ed i colpi di scena vissuti in tanti anni di carriera, fra divertenti provini a musicisti strambi ma geniali, momenti di riflessione ed i suoi grandi successi rivisitati in una nuova veste. Prosa, canzoni e risate sono gli ingredienti di “Pur di Far Commedia” dove Paolo, accompagnato da sette musicisti, lascia più spazio al parlato, ai racconti e all’interazione con il suo pubblico, si lascia trasportare dai ricordi riuscendo a coinvolgere i presenti, emozionando ed emozionandosi, ripensando al percorso finora fatto.
Sul palco, oltre ovviamente a Belli, ci saranno Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli.
Prodotto da Pb Produzioni, il debutto del tour sarà a Courmayeur (Ao), al Teatro Cinema Palanoir, il 28 gennaio. Le altre date a oggi confermate: Cannobbio (Vb) il 2 febbraio al Teatro Nuovo; Saronno (Va) il 3 febbraio al Teatro Giuditta Pasta; Arzignano (Vi) il 4 febbraio al Teatro Mattarello; Crema (Cr) il 5 febbraio al Teatro San Domenico; Alessandria il 17 febbraio al Teatro Alessandrino; Argenta (Fe) il 18 febbraio al Teatro del Fluttuanti; Palermo, dal 24 febbraio al 4 marzo al Teatro Al Massimo; Napoli, dal 16 al 19 marzo al Teatro Troisi; Barletta (Bat) il 25 marzo al Teatro Curci; Rieti il 31 marzo al Teatro Flavio Vespasiano; Civitacecchia (Rm) dal 1° al 2 aprile al Teatro Comunale Traiano; Roma il 6 aprile al Teatro Olimpico. La data zero è invece prevista il 25 gennaio a Nocera Inferiore (Sa) al Teatro Comunale Diana.
I biglietti sono in vendita sui circuiti di vendita online.
Torna per il nuovo anno lo spettacolo di teatro-canzone scritto e diretto da Gianfranco Gallo: Captivo.
Insieme a lui in scena alla chitarra solista jazz Antonio Maiello ed il polistrumentista Michele Visconte, per raccontare un quadro espressionista, costituito da personaggi teatrali e cinematografici legati dalla loro peculiarità̀ di essere costantemente border line, sulla linea di confine tra Bene e Male. Una sequenza sorprendente, originale, innovativa. La recitazione, l’interpretazione capovolgono le carte sul tavolo, si fa parlare Viviani come se fosse diretto da Kubrick e si riveste la violenza di genere di finto amore, fino ad una tirata della Commedia dell’arte. Voci che cambiano, intenzioni inaspettate, personaggi capovolti.
Ma cos'è Captivo? Dalle note di regia si legge: "Spesso, nel Teatro e al Cinema le parole sono state sottovalutate, musicate da una melodia allegra o velate da belle immagini. Avete mai ascoltato con attenzione il testo de ‘A Retena de’ scugnizze di Viviani?".
Grazie all’accompagnamento da Festa popolare, forse sfugge quello che in effetti è un accordo tra ragazzini forse più̀ che semplici “mariuncielle”, un accordo anche abbastanza duro. E cosa differenzia l’attacco prepotente e senza motivo al debole Mimì di Montemurro o alle femmine di Festa di Piedigrotta da parte dei Bazzarioti, dallo spirito che muove Alex e i suoi drughi in Arancia Meccanica? Captivo vuol dire, oltre che cattivo, prigioniero. Qual è il confine tra carceriere e carcerato, chi imprigiona chi?
Dopo i successi a fine anno di Gianfranco Gallo e la sua compagnia con i sold-out di "Quartieri Spagnoli", il nuovo anno si apre con Captivo, in scena il 7 Gennaio al Teatro Cimarosa di Aversa e l'8 Gennaio al Teatro Alfieri di Marano di Napoli.
Sarà inaugurata a Roma il 16 dicembre la mostra collettiva "Happy New Art", curata da Carlo Ciuffo, presso la sala espositiva Contemporary Artshop (Via Germanico, 84). Un percorso espositivo che vede protagonisti otto talenti emergenti che propongono la vendita di 8 opere uniche, ciascuna frutto di una ricerca artistica inconsueta, una proposta ben strutturata per trovare il gusto di chi è alla ricerca di qualcosa di unico e irripetibile.
La mostra "Happy New Art" è visitabile, gratuitamente, fino al 5 gennaio 2023.
Di seguito gli artisti espositori:
Simona Mecozzi
Artista specializzata in Artcounseling, interessata agli effetti benefici ottenibili attraverso l'Arte. Il suo percorso artistico ha un processo che si evolve nel tempo e spazia fra differenti ambiti creativi, che trovano espressione nella danza come nella pittura, nella lavorazione della Creta fino alla Moss Art. L'opera esposta, "Emozioni Sottobosco" Giardino Verticale, appartiene proprio a quest'ultimo genere, in cui vengono utilizzati materiali naturali stabilizzati ed ecologici, per creare opere uniche e personalizzate, per promuovere il raggiungimento di un equilibrio psicofisico nell'osservatore.
Francesca Barretta
Francesca Barretta vive e lavora a Roma ed è specializzata in arte figurativa e tatuaggio artistico. Già nota al mondo artistico della capitale grazie alle sue partecipazioni ai vernissage organizzati dalla Galleria dei Miracoli di Roma, ama riprodurre soggetti femminili, in continua fusione con elementi astratti, decorativi e naturali. L’opera “Twiggy”, realizzata su carta da spolvero con tecnica mista, rappresenta un omaggio all’iconica Twiggy Lawson, che con il suo fisico esile e il suo stile rivoluzionario ha conquistato l'universo glamour degli anni ’60 modificandolo per sempre.
Danksy
Daniele, in arte Danksy, realizza opere di pop-art a partire da una tecnica del tutto particolare, frutto della fusione tra la sua naturale propensione per il disegno dal vero e la la capacità applicativa per il disegno tecnico e geometrico. Grazie ad anni di studio tra righe, squadre, compassi e PC, Danksy ha messo a punto una personale tecnica che gli permette di reinterpretare l’immagine figurativa di un soggetto eliminando ogni curva naturale. L’esaltazione e la precisione delle linee, degli angoli e dei rimandi geometrici diventa il nuovo linguaggio comunicativo che, pur scevro di dettagli o particolari, mantiene intatta l’identità e la riconoscibilità del soggetto reinterpretato.
Luca Art & Thought
Caratterizzato da una formazione poliedrica Luca ama utilizzare, per le sue opere, tecniche e materiali anche molto diversi tra loro. Secondo l’artista infatti, la restituzione sensoriale degli stati d’animo necessita di supporti e tecniche di volta in volta diversi, a seconda dello stato d’animo che si vuole comunicare. Si avvia così una ricerca espressiva che approda alla conclusione per cui non è il messaggio a conformarsi ad un codice tecnico, ma la tecnica stessa a doversi modificarsi sulla base delle esigenze espressive. Nell’opera in oggetto, la tecnica della lavorazione del tessuto in ciniglia pettinata nasce dall'osservazione dei diversi connotati che la stoffa acquista a seconda della direzione in cui è accarezzata o pettinata.
Francesca De Santis
Nelle opere di Francesca De Santis traspare tutta voglia di viaggiare e di girare il mondo che ha da sempre ispirato le realizzazioni artistiche di cui si fa protagonista; il mix di esperienze e culture diverse vissute nella sua ricerca prende forma sulla tela a suggerire un nuovo concetto di Pop Art e Urban Culture. La semplicità delle forme, l’uso sapiente dei contrasti e della tecnica pittorica le permettono di giocare con i nostri riferimenti culturali plasmandoli in un nuova simmetria e affascinante forma di equilibrio.
Fransisco
Fransisco, alter ego di Francesco Angelillo nasce a Taranto nel 1994. Dopo il diploma in Liceo Classico dei Beni Culturali si trasferisce a Roma alla ricerca dell’indipendenza, pur restando legato alle proprie tradizioni. L’artista, fortemente influenzato dalla pop art, focalizza l’attenzione su tematiche femministe che vedono la donna creatrice di un mondo che non lascia spazio al patriarcato. Altra tematica é la Sacred Pop Art, nata come terapia d’urto verso un’insolita fobia delle rappresentazioni sacre. L’opera viene presentata come illustrazione digitale in stampa numerata e limitata. I colori sono parte fondamentale del messaggio artistico e invitano lo spettatore ad entrare in un coloratissimo trip.
Damiano Sergio Massaro
Damiano Sergio Massaro è il prototipo di artista “a tutto tondo”. Pittore, scultore, cantante e scrittore, Massaro sfrutta ogni forma artistica e comunicativa a lui congeniale al fine di aprire uno spiraglio sulle proprie visioni. Il legame con i surrealisti appare chiaro al primo sguardo, tuttavia, nelle opere di Massaro, gli effetti stranianti delle sperimentazioni oniriche restituiscono una visione sfuggente, intrigante, allusiva e nuova del mondo interiore, che non sembra esaurirsi nella fissità della tela, ma che piuttosto rilancia l’osservatore verso altri mondi e altri luoghi proibiti agli occhi.
Silvia Moscato
La propensione per l’arte e la pittura si sono manifestate in Silvia Moscato sin dalla più giovane età, e rappresentano ancora oggi la spinta principale alla ricerca artistica e comunicativa dell’artista. La sua precocità comunicativa le ha permesso nel tempo di sperimentare differenti tecniche e materiali, passando dagli acquarelli al carboncino, dalla pittura digitale alla realizzazione di opere in resina epossidica. L’opera in oggetto appartiene proprio al genere della pittura digitale, in cui l’artista utilizza strumenti tecnologici che riproducono il tratto di un pennello reale, insieme con altri strumenti di disegno.
Lo spettacolare Torneo Tremaghi ha inizio: la sfida di Harry con il temibile drago ungaro spinato; il ballo del ceppo e le prime gelosie tra Hermione e Ron.
Harry Potter torna sul grande schermo come non lo avete mai visto, pronto a incantare ancora una volta il pubblico grazie alla magia della musica dal vivo e alla bacchetta del Maestro Benjamin Pope.
L’Orchestra Italiana del Cinema torna a grande richiesta giovedì 29 e venerdì 30 dicembre all’Auditorium della Conciliazione con “Harry Potter e il Calice di Fuoco™ in Concerto”.
Per la prima volta a Roma arriva il quarto film della saga: tre repliche (due spettacoli alle ore 21 e una pomeridiana venerdì alle ore 15) in due giorni, a tre anni di distanza dall’ultimo “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban™ in Concerto”.
Sul palco una straordinaria formazione di oltre 80 musicisti - guidati dall’esperienza del Maestro Benjamin Pope - eseguirà l’indimenticabile partitura di Patrick Doyl. Dal vivo e in perfetto sincrono con la proiezione dell’intero film, le immagini verranno proiettate in alta definizione su uno schermo di oltre 12 metri, con i dialoghi in italiano.
Il tour mondiale della Harry Potter Film Concert Series è stato lanciato nel 2016 da CineConcerts e Warner Bros. Consumer Products per celebrare i film di Harry Potter. Dalla prima mondiale di Harry Potter e la Pietra Filosofale in concerto a giugno 2016, oltre 3 milioni di persone hanno apprezzato questa magica esperienza da JK Rowling's Wizarding World, con oltre 1434 spettacoli in più di 48 paesi del Mondo.
Le date italiane sono prodotte da Marco Patrignani e Forum Studios - gli storici studi di registrazione fondati da Ennio Morricone, Piero Piccioni, Armando Trovajoli e Luis Bacalov - in partnership con Cineconcerts e Warner Bros. Consumer Products. Sono realizzate con il contributo e il patrocinio del Ministero della Cultura, Direzione generale Cinema e audiovisivo; e con il patrocinio dell’Ambasciata Britannica.
In Harry Potter e il Calice di Fuoco Harry entra misteriosamente nel Torneo Tremaghi, una gara estenuante tra diverse scuole di magia. Tre le difficili prove che lo aspettano: un drago, demoni d'acqua e un labirinto incantato che lo trascinerà nella morsa di Lord Voldemort. È uno degli episodi centrali della saga: Harry, Ron e Hermione abbandonano per sempre l'infanzia e affrontano sfide oltre la loro immaginazione.
L’originale partitura di Patrick Doyle – scritta appositamente per il film - ha vinto l’International Film Music Critics AWARD (IFMCA) e l’ASCAP Film and Television Music Award, e rappresenta un nuovo incredibile affresco musicale per nuove avventure del mago più famoso al mondo.
Justin Freer, Presidente di CineConcerts e produttore / direttore della serie di concerti di Harry Potter, spiega: "La serie di film di Harry Potter è un fenomeno culturale irripetibile che continua a deliziare milioni di fan in tutto il mondo. È con grande piacere che portiamo per la prima volta ai fan l'opportunità di sperimentare i premiati brani musicali suonati dal vivo da un'orchestra sinfonica, il tutto mentre il film è proiettato contemporaneamente sul grande schermo. Questo è davvero un evento indimenticabile”.
Brady Beaubien di CineConcerts e Concert Producer per la serie di concerti di Harry Potter ha aggiunto: "Harry Potter è sinonimo di entusiasmo in tutto il mondo ed è fantastico scoprire che eseguendo questa incredibile musica con il film completo, il pubblico torni a goderne la magia".