
“LU Magazine” è la rivista capace di soddisfare la curiosità dei lettori di qualsiasi età.
E’ frutto di un progetto editoriale innovativo ed accattivante. La comprensibilità dei contenuti assicura una piacevole lettura.
Si è tenuta il 29 e il 30 settembre scorsi, presso la sede del Comune di Palma Campania (NA), un'interessante retrospettiva sul pittore Pietro Salvatore Caliendo (1877-1955), l'ultimo dei Veristi napoletani. La mostra, realizzata con il contributo della Città Metropolitana di Napoli e col patrocinio dell'amministrazione comunale di Palma Campania - guidata dal sindaco Aniello Donnarumma -, ha permesso ai cittadini residenti e ai visitatori di scoprire 25 opere tra le più significative di Caliendo, realizzate nell'arco temporale che va dalla fine dell'800 alla metà del ‘900.
A partire dal suo dipinto più famoso, presente anche sulla locandina ufficiale: Nudo di Vecchio, classificatosi al primo posto nel concorso finale di pittura del Regio Istituto delle Belle Arti di Napoli, a suggello del percorso di studio di Caliendo. Passando poi per i vari ritratti, tra cui quello del palmese Eumene Rastelli, fino allo sforzo de I tiratravi, un quadro cui è molto affezionato il suo ultimo e omonimo discendente, l'architetto Salvatore Caliendo, nipote del pittore.
“Esso esprime il legame che mio zio aveva col territorio, raffigurando su tela un’attività che si svolgeva un tempo nei dintorni – spiega l'architetto Caliendo -. Gli uomini intenti a sollevare e trasportare enormi travi, immersi nel paesaggio montano, sono il simbolo di un lavoro che non esiste più”.
All'esposizione ha preso parte, tra gli altri, Placido De Martino, esponente di una delle famiglie più illustri di Palma Campania. La città tiene molto alla memoria di Caliendo, artista legato ai canoni del Verismo napoletano e capace di rifiutare l'invito di Boccioni ad aderire al manifesto del Futurismo italiano. Egli conobbe Pablo Picasso e Massimo Gorkij, e fu in contatto con Michele Cammarano e col poeta Salvatore Di Giacomo. Uomo di vasta cultura, poliglotta, appassionato di astronomia, archeologia e poesia, laureato in Giurisprudenza prima di essere ammesso per meriti artistici in Accademia, trascorse gran parte della sua esistenza a Napoli prima di ritirarsi a Castello. Spirito liberale e anticlericale, ma profondamente religioso, di indole schiva e solitaria, maturò anche esperienze all'estero, grazie ai viaggi in Germania e Svizzera, paesi in cui apprese la lingua tedesca che gli servì per salvare il suo borgo natale dalla distruzione nazifascista. Come racconta infatti l'architetto Caliendo, attraverso gli aneddoti materni, durante la ritirata dei tedeschi nel 1943, la sua intercessione presso l’alto comando delle forze del Reich fu provvidenziale e salvifica.
“Aveva imparato il tedesco da una fidanzata, a sua volta figlia di un generale, e quell’antico amore di gioventù permise la salvezza di una comunità”, conviene l'architetto Caliendo, che introdusse anni fa il pittore siriano Ahmad Alaa Eddin alla produzione artistica dello zio. Il quale ne rimase particolarmente affascinato e incuriosito, riconoscendo all’artista di Palma un’importanza di primo piano nell’ambito del territorio vesuviano.
“Corsa abusiva” di Andrea Bifulco è il miglior lungometraggio nella sezione Nuovo Cinema Italia della 24a edizione del Napoli Film Festival diretto da Mario Violini e organizzato da WooW con l’Istituto Francese di Napoli e il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania.
Al Grenoble la consegna del Vesuvio Award “per la capacità del racconto di rendersi paradigma delle difficoltà contemporanee di afferrare il proprio destino ed esserne padroni, gestendo con talento i mezzi a disposizione e riuscendo a sfruttare a vantaggio della narrazione la dimensione claustrofobica dell'auto che ci accompagna nella vita in svolte drammaturgiche coraggiose che speriamo diventino la cifra distintiva del regista”, come si legge nella motivazione della giuria composta dal critico cinematografico Alberto Castellano, dall’attore Vincenzo Nemolato, e dal regista Marcello Sannino.
Il film, interpretato da Gennaro Maresca, Vincenzo Antonucci, Agostino Chiummariello, Alba Giaquinto e Adriana Serrapica, parla del napoletano Checco che lavora come tassista abusivo e si spacca la schiena a qualsiasi ora del giorno e della notte. Una routine inumana che lo allontana dalla moglie e dalla figlia, oltre a spingerlo (per arrotondare) ad accettare una collaborazione con lo spacciatore Tony. Un giorno Checco serve una giovane cliente, Viola, e ne rimane talmente affascinato da sviluppare un'ossessione per lei e mettere in pericolo tutto ciò che ha costruito.
Menzione speciale per l’attrice Livia Antonelli per la sua interpretazione nel film “L’anima in pace” di Ciro Formisano.
La sezione SchermoNapoli Corti è stata vinta dall’opera “Chi spara per primo” di Emanuele Palamara. “Per l'abilità e l'estro nell'usare il linguaggio e i codici del western contemporaneo, con reminiscenze dei fratelli Coen e un personaggio femminile parente prossimo di Frances McDormand, in uno huis clos teso e vibrante di violenza, in una terra di nessuno che potrebbe essere un far west o una cittadina di provincia americana, e invece si trova in un ranch della Campania, trasfigurata da una regia cinefila ma personale, a testimonianza dell'universalità del cinema e della violenza, quest'ultima mostrata con senso della suspense ma senza compiacimenti”, così nel verdetto della giuria composta dal regista Marco Chiappetta, dall’attrice Cristina Donadio e dal critico cinematografico Ignazio Senatore.
Menzione speciale per “Buon compleanno Noemi” di Angela Bevilacqua, miglior attore Nando Paone per “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli, miglior attrice Anna Carla Broegg per “È solo il vento” di Enrico Iannaccone.
«Si è conclusa con un bilancio positivo la 24a edizione del Napoli Film Festival, finanziata dalla Regione Campania e dalla Film Commission. Molte le novità: finalmente, dopo la pandemia, abbiamo cominciato ad incrementare l'offerta programmando in due sedi, con la novità del bell'Auditorium Santa Luisa di Marillac che abbiamo reso fruibile alla città e dove si prevede di mantenere un'attività continuativa, di cultura e spettacolo, a vantaggio degli abitanti del quartiere e non solo. Altra novità i mini concerti delle prime due serate con Vincenzo Sannino al pianoforte e Valentino Alessandrini al violino, promettente giovane musicista marchigiano: un'esperienza che contiamo di proseguire. Una conferma, invece, la ricca l'offerta di film in anteprima sia internazionali che nazionali alla presenza degli autori, le retrospettive e la bravura dei giovani autori dei film in concorso che sono certo si faranno strada con altre opere sorprendenti. Il festival, nonostante il momento particolare che sta affrontando il cinema, è una realtà consolidata, diventata, ormai, un appuntamento da non perdere nella nostra città» così il direttore Violini, che quest’anno si è fatto affiancare nell’organizzazione dal manager Antonio Ciotola di Wonder Manage e si è avvalso della collaborazione di Antonio Borrelli, Giuseppe Borrone, Ludovico Brancaccio, Marco Chiappetta, Maria Di Razza, Massimo Saidel, Alessandro Savoia, Tiziano Sossi, Evelina Violini.
«Quest’anno è stato un festival dal programma molto ricco, con tanti film che hanno parlato di temi che sono molti importanti per la nostra società, come i diritti Lgbt, gravidanze giovanili, il tutto arricchito da bellissime serate, e incontri anche con i registi francesi Olivier Babinet e Julie Lerat-Gersant. Mi auguro di vederci il prossimo anno», ha dichiarato durante la serata la console generale di Francia a Napoli, Lise Moutoumalaya.
Durante la serata sono stati consegnati anche i riconoscimenti della 2a edizione del Premio Francesco Rosi organizzato dal Gruppo Campano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: premiati gli attori Marina Confalone, Renato Carpentieri e Andrea Renzi, i registi Francesco Patierno per il documentario “Svegliami a mezzanotte”, e Marco Chiappetta per “Santa Lucia” come miglior opera prima e Valerio Caprara, decano dei critici cinematografici campani.
“The New Journey“, l’album di debutto del cantautore Alberto Fabbris, è disponibile su tutti i digital store mondiali e in formato fisico, in uscita per Delta Records & Promotion.
Attraverso i brani che lo compongono, "The New Journey" racconta le tappe di un viaggio in mezzo a luoghi inesplorati. Ogni canzone è un incontro e una rivelazione. Un percorso verso Ovest alla ricerca di un nuovo orizzonte da scoprire e contemplare.
"The New Journey" è un disco acustico nel quale è costante la presenza di voce e chitarra mentre altri strumenti quali banjo, dobro, contrabbasso e armonica si alternano di canzone in canzone. Il tutto è stato registrato e auto-prodotto presso l’ home studio personale tra il 2020 e il 2021 e finalizzato nel periodo seguente. L’uscita dell’album è stata anticipata dai due singoli “Desert Town” e “Ancient Jar”, entrambi disponibili su youtube.
Tracklist:
1- I am the Wind
2- The New Journey
3- Big River
4- Desert Town
5- Shaman
6- The Ancient Jar
7- A Walk on the Rainbow
8- Western Star
9- To the Sun
Alberto Fabbris (chitarrista, cantante e cantautore), inizia il suo percorso musicale nel 1990 attraverso lo studio della chitarra classica. Con il passaggio alla chitarra elettrica, 3 anni più tardi, cominciano le prime esperienze in varie cover band del Lago Maggiore in provincia di Verbania tra le quali figurano Raving Mad (1995-2010), FLC (2005-2008) e MezzaKiara (2007-2010).
Nel 2007 esordisce in veste di cantante, oltre che chitarrista, con la band di sempre, i Raving Mad, eseguendo dal vivo, in trio, un repertorio rock anni ‘60 - ‘70. Le innumerevoli esibizioni live della prima decade degli anni 2000 forniscono quindi le basi e l’esperienza per poter affrontare una nuova tappa del suo percorso, costituita dalla scrittura e dall’esecuzione di brani originali. Questa importante opportunità gli viene offerta dalla formazione di un nuovo gruppo, i Bonies and Hot Sausages. Brani dalle molteplici influenze ma con chiaro stampo rock gli consentono di sperimentare e di mettersi alla prova nel proporre brani originali in un contesto live. All’attivo della band la registrazione dell’EP “Ancient Jar”, realizzato in presa diretta nel 2013.
Parallelamente ai progetti “elettrici” intraprende, attorno al 2010, un graduale avvicinamento alla musica acustica tramite lo studio della chitarra fingerpicking e del banjo. La chitarra acustica, in particolare, diviene lo strumento ideale per la scrittura di brani originali, compagna di mille trasferte lavorative in giro per il mondo.
Nel 2015 fonda, insieme al fratello Daniele (percussioni e chitarra), il gruppo Los Fab Bros che propone brani cover in stile country e bluegrass. Alla band, tuttora attiva, si unisce nel 2019 Gabriele Cerutti a completare il trio folk con contrabbasso e mandolino. Nel 2021 inizia la registrazione e la produzione del primo disco da solista presso il proprio home studio.
E’ stata presentata questa mattina, 25 settembre, la 27esima edizione dell’ International Terra di Siena Film Festival in programma a Siena dal 26 al 30 settembre. L’incontro si è svolto a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana ed è stato condotto dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dalla Fondatrice e Presidente del Terra di Siena International Film Festival Maria Pia Corbelli. Il Festival che vanta la direzione artistica di Antonio Flamini ed il maestro Mimmo Calopresti come Presidente onorario della Giuria, prevede 18 lungometraggi in concorso tra cui spiccano ben 6 anteprime internazionali che verranno proiettati al Cinema Alessandro VII, situato nel centro storico di Siena accanto a tre documentari e 26 cortometraggi. In pre-apertura martedì 26 settembre, verrà proiettato il documentario “Osho” sulla figura, maestro spirituale di fama mondiale alla presenza del regista Lasken Sucameli e con la partecipazione di rappresentanti delle comunità dei suoi seguaci. A seguire, alle 17,30, è prevista la proiezione del film “Mamma qui comando io” dedicato ai ragazzi alla presenza del regista Federico Moccia, che introdurrà il suo lavoro. L’apertura ufficiale della kermesse è affidata alla visione del film “Nina dei lupi”, l’opera di Antonio Pisu, che ha inaugurato la sezione de “Le Giornate degli autori” a #Venezia80, in calendario alle ore 19,30, con la presentazione da parte dello stesso regista Pisu e di alcuni attori del cast nel quale figura Sergio Rubini, insignito dalla Presidente Corbelli con il Seguso Award a Venezia. A chiudere la prima giornata del Festival, la visione del docu-film “Gente Strana: Watu Wu Ajabu alla presenza della regista Marta Miniucchi.
Mercoledì 27 settembre , alle ore 9, l’atteso incontro con i giovani di Federico Moccia ; a seguire, la proiezione di due lungometraggi: “Neet” di Andrea Biglione e “Normale “ di Olivier Babinet con Benoit Poelvoorde e Justine Lacroix. Nel pomeriggio, ampio spazio ai cortometraggi, con la proiezione di “68415” di Antonella Sabatino, e Stefano Blasi, “Story Of Your Life” di Salvatore De Chirico, “Macerie” di Mazzarisi Federico, “Bestie” di Luca di Paolo seguiti dalla visione del lungometraggio “Tre Storie in Bottiglia” del regista Giuseppe Gandini che ne curerà l’introduzione. Ed ancora, in programma, il cortometraggio di animazione “Caramelle” di Matteo Panebarco per poi dare spazio alla proiezione del film “Double Soul” di Valerio Esposito ed in sequenza, “Io Plastica” il corto di Gualtiero Serafini e la proiezione di due lungometraggi: “ Prima di Andare Via” di Massimo cappelli e “Questa Notte Parlami Dell’Africa” di Carolina Boco.
Giovedì 28 settembre, in mattinata alle ore 9,00 verrà riproiettato il film “Prima di Andare Via” per poi alle 11,00 dare spazio alla visione del lungometraggio “Tramonto a Nord ovest” a cui seguirà l’incontro con la regista Luisa Porino e la protagonista Marianella Bargilli. Nel pomeriggio, alle ore 15,30 la proiezione del docu-film “Parlami d’amore” di Adelmo Togliani dedicato al padre Achille, alle 16,45 sarà la volta del lungometraggio “Knockdown”, alle 18,30 il corto “Le Idi Di marzo”, seguito dal film “Unlucky to Love you” che verrà introdotto dal regista Mauro John Capece con il cast.. A chiudere la giornata del 28 settembre: il cortometraggio “Km9” di Filippo Valsecchi, il film “Una preghiera per Giuda” di Massimo Paolucci, che curerà l’introduzione con il cast, “Normale” , il lungometraggio di Olivier Babinet. Ricca di appuntamenti anche la giornata di venerdì 29 settembre con la proiezione, in mattinata, del docu film “ Tiro Libero” di Mirko Alivernini che introdurrà la sua opera, il lungometraggio “Terezin” di Gabriele Guidi, che sarà anche protagonista di un incontro con il pubblico, per poi proseguire sin dalle prime ore del pomeriggio, con la visione di “Tiro Libero” con l’intervento del regista Alivernini, il corto “L’Ultimo saluto” di Vincenzo Palazzo, i film Follia” di Charles Guerin Surville che dialogherà con il pubblico e “Lo Sposo Indeciso” di Giorgio Amato che introdurrà la sua opera alla presenza anche di Giorgio Colangeli. Ed ancora, in visione, il corto musicale “Singing In Front Of the Colosseo” , il lungometraggio “Il Cacio Con Le Pere” di Luca Calvani che introdurrà il film con il cast. A chiudere la giornata, il lungometraggio “Elohim” di Paolo Vegliò che introdurrà la sua opera con il cast. Sabato 30 settembre, giornata di chiusura del Festival con ampio spazio alla sezione cortometraggi che verranno proiettati al cinema “Alessandro VII” a partire dalle ore 15,00: “A Mia Immagine” di Giuseppe Bucci, “I’M Ok With Your Last Wish” di Catrinel Danaiata, “The UnKnown Person” di Pietro Romano, “The Last Day” di Eleonora Puglia, “L’Estate di Virna” di Adelmo Togliani, “Miss Agata” di Anna Elena Pepe, “Il Provino” di Pierfrancesco Campanella, “C’Hai5” di Daniele Falleri, “IL Ballo” di Susy Laude, “Scomparire” di Daniele Nicolosi, “The End” di Livia Pillmann, “La Preda Presa” di Caterina Marchisella, “Derniere Plage” di Alessandro Onorato, “Mano Nella Mano” di Angelica Cacciapaglia.
Ed infine, in programma il Gala di Premiazione al Teatro dei Rozzi di Siena con la partecipazione di tanti special guest.
"Human Error 404" è un chiaro esempio di alternative rock, sulla stessa linea dei Radiohead e dei Linkin Park. La canzone combina le influenze Emo di Ritorukai dal Messico con lo stile caratteristico di Love Ghost da Los Angeles. Il testo parla di alienazione e della sensazione di non essere adeguato per la società.
Finnegan Bell dei Love Ghost è attualmente in Messico a scrivere e registrare con molti artisti latini, tra cui Dan Garcia, Ritorukai, Go Golden Junk, Phyzh Eye, Jozue, Young Dupe, Blnko e molti altri. I produttori con cui stanno lavorando in Messico includono Shantra (l’ultimo album dei Santa Fe Klan), BrunOG (candidato ai Latin Grammy) e SAGA. Hanno molte altre canzoni in arrivo quest’anno, tra cui Dopeman con l’artista afrobeat ghanese Camidoh e Do you Like Me Now con l’artista Nu Metal Cinnamon Babe.
Love Ghost è una band composta da Finnegan Bell (voce solista, paroliere, chitarra), Daniel Alcala (chitarra, ingegnere cori), Cory Batchler (tastiere, basso, cori) e Daniel Gallardo (batteria, voce). È una band americana di Los Angeles che sperimenta tanto con la musica mettendo insieme emo rock, trap, electro ed alternative rock, una band con un sound tanto definito e riconoscibile.
I Love Ghost hanno girato l’Europa, dove hanno suonato al Rockpalast in Germania. Ad agosto hanno girato Città del Messico suonando sia all’Auditorio BB che al Gamergy Festival di Amazon, trasmesso in tutta l’America Latina.
Tutto pronto per la quarta tappa dell’anno del Baccalà Village, la kermesse gastronomica nata da un'idea dello chef scellato (come ama autodefinirsi) Antonio Peluso della Locanda del Baccalà di Marcianise. L'appuntamento di inizio autunno si terrà stavolta a San Marco Evangelista (CE), presso l’ampio Polo Fieristico A1 Expo (uscita Caserta Sud), una struttura al coperto di 1500 mq che ospiterà la manifestazione a ingresso libero dalle ore 18 alle 24 per due weekend consecutivi, dal 21 al 24 settembre e poi dal 29 settembre al 1 ottobre.
Due importanti novità per questo quarto Baccalà Village 2023: la partecipazione degli chef stellati e due nuovi piatti da scegliere nelle tre consuete proposte di menu, ovvero il baccalà alla brace e la zuppa di baccalà con patate. Nelle tre classiche proposte di menu logicamente il baccalà sarà l'ingrediente principale: una prima proposta dove si potrà scegliere un antipasto, un primo tra paccheri con pomodorini, olive e capperi e baccalà, risotto al radicchio, provola e baccalà e ziti alla genovese di mare con baccalà, oltre alla bevanda, al dolce e al caffè; un secondo menu dove ci sarà sempre un antipasto a scelta e un secondo a scelta tra baccalà fritto con contorno, baccalà in cassuola o gratinato al forno con mandorle, e ovviamente bibita, dolce e caffè; e poi il menu completo con antipasto, primo, secondo, dolce, bibita e caffè. Mentre per gli amanti della pizza ci saranno la pizza bianca e quella rossa, entrambe ovviamente con baccalà. Per coloro che non sono amanti del baccalà saranno a disposizione le stesse proposte gastronomiche, prive però dell'ingrediente protagonista. Tra i dessert, oltre alla consueta sfogliatella classica napoletana e al cioccolatino al baccalà già raccontato da chef Peluso nel suo libro 50 Sfumature di Baccalà, spicca la novità assoluta della graffa di Zio Savino, food influencer e volto noto televisivo. Prevista area giochi per i più piccoli e spettacoli musicali.
Venerdì 29 settembre alle 19.30 è in programma un convegno con il giornalista del Mattino e critico enogastronomico Luciano Pignataro, con l’Assessore della Regione Campania all'Agricoltura Nicola Caputo, col Presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca e con i sindaci delle precedenti tappe del Baccalà Village 2023. Nel corso delle giornate del Village porteranno i loro saluti poi il sindaco di San Marco Evangelista Marco Cicala e ovviamente il padrone di casa Antimo Caturano, Presidente dell’A1 Expo. Saranno presenti poi tra chef e pizzaioli anche le star dei social, in particolare di TikTok, il pizzaiolo Errico Porzio e lo chef Peppe Di Napoli dell'omonima pescheria.
Antonio Peluso, ideatore dell'evento - giunto ormai alla seconda edizione -, ha un'idea precisa sulla proposta culinaria del Baccalà Village. “Dopo aver sdoganato questo alimento dal tradizionale consumo invernale, tipico del periodo natalizio, l’obiettivo è dimostrare che si può gustare il baccalà a prezzi popolari, nonostante il periodo che stiamo attraversando e il costo della materia prima. Anche con soli 15, 18 euro, ad esempio”, assicura lo chef.
Il pensiero va già alla quinta e ultima tappa 2023 del Baccalà Village, prevista per il prossimo Natale a Pignataro Maggiore, con cui salutare l’anno e rimandare alla prossima e terza edizione del 2024 con nuove date e tappe tutte da scoprire.
Quest’opera è stata composta e registrata nella nostalgica, ventosa e decaduta Trieste e alla chiusura di un ciclo lungo vent'anni si rende necessario pubblicare questo lavoro poiché quel che era malato é diventato morente.
All’epoca, nella nostra tarda adolescenza, questo ammasso di suoni rappresentava un genuino sforzo ed una profonda ricerca verso l’oscurità, vissuta come ribellione all’ipocrisia della società, al suo fuggire dinanzi al pensiero della morte ed alla sua stessa inettitudine esistenziale.
Scavammo, cadendo al fondo del buio, al fondo illimitato del buio. Donando voce estrema alla separazione e al malumore che era nei nostri cuori, la musica ci permise di dare maestose ali al nostro dolore e di volare sul mondo distruggendo i confini che ci separavano da una più vera esistenza.
Stilisticamente gli anni in cui fu prodotta quest’opera erano già difficili per il genere, l’unico genere nel panorama estremo con una certa serietà espressiva ed un segreto anelito trascendente che ci fu molto caro e ne fu la sua vera essenza. Quando è autentico si può percepire infatti una luce rara, sotto ad una grande oscurità che ne è un'eccellente guardiana.
Il nostro Spirito è trasmigrato. Lontano. In un oltre altissimo. Folgorati da eterno chiarissimo Sole.
Le foglie con l’ipocrisia sono cadute, restano rami secchi. Possa chi ascolta questo grido scorgere all'orizzonte una luce eterna, la luce nascosta del Sole.
Tracklist "Ierofania"
01 - Prima
02 - Seconda
03 - Terza
04 – Intermezzo
05 - Quarta
06 - Settima
07 - Undicesima
Etichetta: Il Grido – Incisioni Sonore
Pubblicazione: 17 Settembre 2023
Genere: Black Metal
Sul fronte della logistica l’Italia può vincere la sfida dei mercati solo facendo rete e squadra, soprattutto al Sud e in Campania. È con questo invito propositivo che si sono tirate le somme del convegno organizzato da Il Polo del Caffè, azienda leader nel settore del supply chain del caffè crudo, all’Interporto di Nola dal titolo L'oro verde, la logistica e il mercato del caffè.
“Il tema della logistica interconnessa col mercato del caffè in Italia è un anello importante dello sviluppo produttivo”: non ha dubbi Rosario Carafa, AD de Il Polo del Caffè, padrone di casa insieme a Claudio Ricci, AD dell’Interporto Campano Spa. Proprio Ricci ha sottolineato “la rilevanza di una filiera importante e la forza del Distretto di Nola, che ha dimostrato in questi anni capacità attrattiva, grazie anche alla lungimiranza dei suoi imprenditori”.
Del resto Michele Monzini, Presidente del Consorzio Promozione Caffè, ha sottolineato come l’Italia sia “il terzo paese al mondo per importazioni di caffè crudo dopo USA e Germania, e per le esportazioni dopo Belgio e Germania”.
È un dato di fatto, ha ricordato poi Renato Passaro, Professore Ordinario presso l'Università degli Studi di Napoli Parthenope, che “il 50% dell’export passa per i nostri porti, in un paese che da sempre importa materie prime per trasformarle ed esportare manufatti. Per le PMI, le piccole e medie imprese, ossatura del nostro tessuto economico, è essenziale operare in un’ottica di supply chain. Questa è l'unica via maestra e strategica per migliorare la competitività dell'intero Sistema Paese”.
Ma c'è anche chi si sta portando avanti proprio su questo fronte, come spiegato da Massimiliano Riccardi di Ports, Terminals and Logistics Worldwide Ignazio Messina: “Oggi vantiamo già 54 porti interconnessi nell’area del Mediterraneo e dell’India Pakistan, e ci stiamo organizzando su diversi aspetti, a dimostrazione di quanto sia strategicamente importante la scelta della logistica”.
Lucio Punzo, AD TIN Spa, è andato più nello specifico invece, con un plauso ai risultati raggiunti: “Stiamo sviluppando un modello di business in questo 2023, secondo la logica dell’intermodalità, e abbiamo già varie imprese che operano nella nostra struttura e i risultati sono stati soddisfacenti. Da gennaio – prosegue – abbiamo sviluppato volumi per 1200 treni, confermando quando questo hub logistico sia unico insieme a quello di Marcianise. Stiamo parlando dei due naturali retroporta dei porti di Napoli e Salerno. Il nostro obiettivo è dare meno congestione possibile ai porti. Questo business può dare sviluppo alla Campania, qui ci sono aziende importanti e di alto livello con cui operiamo, sia del Distretto, sia esterne”.
Per Antonio Marchiello, Assessore regionale alle Attività Produttive delegato dal Presidente, in qualità di Rappresentante della Regione Campania, “è vitale l’accompagnamento alle attività produttive, attraverso una buona logistica e trasporti. Stiamo scommettendo poi sulla sicurezza, per garantirla agli imprenditori, e avere un aeroporto e un porto efficiente è fondamentale per il buon funzionamento dell’economia tutta”. Sua la proposta delle Università del Caffè, che sottoporrà ai Rettori degli Atenei campani, mentre Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, ha dato appuntamento a tutti gli attori del comparto a Roma nel suo ufficio, impegnandosi personalmente per un incontro collettivo con tutti i partecipanti all’evento.
Prenderà il via lunedì 25 settembre la 24a edizione del Napoli Film Festival diretta da Mario Violini e organizzato da WooW con l’Istituto Francese di Napoli e il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania, con proiezioni, incontri e eventi tra la Sala Dumas dell’Istituto Francese (via Francesco Crispi 86) e l'Auditorium Santa Luisa di Marillac (via Andrea d'Isernia 23).
Film d’apertura alle ore 21 nella Sala Dumas del Grenoble “12 repliche”, l’opera prima di Gianfranco Gallo che lo vede protagonista affiancato da Gianni Parisi, Gianluca Di Gennaro, Roberto Azzurro, Elvis Esposito Franco Iavarone e Lisa Imperatore, vincitore del Montreal Indipendent Film Festival come miglior film LGBTQ. La storia, ambientata nel 2016, ai tempi dell'approvazione della Legge Cirinnà, si incentra sulla figura di un attore che sta per debuttare in teatro con la versione napoletana de "La Cage aux folles".
La proiezione sarà anticipata alle ore 20.30 da un breve concerto al pianoforte del maestro Vincenzo Sorrentino, autore delle musiche del film e tra gli autori della colonna sonora de “L'Amica geniale”. In questi giorni su Canale 5 nel cast della serie “La voce che hai dentro” con Massimo Ranieri, Gianfranco Gallo incontrerà il pubblico introducendo la proiezione.
Anteprima italiana martedì 26 settembre alle 21 per la pellicola francese “Petites” di Julie Lerat-Gersant alla presenza della regista. Ritratto di una giovane adolescente a un bivio nella vita che spezza il circolo vizioso degli schemi della sua famiglia disfunzionale, il film ha ottenuto il Premio Boccalino d'Oro dalla critica indipendente del 75° Festival Internazionale del Film Locarno.
Ispirato alla storia vera di Luca Trapanese e sua figlia Alba, mercoledì 27 settembre alle ore 20.30 ci sarà l’anteprima di “Nata per te” di Fabio Mollo con Pierluigi Gigante e Teresa Saponangelo, in sala dal 5 ottobre con Vision Distribution, alla presenza del cast e dello stesso Trapanese.
“Il fenomeno Mixed by Erry” è il titolo dell’incontro ravvicinato in programma giovedì 28 settembre alle ore 20.30 a cui parteciperanno Simona Frasca (autrice del libro “Mixed by Erry”), i veri Fratelli Frattasio e gli attori Luigi D’Oriano, Giuseppe Arena e Emanuele Palumbo che li hanno interpretati al cinema, per raccontare un fenomeno degli anni 80 che è stato rinverdito dal successo del film. Al termine la proiezione del film diretto da Sydney Sibilia che ha vinto il Nastro d’Argento 2023 come miglior commedia.
Vincitore del Giffoni Film Festival nella categoria Generator +16, “Normale” di Olivier Babinet verrà proiettato alla presenza del regista venerdì 29 settembre alle ore 20.30. Tratto dall’opera Monster in the hall di David Greig e sceneggiato dal regista con Juliette Sales e Fabien Suarez, la commedia drammatica che indaga sul rapporto padre-figlia alle prese con gli assistenti sociali che vogliono separarli, arriverà nelle sale italiane dal 12 ottobre distribuito da No.Mad Entertainment.
In chiusura sabato 30 settembre le premiazioni dei concorsi e l’assegnazione dei Premi Francesco Rosi del Gruppo Campano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani alle ore 20.30. A seguire l’anteprima del film “A passo d'uomo” di Denis Imbert con il premio Oscar Jean Dujardin.
Sei i lungometraggi che si contenderanno il Vesuvio Award in Nuovo Cinema Italia, nella sezione SchermoNapoli Corti sono stati selezionate diciotto opere. A decretare i vincitori la giuria composta da Alberto Castellano, Vincenzo Nemolato, Marcello Sannino (per Nuovo Cinema Italia) e da Marco Chiappetta, Cristina Donadio e Ignazio Senatore (per SchermoNapoli Corti).
Tante anteprime anche nella nuova sala di 230 posti dell’Auditorium Santa Luisa di Marillac, a partire da martedì 26 settembre alle ore 19 con “Il proiezionista” di Giovanni Circelli, omaggio allo storico ‘cinematografaro’ napoletani, Alberto Bruno, collezionista di vecchie pellicole e manifesti cinematografici storici (che verrà replicato anche gli altri giorni alla stessa ora). A seguire la proiezione in anteprima del documentario “Mi chiamo Giancarlo Siani” per la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giancarlo Siani con i contributi del regista Marco Risi, del fratello Paolo Siani, don Tonino Palmese, Armando D'Alterio, Geppino Fiorenza, Gianmario Siani, Antonella d'Urzo, Vincenzo Sbrizzi.
Mercoledì 27 settembre appuntamento alle 19 con il film “999 - L'Altra Anima del Calcio” di Federico Rizzo, che racconta la storia di Lorenzo diciassettenne attaccante che vive con la sua famiglia e gioca nelle giovanili del Piacenza. Ha l’impeto di chi vuole arrivare e sa di essere forte, ma non sa fare squadra e la sua ribellione sfocia presto in frustrazione tanto da mettere in discussione il suo sogno di diventare un grande calciatore.
L’emergenza eruzione è la chiave narrativa della divertente commedia “In fila per due” di Bruno de Paola prodotto da CinemaFiction con protagonisti Andrea Di Maria e Francesca Chillemi, affiancati da Ilaria Rossi, Adriano Falivene, Antonella Stefanucci, Barbara Savinelli, Brunella Cacciuni, e le partecipazioni speciali di Benedetto Casillo e Giacomo Rizzo, che verrà presentata giovedì 28 settembre alle ore 19 alla presenza del cast.
Venerdì 29 settembre spazio al documentario “1+1=3” ispirato alla vita del professor Ascierto, che sarà presente in sala, anteprima realizzata in collaborazione con la Fondazione Pascale, seguito da “Amici per la pelle” con Gigi e Ross sulla cura del melanoma, nell’ambito della Notte europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Programma completo su www.napolifilmfestival.com.
Giovedì 14 settembre alle ore 9.30, presso il Centro Congressi dell'interporto di Nola (NA), si terrà la seconda edizione dell'evento “L'oro verde”, organizzato dal Polo del Caffè S.p.A., azienda specializzata nella supply chain del caffè crudo che quest'anno affronterà le tematiche della logistica e del mercato del caffè.
L'evento, che riunirà esperti, professionisti e operatori del settore del caffè, ha come obiettivo principale quello di esplorare le ultime tendenze e le sfide nella logistica e nel mercato del caffè, con un'attenzione particolare alle opportunità e prospettive future. Il caffè è una delle bevande più amate e consumate al mondo e la sua catena di approvvigionamento e distribuzione si estende su scala globale ed è regolata da una borsa mondiale, rientrando tra le commodity.
Questo appuntamento offre la possibilità infatti di discutere e condividere le conoscenze sulle strategie di logistica e best practice, nonché l'opportunità di visitare il magazzino dedicato allo stoccaggio del caffè crudo e il Terminal Intermodale Nola. Durante il convegno i partecipanti avranno l'opportunità di ascoltare esperti di spicco del mondo del caffè. I saluti di benvenuto saranno affidati a Rosario Carafa, AD del Polo del Caffè, e a Claudio Ricci, AD Interporto Campano, mentre quelli istituzionali d'introduzione saranno appannaggio di Antonio Marchiello, Assessore regionale alle Attività Produttive delegato dal Presidente, in qualità di Rappresentante della Regione Campania.
Tra i relatori figurano invece Renato Passaro, Professore Ordinario Università degli Studi di Napoli Parthenope; Michele Monzini, Presidente del Consorzio Promozione Caffè; Massimiliano Riccardi di Ports, Terminals and Logistics Worldwide Ignazio Messina; Lucio Punzo, AD TIN Spa; Giovanni Santaniello, Responsabile Sezioni Tributi, Antifrode e Controlli; Tiziana Ronga, Responsabile Reparto Regimi Doganali e referente CDMS, Customs Decisions Management System. Il valore strategico della logistica nella prospettiva delle imprese e del sistema Paese, la sostenibilità, gli strumenti di strategical marketing saranno al centro del dibattito, moderato dal giornalista del quotidiano Il Mattino, Marco Esposito.
La conferenza sarà l’occasione per analizzare tecnicamente una materia prima fondamentale e caratterizzante le culture mondiali da Est a Ovest, da Nord a Sud e per mostrare quanto studio e quanta professionalità si nasconde dietro una “semplice” tazzina di caffè sul fronte della logistica. Le conclusioni verranno affidate poi all'onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, che sarà in collegamento. Sarà possibile seguire i lavori del meeting sulle pagine social del Polo del Caffè, Facebook e Instagram.