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LUmagazine

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E' disponibile, su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica da venerdì 18 ottobre, il nuovo singolo di Nina Zilli dal titolo "Questa felicità".

L'artista ha dichiarato: “La felicità è un attimo, un respiro, un vortice che ci riempie il cuore, il corpo e la mente. Spesso però quando arriva ti sconvolge l’esistenza e ti cambia la vita, come fosse lo shock più naturale del mondo. Dedico questo pezzo che ho scritto insieme a Danti alla nostra piccola Blue e alle nuove generazioni. Perché vadano alla ricerca di “questa felicità”, perché diano priorità alle cose veramente importanti, in un epoca così decadente. Che finiscano le battaglie che abbiamo incominciato noi, per un mondo migliore, paritario, pacifico e proiettato verso un futuro luminoso".

Dopo essersi cimentata negli ultimi anni in diversi contesti che spaziano dalla letteratura al cinema, in questo momento Nina sta dimostrando tutto il suo desiderio di sperimentare e mettersi in gioco anche all’interno dello show televisivo di Rai 1 “Ballando con le Stelle”, dove al momento ricopre in maniera stabile i primi posti della classifica alla fine di ciascuna puntata.

Giorgia torna sulla scena musicale con “Niente di male” (Epic / Sony Music Italy), il nuovo singolo in radio e in digitale disponibile da venerdì 18 ottobre.
"Niente di male" è un invito alla leggerezza e al lasciarsi andare. Il brano, prodotto da Cripo e scritto da Mara Sattei, Alessandro La Cava, Federica Abbate, Nicola Lazzarin e Jacopo Pio Porporino, fonde l’unicità della voce di Giorgia con una produzione moderna e accattivante.
Per anticipare l’annuncio del singolo ai fan, nei giorni scorsi l’artista ha postato sui social alcuni video, primo tra tutti quello insieme al figlio Samuel in cui gioca sul gap generazionale tra genitore “boomer” e figlio della GenZ, mostrando il suo lato più ironico e divertente.

«Help, I need somebody, Help, not just anybody, Help, you know I need someone, help». Lo straordinario spettacolo BeatleStory torna in scena per celebrare il sessantesimo anniversario dell'album "Help!". Il tour partirà il 30 gennaio e sarà un grande omaggio alla band più influente della storia della musica rock. Un concerto entusiasmante che, attraverso la favola musicale più bella ed emozionante di sempre, riporterà indietro negli anni '60, quando una band rivoluzionò il mondo con le sue canzoni.

BeatleStory è un live show che ripercorre l'intera storia dei Beatles dal '62 al '70, in un concerto con oltre 40 dei loro più grandi successi. Partendo dalle strade di Liverpool, attraversando gli anni della Beatlemania fino ai grandi capolavori in studio, due ore intense di capolavori come: She Loves You, I Want To Hold Your Hand, Twist and Shout, Yesterday, Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, All You Need Is Love, Come Together, Let It Be, Hey Jude.

Lo show è suddiviso in sei set: Cavern Club - Beatlemania - Shea Stadium - Sgt Pepper - Summer of Love - Abbey Road. Ognuno di questi momenti rappresenta un diverso periodo che ha caratterizzato la storia dei Beatles. Con video d’epoca, costumi fedelmente riprodotti, strumenti vintage e un’incantevole scenografia BeatleStory diventa un ritratto fedele della band, unendo la storia dei Fab Four alla storia di un’epoca.

Il direttore del famoso Cavern Club di Liverpool ha dichiarato: «Ho visto i BeatleStory esibirsi diverse volte. La loro performance e l'attenzione ai dettagli sono all'altezza delle migliori tribute band dei Beatles: uno spettacolo eccellente!»

Lo show BeatleStory è stato ospitato in diverse trasmissioni televisive, tra le quali "Viva Rai 2" con Fiorello e "Domenica In" con Mara Venier. La band ha partecipato a eventi come il 50esimo anniversario dei Beatles in Italia all'Auditorium Parco della Musica di Roma e all'Arena di Verona con l'orchestra diretta da Beppe Vessicchio.

Scritto e diretto da Roberto Angelelli e Patrizio Angeletti
Disegno luci di Fabio Galadini
Realizzazione costumi di Erica Angeletti
Produzione Here Comes The Beat

BeatleStory

29 gennaio 2025 MELZO Teatro Trivulzio
30 gennaio 2025 GROSSETO Teatro Moderno
31 gennaio 2025 SPOLETO Teatro Menotti
1 febbraio 2025 APRILIA Teatro Europa
2 febbraio 2025 VITERBO Teatro S. Leonardo
7 febbraio 2025 AVEZZANO Teatro dei Marsi
8 febbraio 2025 CAPUA Teatro Ricciardi
9 febbraio 2025 PRATO Teatro Politeama
13 febbraio 2025 BRESCIA Teatro S. Giulia
14 febbraio 2025 VERONA Teatro Alcione
15 febbraio 2025 BOLZANO Teatro Cristallo
16 febbraio 2025  VICENZA Teatro S. Marco
4 aprile 2025 GENOVA Teatro Govi
5 aprile 2025 RIVOLI Teatro Don Bosco
9 aprile 2025  BOLOGNA Teatro Duse

Il cantautore Antonio Maggio è uno degli ospiti italiani della 76esima edizione della Buchmesse, la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro di Francoforte.

L’artista pugliese (già vincitore del Festival di Sanremo e di svariati altri riconoscimenti) porta in alto ormai da tempo la bandiera della canzone d’autore italiana. Dopo aver pubblicato lo scorso anno il suo ultimo album omonimo, “Maggio” (Egea Music, 2023), il cantautore è attualmente impegnato con un nuovo progetto dall’emblematico titolo “Musica delle Radici”,  con una serie di concerti-incontri in Italia e all’estero, mettendo in scena una vera e propria opera didattica con l’obiettivo di far riscoprire (o scoprire, nel caso delle nuove generazioni) dove affondano le radici della canzone d’autore italiana, proprio nell’anno della celebrazione delle Radici italiane nel mondo, progetto voluto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Maggio, con questo suo spettacolo, intraprende un vero e proprio viaggio musicale tra i maggiori cantautori storici della tradizione italiana, da Modugno a Tenco passando da Dalla a Gaetano e altri, fino a sottolineare quanto questi siano stati e siano ancora non solo un baluardo di inestimabile valore culturale ma anche grande fonte d’ispirazione per le nuove leve cantautorali nostrane, arrivando infine alle sue opere e a raccontare quanto anch’esse siano il risultato delle “radici” ascoltate.

La Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, che si terrà dal 16 al 20 ottobre 2024, vede quest’anno l’Italia come Paese Ospite d’Onore, con un ricco programma culturale, “Radici del Futuro”,  messo a punto da Mauro Mazza, Commissario Straordinario del Governo. Saranno ospiti le più alte cariche istituzionali italiane, a cominciare dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, nonché oltre 200 tra autori, scrittori, filosofi e uomini di cultura del nostro paese, che terranno conferenze e presentazioni all’interno del Padiglione Italia, in un vero e proprio agorà progettato dal celebre architetto Stefano Boeri.

Tra gli eventi musicali di “Italia Ospite d’Onore” alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024, oltre alla “Musica delle Radici” di Antonio Maggio, figurano anche il grande concerto d’apertura con l’Orchestra dell’Arena di Verona in omaggio a Giacomo Puccini, lo spettacolo “Taranta d’amore e balli italiani” a cura del Maestro Ambrogio Sparagna e il concerto conclusivo.

Il primo è tra i comici più seguiti. Il secondo è tra i conduttori e autori televisivi più amati. E - dopo più di 20 anni di collaborazione sul piccolo schermo e di chiacchierate e risate tra camerini e studi tv - Gabriele Cirilli è riuscito a coinvolgere Carlo Conti nel suo nuovo spettacolo, che, dal prossimo anno, calcherà i palchi dei più prestigiosi teatri italiani dal titolo ‘Cirilli & Family’, in collaborazione con la ‘MA.GA.MAT. Srl’ e prodotto e distribuito da Vincenzo Berti e Gianluca Bonanno per VENTIDIECI.

Dopo il grande successo in prevendita delle prime date di Roma (Teatro Brancaccio il 19 febbraio), Torino (Teatro Colosseo il 10 marzo), Milano (Teatro Nazionale il 7 aprile) e Bologna (Teatro Celebrazioni il 16 aprile), si aggiungono così nuove tappe.

La ‘data zero’ sarà quella di Civitavecchia (22 dicembre, al Teatro Traiano), quindi San Silvestro in compagnia a Latina (31 dicembre, al D’Annunzio). Le vacanze natalizie si chiudono tra Isernia (3 gennaio, Teatro Unità d’Italia) e Rieti (4 gennaio, al Flavio Vespasiano). Il primo mese dell’anno tappa anche a Pescara (11 gennaio, al Teatro Massimo).

Ancora, tra le nuove aggiunte Mola di Bari (12 marzo al Van Westerhout), Taviano (13 marzo al Fasano), Conversano (14 marzo al Teatro Norba), Brindisi (15 marzo al Verdi) e San Severo (16 marzo al Verdi), per poi passare a Diamante (9 aprile al Vittoria), Rende (10 aprile al Garden), Cittanova (11 aprile al Gentile), Morano (12 aprile al Troisi), Reggio Calabria (13 aprile al Cilea), Paola (14 aprile all'Odeon), La Spezia (18 aprile al Civico) e quindi Catania (8 maggio al Metropolitan) e Palermo (dal 9 all'11 e dal 14 al 16 maggio al Teatro Al Massimo). Mezza Italia nel giro di sei mesi per l'attore, tutto in... famiglia. E non finisce qui, perché presto saranno comunicate altre date.

Già dal titolo si può evincere il clima ‘familiare’ che si potrà ammirare all’interno di uno show che vedrà protagonista un artista, Cirilli, nato professionalmente proprio sul palcoscenico sotto la guida di un Maestro del Teatro quale è stato Gigi Proietti.

Con la supervisione artistica di Conti – che, con grande disponibilità, ha dato idee e suggerimenti importanti per la messa in scena - lo show rappresenta la normale storia artistica di un mattatore della risata che ha conquistato il grande pubblico ed è arrivato alla maturità artistica. ‘Cirilli & Family’ vuole mettere a nudo le cose divertenti che accadono all’interno delle quattro mura domestiche, tra tic e strane, ma simpatiche, abitudini degli italianiSul palco con Gabriele ci saranno i ragazzi de La Factory, la scuola di teatro di Cirilli in quel dell’Aquila.

Dunque, ‘Cirilli & Family’ sarà l’occasione per raccontare virtù e divertimenti dell’universo famiglia: partendo dalla sua, portando il pubblico a riconoscersi e diventarne parte. Perché questo è il messaggio che Gabriele vuole lanciare: se le persone sono disposte ad avvicinarsi e a lottare insieme con un comune denominatore, l’amore, allora una semplice ‘squadra’ diventerà qualcosa di più: come si dice oggi un ‘Upgrade’, o come si è sempre detto, una ‘Family’. “E se il mondo intero operasse come una ‘grande famiglia allora sì che potremmo lasciare un futuro migliore ai nostri nipoti” - spiega Cirilli. “Riusciremmo a fare il miracolo se tutti si rendessero responsabili non solo della propria felicità, ma anche di quella degli altri. Pensiamo a esempio al risparmio energetico, a ridurre l’inquinamento o al tema che sento più vicino: la raccolta differenziata”. Su Conti, che cura anche la supervisione artistica: “Ho voluto coinvolgere Carlo in questo progetto perché è una persona che dal punto di vista della scrittura e dell’organizzazione non è secondo a nessuno. Ha una visione a 360 gradi su tutto quello che riguarda il mondo dello spettacolo, basta vedere la sua straordinaria carriera televisiva e le varie intuizioni che ha avuto nel corso degli anni. Sono onorato del fatto che abbia deciso di lavorare con me a ‘Cirilli e Family’ e di questo (ma anche di tanto altro) gli sarò per sempre grato”. Lo spettacolo, ideato da Gabriele Cirilli e Carlo Conti in collaborazione con la ‘MA.GA.MAT. Srl’, è stato scritto con Maria De Luca, Mattia Cirilli, Daniele Ceva, Giorgio Genzerli e Mario Scaletta.

“Una famiglia felice non è che un anticipo del Paradiso” - George Bernard Shaw

 

CIRILLI & FAMILY: IL TOUR 2024-2025

22 dicembre - Civitavecchia (RM) – Teatro Traiano

31 dicembre - Latina - Teatro D’Annunzio

3 gennaio - Isernia - Teatro Unità d'Italia

11 gennaio - Pescara - Teatro Massimo

19 febbraio - Roma - Teatro Brancaccio

1° marzo - Civitanova Marche (MC) - Teatro Rossini

10 marzo - Torino - Teatro Colosseo

12 marzo - Mola di Bari - Teatro Van Westerhout

13 marzo - Taviano - Teatro Fasano

14 marzo - Conversano (BA) - Teatro Norba

15 marzo - Brindisi - Teatro Verdi

16 marzo - San Severo - Teatro Verdi

7 aprile - Milano - Teatro Nazionale

9 aprile - Diamante (CS) - Teatro Vittoria

10 aprile - Rende (CS) - Teatro Garden

11 aprile - Cittanova (RC) - Teatro Gentile

12 aprile - Morano (CS) - Teatro Troisi

13 aprile - Reggio Calabria - Teatro Cilea

14 aprile - Paola (CS) - Teatro Odeon

16 aprile - Bologna - Teatro Celebrazioni

18 aprile - La Spezia - Teatro Civico

8 maggio - Catania - Teatro Metropolitan

9-11/14-16 maggio - Palermo - Teatro Al Massimo

Negli studi televisivi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma tutto è pronto per il terzo appuntamento con Carlo Conti e il suo ‘Tale e Quale Show’, il varietà di Rai1 in onda venerdì 4 ottobre alle 21.25. Undici gli artisti pronti a conquistare il pubblico in studio e a casa: nella scorsa puntata ha trionfato Verdiana, con la sua interpretazione di ‘All by myself’ di Celine Dion, mentre al secondo e terzo gradino del podio si sono piazzati Kelly Joyce e Simone Annicchiarico.

Cosa accadrà nella terza serata?  Annicchiarico sarà Renato Zero, Massimo Bagnato vestirà i panni di Julio Iglesias, Thomas Bocchimpani avrà le sembianze di John Travolta, Feisal Bonciani imiterà Lionel Richie, Kelly Joyce interpreterà Diana Ross, Justine Mattera si trasformerà in Rita Pavone, Giulia Penna si metterà alla prova con Anna Tatangelo, Roberto Ciufoli ricorderà il mito di Enzo Jannacci, Amelia Villano dovrà vedersela con Miley Cyrus, Verdiana proverà il bis con Lady Gaga e Carmen di Pietro sarà Paola "o" Chiara (con chi farà coppia?).

Come di consueto, le performance saranno valutate da una giuria composta da Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Alessia Marcuzzi, ai quali si uniranno due giudici di eccezione: Enrico Brignano e Pupo, che arricchiranno il programma con la loro esperienza e la loro ironia. Dietro le quinte, un team di esperti lavora invece senza sosta per garantire il massimo della qualità in ogni trasformazione: costumisti, truccatori, parrucchieri e coreografi preparano gli Artisti per tutta la settimana, affiancati dai vocal coach Maria Grazia Fontana, Dada Loi, Matteo Becucci e Antonio Mezzancella, e dalla actor coach Emanuela Aureli.

Il pubblico da casa potrà partecipare attivamente, scegliendo le esibizioni preferite attraverso i social network Facebook e X.  “Tale e Quale Show” è prodotto dalla Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Endemol Shine Italy.

Al grido di “Non è fantasia, è magia” torna FAB!, il festival del cinema e della cultura archeologica, dal 9 al 12 ottobre Parco Borbonico del Fusaro a Bacoli, diretto da Nicola Barile e organizzato da Giovanni Parisi e Giovanni Calvino per TILE Storytellers, con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania (tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito).

Nel programma della seconda edizione proiezioni di documentari aperte al pubblico nell’ex sala dell’Ostrichina, oggi sala Scotto di Luzio. Le mattine saranno dedicate ai più piccoli, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole del territorio, e la collaborazione con il polo pediatrico dell’ospedale Santobono Pausillipon di Napoli con i live streaming per i piccoli pazienti, organizzati da Emanuela Capuano.

Nei pomeriggi il coinvolgimento delle università, ma anche dibattiti sul territorio, il cinema e le nuove tecnologie, nella Casina Vanvitelliana con un archeo-buffet a tema “Antica Roma”, tra cui quello a tema con i parchi archeologici (Ostia Antica, Baia Sommersa, Campi Flegrei) e quello con gli atenei napoletani (Federico II, Orientale, Vanvitelli).

Inoltre, docenti e i ricercatori dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli mostreranno come si restaura e tutela il patrimonio culturale dei Campi Flegrei, mentre le associazioni “Militum Schola” e “Gruppo archeologico Kyme” intratterranno i bambini con laboratori sui giochi, la produzione del pane e il mestiere di medico nell’antica Roma.

Sono stati selezionati in concorso 16 film, provenienti anche da Iran, Spagna e Turchia, che verranno valutati da una giuria di esperti del settore e dal pubblico: Orfeo ed Euridice di Francesco Romanelli, Don Pelayo di Marcelino Díaz, Tremors di Nicolas Jacquette, Lady Sapiens di Thomas Cirotteau, Alexander The Great Pharaoh di Curtis Ryan Woodside, Neanderthal: The First Artist di  Thibaud Marchand, Witness Of History Gazintep: Septimius Severus Bridge And Ancient Tombs di Yusuf Islam Ölmez, Cast in bronze di Mario Giua Marassi, Giordania Biblica di Alberto Castellani, Pret' A Mmare di Francesco Guardascione, Pompei, Le Secret De La Villa De Civita Giuliana di Gedeon Programmes, The Philae Operation, Rescuing The Nile's Temple di Oliver Lemaitre.

Spazio fuori concorso per Brividi nell’artico di Massimo Montigiani e Riccardo Mazzoli, Caramelle, Animiamoci e Lucia nella notte di Francesca Morea e Antea Tramontano, già presentati al Cartoons on the Bay organizzato dalla Rai, selezionati per il carattere di intrattenimento per bambini.

Verranno premiati nella giornata di sabato 12 ottobre il miglior documentario scelto dalla giuria (presieduta da Giovanni Calvino e composta da Dimitri Papanikas, Sara Saetta e Assunta Mastracchio) e il miglior documentario scelto dal pubblico. Come premi statue che rappresentano una Kore moderna avvolta in una pellicola cinematografica, firmate dall’artista Salvatore Scuotto fondatore, insieme ai due fratelli, de La Scarabattola, autori, tra gli altri, del premio Giffoni Film Festival. Curatore della rassegna cinematografica è Dario Di Blasi, organizzatore e consulente per prestigiosi festival nazionali e internazionali, come Rovereto, Firenze, Atene, Spalato.

«La volontà del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione e della sua giunta – racconta il direttore Barile - in particolare del vice sindaco Mauro Cucco, ha fatto sì che FAB godesse dell’appoggio dell’intera comunità bacolese. Voglio inoltre ringraziare l’avvocato Sergio Cosentini, amministratore del CIC e gestore del Parco Borbonico del Fusaro, per la sua preziosa e costante capacità di ospite ed organizzatore, che permette di rendere concrete anche le cose più difficili, il soprintendente per l’area metropolitana di Napoli Mariano Nuzzo e il direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano. Anche quest’anno le mattinate saranno dedicate alla visione dei film per le scuole e avremo di nuovo l’immenso piacere di condividere le proiezioni coi bambini ricoverati nel Polo pediatrico Santobono/Pausilipon, grazie alla collaborazione di Emanuela Capuano. Inoltre, sempre di mattina avremo una serie di laboratori didattici di estremo interesse per il pubblico dei più giovani».

«Siamo appena alla II edizione – ricordano Giovanni Parisi e Giovanni Calvino - e FAB è già diventato un appuntamento atteso sia dalla comunità locale flegrea sia dagli appassionati del settore. Con la decisione di dedicare i matinée alle scuole e i pomeriggi alle Università si è riusciti a creare un connubio di interesse e partecipazione estremamente raro per manifestazioni di questo argomento. TILE è riuscita a dare vita ad un format unico che sta suscitando particolare interessa anche da altre regioni. Siamo aperti a creare spin-off nel Lazio, in Puglia, in Basilicata dove ci hanno contattato comuni ed enti del settore. Inoltre, tra le novità di quest'anno, anche la creazione di podcast - per l'occasione chiamati FABCAST - che permettono la fruizione del festival anche nei mesi successivi all'evento».

Tra i partner dell’evento il Mann - Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il Museo Darwin-Dohrn, la Soprintendenza dell’Area Metropolitana di Napoli, l’EAV, il Parco Borbonico del Fusaro, la Fondazione Santobono Pausilipon, il Royal District dei Siti Reali Borbonici, l’Associazione Aenea, il Parco Sommerso di Baia, la Pro Loco di Bacoli. La rassegna ha ricevuto il patrocinio di Rai Campania e ha firmato la Media Partnership con Bacoli.it.

Nuovo singolo per i Dirotta su Cuba e una nuova collaborazione con il cantautore Mario Venuti proprio nell’anno che li vede compiere 30 anni di carriera dall’uscita del loro celebre brano Gelosia.

I Dirotta su Cuba, guidati dalla storica frontwoman Simona Bencini, unica componente rimasta della line-up originale, realizzano nell’anno del loro trentennale un brano che fonde la loro consueta formula dell’acid jazz italiano con il più moderno cantautorato siciliano.
Il brano dal titolo esotico In the Souk , in radio dal 4 ottobre, è scritto ed arrangiato dal cantautore polistrumentista siciliano David Florio che ha unito per sua natura e formazione il suo amore per la black music con la scuola cantautorale siciliana.

Simona Bencini ha dichiarato: "“In the Souk” è una sfida e sono felice di affrontarla insieme ad un artista come Mario Venuti, cantautore che stimo molto che con determinazione e coerenza porta avanti da sempre il suo progetto artistico senza rinunciare alla sua personalità".

Mario Venuti ha affermato: “Negli anni ‘90 il percorso dei Dirotta su Cuba correva parallelamente al mio, poi nel 2009 conobbi Simona con cui abbiamo condiviso una magnifica esperienza nel musical Jesus Christ Superstar. 80 repliche in giro per l’Italia interpretando lei Maddalena io Pilato. É stata l’occasione per la nascita di una bella amicizia che finalmente sboccia oggi in questo brano spumeggiante , ottima occasione per un rilancio della band simbolo dell’acid jazz nazionale".

Una filosofia semplice capace di arrivare a tutti gli amanti di storie di vita, che s’intrecciano alle fortune di un calcio capace improvvisamente di portarti sul tetto del mondo. Sono sentimenti che ciascuno riesce a fare propri, con quel filo conduttore che parte dalla povertà più povera e ti fa raggiungere a una celebrità improvvisa che sbigottisce, che quasi non ti fa riflettere come tutto ciò sia potuto accadere. E’ il sogno che si avvera, che si materializza come quasi non avevi neanche sperato, ma ti coinvolge in maniera totale e ti rivoluziona sostanzialmente uno status sociale che diventa privilegio. E’ il gol che è tutto, che fa vincere la tua squadra, che ti porta alla ribalta, che crea immagine e ricchezza. Nato a Palermo nel 1964 nel quartiere Cep, dove i ragazzini si scambiano droga come in altri posti le figurine dei calciatori, Totò Schillaci è stato capocannoniere ai Mondiali d’Italia ’90 e Scarpa d’Oro nello stesso anno. Ma per gli italiani del football quel mondiale ’90 iniziò al 78’ minuto di Italia – Austria, quando Schillaci, ultimo convocato, scende in campo e in quattro minuti segna il gol della vittoria. Erano le notti magiche fatte di girotondi di clacson, sventolii di bandiere e l’inno a Totò gol. L’Italia del pallone sembrava impazzita. Gli occhi spiritati di Totò Schillaci che erano inquadrati dalle telecamere dopo ogni suo gol, fecero il giro del mondo ed erano espressivi di chi, per trovarsi lì, ha preso a morsi il destino. Il ricordo di questo campione scorre in maniera fluida, passionale, senza intoppi, come se tutto fosse accaduto soltanto ieri. 

E’ la storia di un ragazzo che partito con il pallone in valigia da Palermo è arrivato a Messina dove ha conosciuto grandi allenatori strateghi come Scoglio e Zeman che gli hanno costruito il trampolino di lancio di una carriera ad altissimo livello nella Juventus dell’Avv. Giovanni Agnelli e Giampiero Boniperti che gli hanno spalancato le porte della Nazionale Italiana. Già, la maglia azzurra. L’ennesimo sogno che si realizza nella vita di Totò Schillaci. Una vita che è sempre legata al gol segnato che è tutto, perché lo realizzi quando entri in campo a partita in corso e fai vincere la tua squadra. Un segno del fato che è forse il motivo conduttore della sua storia di campione talentuoso e fortunato, come se qualcuno dall’alto del cielo gli avesse dato una mano. Un destino fatto di tante sfaccettature di vita che si dipanano tra glorie calcistiche e fatti personali, che hanno segnato il percorso umano di Totò Schillaci. Egli non aveva problemi nel raccontare i suoi trascorsi legati alla sua sfera affettiva e ai legami matrimoniali non sempre felici che l’hanno provato. E’ stato un Totò Schillaci che ha dato se stesso alla sua gente, non curante di alimentare la curiosità generale, ma con la consapevolezza di esprimere tutto il suo orgoglio di quanto ha fatto nella vita di calciatore e di ragazzo venuto dalla povertà del profondo Sud. Non ha amato la scuola, questo è stato un neo indelebile che gli ha impedito di crescere sotto l’aspetto culturale, tuttavia, resta pur sempre l’esempio di un ragazzo venuto dalla povertà del profondo Sud d’Italia, che se non avesse costruito la sua storia di campione di calcio, chissà cosa sarebbe stata la sua vita. E oggi che non c’è più, non si può far altro che ricordarlo in maniera semplice, senza la facile retorica dei sentimenti che dopo la morte di ogni personaggio si fanno smisurati. Sì, perché Totò Schillaci è stato l’esempio umile di un ragazzo venuto dal profondo Sud per incarnare i valori della povertà, in un mondo, quello del calcio, che trasmette da sempre riflessioni sociali di vita vissuta. Una storia per certi versi simile a quella di Pietruzzu Anastasi, il quale, qualche decennio prima, aveva fatto parlare intellettuali e sociologi in lunghi trattati di opinionesull’importanza di arrivare attraverso il calcio a una notorietà tale, capace di far rivalutare il Sud al cospetto del più avanzato e progredito Nord. Messaggi senza tempo che hanno fatto la storia di un calcio intriso di valori oltre che di gol.

 

Salvino Cavallaro

Chiara Galiazzo ritorna sulla scena discografica con il brano “Di nuovo tu” disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 13 settembre.

Chiara dichiara: “Questo brano si intitola “Di nuovo tu” perché non pubblico una canzone interamente mia dal 2020. Siamo passati quattro anni, siamo cresciuti, non solo io ma anche le persone che mi seguono. “Di nuovo tu” è la frase che potrebbe dire chi mi rivede dopo qualche tempo. Sono consapevole di essere un po’ cambiata vista da fuori, penso che in questo momento il mio aspetto sia il riflesso del mio essere, del mio modo di vivere e anche di questa canzone. È da qualche tempo che la tengo nel cassetto, sono successe tante cose nel frattempo, ma penso sia giusto che esca ora che sono pronta, perché è sempre stata la canzone di una donna arrivata a conoscersi un po’ meglio di prima”.

La voce di Chiara, sostenuta da sonorità contemporanee, racconta la storia di due persone che si conoscono da tempo e che si perdono di vista per poi incontrarsi nuovamente una volta adulti e consci di aver sempre saputo perfettamente chi fossero: “Mi piace pensare che questo sia stato un percorso che ho fatto anche io con me stessa. Tutti crediamo di conoscerci da sempre e invece capita spesso che in alcuni periodi ci si perda di vista, non pensiamo a ciò che vogliamo veramente, facciamo scelte che non sono le nostre. Sono dell’idea però che il ritrovare se stessi dopo periodi turbolenti sia ancora più soddisfacente, un passaggio evolutivo fondamentale”.

Ritrovare un’altra persona o anche se stessi, dunque, un’immagine che prende vita nel videoclip, diretto da Lucrezio Catapano, che accompagna l’uscita del brano e che culmina in un tango: “Io non ho mai saputo ballare e ho sempre avuto un po’ di timore verso i balli di coppia. Per questo motivo ho deciso di fare la cosa più difficile per me: condividere con un’altra persona un ballo così sensuale e intimo come il Tango. Negli ultimi anni ho lavorato molto su me stessa e ho deciso di mettermi in gioco su tanti fronti e da qualche mese prendo lezioni di Tango. Se i primi tempi provavo un estremo imbarazzo, ora le cose sono migliorate e lo considero quasi terapeutico. Misurarsi con qualcosa che non avresti mai pensato di fare aiuta a conoscere meglio se stessi, il tema della conoscenza e del percorso che ti porta a fare i conti con te stesso è al centro della canzone”.

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