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LUmagazine

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Un evento d'eccezione per festeggiare i vent'anni del Magna Graecia Film Festival, che si terrà in Calabria dal 29 luglio al 6 agosto 2023. L'attore, regista e produttore neozelandese Russell Crowe terrà un concerto con il suo gruppo, gli Indoor Garden Party, primo del suo tour in Italia, martedì 20 giugno alle ore 21.00 al Teatro Politeama di Catanzaro. Sul palco, con Crowe alla voce e chitarra, i The Gentlemen Barbers e la cantante irlandese Lorraine O'Reilly. Dopo la tappa calabrese, il tour, che ha preso il via lo scorso anno in Australia, toccherà, a seguire, altre città italiane. L'evento, organizzato dal fondatore e direttore del Magna Graecia Film Festival, Gianvito Casadonte è la prima di numerose iniziative organizzate per festeggiare i primi venti anni del festival.

Vincitore del Premio Oscar nel 2001 per suo ruolo di Massimo Decimo Meridio ne Il Gladiatore e nominato sempre come miglior attore per Insider - Dietro la verità e per A Beautiful Mind, vincitore del Golden Globe come miglior attore drammatico per A beautiful mind e come  Migliore attore in una miniserie o film televisivo per The Loudest Voice - Sesso e potere, Crowe è anche regista di due film, The Water Diviner (2014) e Poker Face (2022).

Una carriera musicale parallela a quella cinematografica, per Russell Crowe, attivo nella musica fin dagli anni Ottanta, anni in cui ha registrato il suo primo singolo, “I Want To Be Like Marlon Brando.” Dal 1992 ha suonato con la rock band Thirty Odd Foot of Grunts,  con cui ha registrato tre album. Nel 2005 ha iniziato la collaborazione musicale con il musicista canadese Alan Doyle, con cui ha registato prima un singolo e quindi un album intero, nel 2006, dal titolo recording their first single together, followed later by an album “My Hand, My Heart” con il nome della band, The Ordinary Fear of God. Nel 2009 Crowe e Doyle hanno iniziato a tenere concerti con il nome di Indoor Garden Party e nel 2011 hanno pubblicato il loro terzo album insieme,”The Crowe / Doyle Songbook Vol III”, uscito su iTunes. Nel 2017 firmandosi come Indoor Garden Party, hanno pubblicato l'album “The Musical”, in breve tempo primo in classifica su  iTunes e Amazon.

Paola & Chiara hanno annunciano il nuovo singolo "Mare caos" (Columbia Records/Sony Music Italy), in radio e in digitale da venerdì 5 maggio. Il brano anticipa "Per sempre", il nuovo progetto discografico delle sorelle Iezzi, in uscita il 12 maggio. L’incontenibile entusiasmo dei fan per la release del nuovo album, che vede la partecipazione di vari artisti, ha portato l’iconico duo ad annunciare, indizio dopo indizio, la tracklist ufficiale dell'album "Per sempre".

Con un ritmo coinvolgente e trascinante e l’inconfondibile produzione marchiata ITACA, "Mare caos" profuma già d’estate. Un cocktail speziato, dal flavour orientale insaporito da un pizzico di latin pop, dove il sound si fonde alle voci calde e avvolgenti delle sorelle Iezzi, autrici del brano insieme a Jacopo Ettorre, Federica Abbate, Federico Mercuri, Giordano Cremona, Eugenio Maimone, Leonardo Grillotti.

La calda stagione è il momento perfetto per concedersi una pausa dalla frenesia della città e Paola & Chiara cavalcano l’onda della libertà per raggiungere mete esotiche e inesplorate, pronte a ritrovare se stesse lontano dal mare caos che è la vita di tutti i giorni.

Ad accompagnare l’uscita di "Mare caos", la data zero del "Paola & Chiara per sempre", che dal Live Club di Trezzo sull’Adda (05.05) darà ufficialmente il via all’elettrizzante avventura live prodotta da Vivo Concerti, con tappe al Fabrique di Milano il 13/5 (sold-out) e il 14/5 e all’Auditorium Conciliazione di Roma il 19/5 e 20/5.

Le sorelle Iezzi animeranno, poi, la calda stagione dei live con il "Paola & Chiara per sempre - estate", la tournée che tra luglio e settembre illuminerà i festival e le piazze più importanti d’Italia a ritmo dei brani più amati.

I biglietti per i live di Paola & Chiara sono disponibili su vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati.

Milano - E' disponibile, da venerdì 28 aprile, su tutte le piattaforme il videoclip di Il coraggio di chiamarlo amore, per la regia di Leandro Manuel Emede e Nicolò Cerioni. Il brano, scritto da Enzo Campagnoli, Tano Campagnoli e Mario Guida è contenuto nell’Album La mia vita è un film  (55 anni di musica) – 2021, distribuito da Believe digital Italia (digitale) e da Self Distribuzione (fisico).

Il coraggio di chiamarlo amore ha come focus il tema difficile e delicato della violenza sulle donne, quella fisica, psicologica e sociale subìta ancora oggi dai propri mariti, compagni, fidanzati che cercano di annientarne l’esistenza, considerandole una proprietà, un oggetto di cui avere esclusivo dominio.

Orietta Berti che ha interpretato l’amore in tutte le sue forme, con la sua sensibilità di donna, madre, moglie e nonna, prima ancora che artista, ha scelto di dare voce a coloro che voce non hanno, perché sappiano di non essere sole e possano ritrovare la forza e la speranza di ricominciare:

“Un argomento sempre attuale, perché, nonostante tutto, l’uomo violento, purtroppo, esisterà sempre. Ogni anno – aggiunge Orietta - aumentano le denunce e le morti violente per mano di fidanzati, compagni, mariti. Tante sono ancora le donne che non hanno il coraggio di parlare e nascondono i soprusi per paura e per difendere i propri figli, succubi di una società che tutela ancora troppo poco le madri, le donne.

Per denunciare è necessario avere delle ferite visibili, ma è più difficile mostrare le ferite psicologiche, quelle che rimangono per sempre. È un messaggio che non è una novità, ma credo sia una responsabilità per chi come me ha la possibilità di “alzare” la voce, farlo. Non è mai abbastanza. Il coraggio di chiamarlo amore racconta di quando non è più amore, ma una prigione che priva la donna del diritto fondamentale alla vita. Nessuno può girare la faccia dall’altra parte fingendo di non vedere, divenendo, così, complici della violenza”.

Il videoclip, con i ballerini del Modulo Academy, Carolina Gorni, Francesca Goldoni, Claudia Alfinito, Laura Tassara, Matilde Corradi, Beatrice Carboni ed Ernesto Vladimir Villanueva Chavez, essenziale e delicato sottolinea la disperazione nelle sue tante forme, con una gestualità che ne descrive le ferite profonde. Il muro sullo sfondo, si confonde con gli abiti color carne mettendone idealmente a nudo i corpi in una danza che diventa racconto e denuncia.

Questo brano, tra quelli scelti per la partecipazione a Sanremo 2021 di Orietta Berti, al quale venne poi preferito Quando ti sei innamorato dallo stesso Amadeus, è una delle tante canzoni contenute nel Cofanetto La mia vita è un film (55 anni di musica) – 2021, dove l’artista canta l’Amore declinato in tutte le sue forme e sfumature, da quello passionale che dura tutta una vita, l’amore controverso fatto di alti e bassi e quello vissuto a distanza, l’amore per un figlio che fatica ad accettare e dichiarare la propria identità ma anche l’amore onesto, leale, disinteressato e incondizionato che un cane può provare per il proprio padrone/amico, l’amore per la propria famiglia o il ricordo del primo indimenticabile amore. Il coraggio di chiamarlo amore è quello violento che una donna, spesso fatica a lasciarsi alle spalle, proprio per la sua grande capacità di amare…

 

Il coraggio di chiamarlo amore

non me lo so spiegare

tu reciti un copione

di sole parole

più false di te...

il coraggio di chiamarlo amore

mi perdo in fondo al mare

cercando un’illusione

la mente ragiona

il cuore non so

“Metew zot doubout” è il primo singolo estratto dal nuovo disco di Ella Armstrong “Simply no age”. Il brano, in rotazione radiofonica in vari paesi del mondo, è accompagnato da un videoclip disponibile, da oggi, su YouTube.

Dopo anni intensi di live in giro per il mondo e a distanza di circa 14 anni dal suo ultimo album, Ella torna sulla scena musicale con un progetto discografico inebriante che mette in risalto le peculiarità di una grande personalità artistica.

“Simply no age” spazia tra sonorità africane, jazz e blues, accompagnando l’ascoltatore in un percorso emozionale.

L’ EP, distribuito da “Top Records e Carmine Nappi Project”, racchiude cinque brani (Metew zot doubout; Ricordati; Madinina; Fede; Blues créole) e sostiene il progetto “Africa”, iniziativa di beneficenza legata ai bambini, che l’artista porta avanti da tempo con orgoglio ed impegno. 

Ella Armstrong ha dichiarato: “Il nuovo disco è frutto delle energie positive, delle esperienze vissute, della stima e dell’affetto ricevuto. Per anni mi sono esibita in giro per il mondo ed ho avvertito l’esigenza di omaggiare il pubblico con un lavoro capace di raccontare, attraverso suoni e testi, una parte di me. Questo è stato possibile grazie al sostegno della mia band (Marco Mantovanelli, pianoforte; Nicolò Salis, batteria; Massimo Gaudiano, basso; Daniele Antonucci, chitarra; ma anche grazie alla collaborazione di Carmine Pascarella (tromba), Antonio Bocchino (sax) e Isaac Lobo (percussioni ed effetti sonori), che ha duettato con me nella canzone “Ricordati”. La realizzazione del disco certifica un grande lavoro di squadra coadiuvato magistralmente da Marco Mantovanelli che ha curato diligentemente gli arrangiamenti dei brani. “Simply no age” vuole essere un incentivo a vivere la vita con entusiasmo, a rendere bella la propria esistenza grazie ai doni ricevuti. Dio non abbandona mai nessuno ed è questa consapevolezza che deve spingere l’uomo ad andare avanti e a guardare il futuro con fiducia. La musica ha un grande potere e, in questo caso, spero possa essere anche strumento di educazione e di speranza”.

Ella Armstrong, prossimamente, incontrerà il pubblico in alcuni appuntamenti instore per presentare il suo Ep.

 

 

“Capirai 

serve sempre un po’ di tempo

ti darai l’appuntamento

e quel giorno riderai”.

 

Il Liga è tornato! Venerdì 28 aprile esce "Riderai" (Warner Music Italy), il nuovo singolo di Luciano Ligabue, scritto e prodotto dal rocker insieme a Fabrizio Barbacci. "Riderai" anticipa l’album di inediti in uscita in autunno.

In occasione dell’uscita, Ligabue ha annunciato due concerti a sorpresa nei club di Roma e Milano per presentare il brano live in anteprima: giovedì 27 aprile al Largo Venue di Roma e venerdì 28 aprile ai Magazzini Generali di Milano.

I biglietti per questi due appuntamenti sono disponibili in prevendita su Ticketone.

I due concerti nei club saranno anche l’occasione per “scaldare i motori” in vista dei due imperdibili eventi negli stadi che vedranno Luciano Ligabue protagonista nel mese di luglio: il 5 luglio allo Stadio G. Meazza di Milano e il 14 luglio allo Stadio Olimpico di Roma.

I biglietti per gli eventi negli stadi, prodotti e organizzati da Friends&Partners e Riservarossa, sono disponibili in prevendita su Ticketone, Ticketmaster e nelle prevendite abituali.

Torna il Concorso Pitch Trailer nell'ambito del Trailers FilmFest di Milano, il festival dei trailers cinematografici diretto da Stefania Bianchi che si tiene, per la XXI edizione, dal 25 al 27 ottobre 2023. Primo festival a creare un concorso per idee di film da realizzare, il Trailers FilmFest lancia la quindicesima edizione del concorso Pitch Trailer.
iscrizione gratuita, novità assoluta in Italia, il concorso è ideato e organizzato dall'Associazione Seven con l'obiettivo di offrire uno spazio alle idee degli autori indipendenti, incarnando pienamente la vocazione del Trailers FilmFest di sperimentare i nuovi linguaggi cinematografici, per dare un'opportunità unica a tutti coloro che vogliono promuovere, attraverso un trailer, l'idea di un film ancora da realizzare.

Possono partecipare tutti i trailer, tratti da sceneggiature di film ancora da realizzare della durata minima di 60 secondi e della durata massima di 200 secondi, girati con ogni mezzo. Per i pitch trailer in lingua straniera sono obbligatori i sottotitoli in italiano. L'invio dei video deve avvenire entro e non oltre il 31 luglio 2023 e come formati possono essere inviati .mov o .mp4, in HD con risoluzione minima 1920x1080, corredando il tutto con una sinossi in formato pdf. Il regolamento completo e le modalità di iscrizione sono sul sito del festival www.trailersfilmfest.com, alla sezione Professional - Concorso Pitch Trailer 2023.

Una giuria di cinque esperti, scelti tra produttori e distributori cinematografici, decreterà quindi tra i migliori 10 Pitch (pre-selezionati dal comitato del festival) il Miglior Pitch Trailer, che sarà premiato in una delle serate Première del festival. I 10 Pitch Trailer in competizione saranno pubblicati sul sito del festival, sul canale Youtube IlTrailersFilmFest, sulle pagine facebook e instagram del festival e verranno proiettati nell'ambito della sezione TrailersProfessional del festival.

 

Caterina Balivo, ospite del programma di Rai1 "Da noi... a ruota libera" condotto da Francesca Fialdini, si racconta tra vita professionale e privata e si sofferma in particolare sulla sua grande passione per il calcio e la squadra del Napoli.

Tifare Napoli è molto glam e il mio tifo per questa squadra è incondizionato da sempre, al punto che se dovesse vincere lo scudetto giuro che farò la pizza in piazza”.

Dopo il grande successo ottenuto a dicembre 2019 con il teatro in diretta televisiva, che ha conquistato pubblico e critica, torna con un programma di Rai Cultura, Vincenzo Salemme, uno tra i più importanti esponenti del teatro italiano, degno erede della grande tradizione "scarpettiana".

Lunedì 17 aprile, alle 21.20, su Rai2, in diretta dall’Auditorium Domenico Scarlatti della sede Rai di Napoli, il commediografo e regista Vincenzo Salemme porta in scena "Napoletano? E famme ‘na pizza": un viaggio negli stereotipi e nei luoghi comuni partenopei più duri a morire. Una serata evento che offrirà ai telespettatori e al pubblico in sala la possibilità di godersi il "reality del teatro": la magia dell’interpretazione dal vivo in tv.

"Napoletano? E famme ‘na pizza" è una delle pièce teatrali più viste negli ultimi due anni con 200 mila spettatori e 180 repliche in 25 città nel nostro Pease. Nasce dall’ultimo libro di Salemme, uscito agli inizi di marzo 2019 e il titolo fa riferimento a una battuta di una sua commedia teatrale, "E fuori nevica", nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.

Lo spettacolo racchiude due delle opere più amate dall’attore: "Una festa esagerata" e "Con tutto il cuore" per un incastro perfetto di vicende e di storie, rappresentate su una terrazza che si affaccia sul fondale del Vesuvio, spazio nel quale Salemme intratterrà il pubblico con i suoi divertentissimi monologhi, su usi, costumi, vizi e virtù dei napoletani.

E sì, perché ogni napoletano che si rispetti deve saper fare le pizze, cantare, essere sempre allegro, devoto a San Gennaro e amare il caffè bollente in tazza rovente e il ragù di mammà.

Vincenzo Salemme negli ultimi 20 anni ha saputo interpretare in maniera eclettica i vari sentimenti della vita, attraverso personaggi dalle sfaccettature diverse. Non c’è sua opera, sia essa teatrale, cinematografica o narrativa, che non si cali nell’atmosfera del Golfo e che non ce ne trasmetta i colori vividi, la filosofia, il modo di intendere la vita.

"Napoletano? E famme ‘na pizza", vuol essere un omaggio al pubblico che ha seguito fedelmente Salemme nei suoi 50 anni di carriera e a chi ha voglia di approfondire o conoscere la sua arte. È un modo per tornare a ridere ed emozionarsi tutti insieme con lo stesso sentimento di speranza nel futuro. Un futuro che, nel caso di questo spettacolo, non dimentica le belle tradizioni del passato ma ne fa un volano per immaginare un viaggio in avanti, un cammino libero e allegro verso il domani.

"Napoletano? E famme ‘na pizza", prodotto da "Chi è di scena" per Rai Cultura, è scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme con (in ordine alfabetico): Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto. Scene e costumi Francesca Romana Scudiero. Musiche Antonio Boccia. Curatrice Giulia Morelli, produttrice esecutiva Serena Semprini. Coordinamento editoriale Felice Cappa. Regia televisiva di Barbara Napolitano.

Marco Germani è tornato sulla scena musicale con la pubblicazione del brano "Time Collapse", realizzato in doppia versione (strumentale e con una parte recitata dal duo folk Stellerranti). L'opera trae ispirazione dalle colonne sonore dei grandi lungometraggi di fantascienza classici e contemporanei e si collega come mood alle atmosfere di "Limbo Neutrale Regressione", secondo romanzo fantastico/distopico scritto dal talentuoso artista. 

Marco, come è avvenuto il processo esecutivo di "Time Collapse"?

Volevo creare un brano utilizzando parecchie librerie sonore ed effetti orchestrali come per creare una soundtrack, poi ho deciso di aggiungere delle parti di chitarra ritmica molto prog-metal e alla fine ho creato varie strutture che sono elaborazioni l'una dell'altra un po' come per una suite.

Del brano “Time Collapse” è stata realizzata anche una versione con la partecipazione, recitata, dal duo folk Stellerranti. Cosa ti ha spinto ad effettuare questa scelta stilistica?

Temevo che il brano completamente strumentale fosse solo per intenditori. Confrontandomi con il duo Stellerranti abbiamo trovato una soluzione inserendo diversi recitati in modo da stimolare la curiosità e, poi, alla fine ho tenuto entrambe le versioni.

Quando e come è avvenuto il tuo incontro con la musica?

Ho iniziato a suonare all'età di nove anni perché un mio amico andava a lezione di chitarra classica. Il nostro maestro fu così intelligente da farci suonare insieme dei duetti e portarci dal vivo come opening a concertisti bravi e diplomati; per noi era un gioco ma lo prendemmo molto seriamente, questo mi fece capire l'importanza della musica come mezzo di socializzazione. Poi, con gli anni, sono passato al mondo delle band e della musica rock e ho ritrovato la stessa motivazione; la musica è diventata un lavoro quando, a vent'anni, ho iniziato a insegnare e ho capito quanto per le persone fosse uno svago e un elemento importate nella loro vita.

Hai una vasta conoscenza ed esperienza musicale, qual è il genere a te più affine?

Credo l'alternative rock, l'industrial e il prog rock, ma anche le soundtrack. Mi piace la musica ricercata anche se si tratta di canzoni e tutti quegli artisti e band che hanno un loro segno distintivo sia come sonorità che come composizione. In qualsiasi caso, tento sempre di approcciarmi a più generi in modo da scoprire altri linguaggi. Penso, comunque, che lo studio ti possa portare a suonare bene tutto una volta che hai le nozioni e la tecnica necessaria.

Dove trai ispirazione per le tue composizioni?

Spesso da artisti che mi piacciono, da un riff nato per caso, o mettendo le mani su uno strumento o un sintetizzatore, tutto può portare a un risultato. In genere sviluppo un'idea buona e la affianco a diverse altre, poi propongo il materiale a diversi collaboratori come cantanti o strumentisti.

Ripercorrendo gli anni dedicati alla musica, quali sono le mete raggiunte che ritieni fondamentali per l’evoluzione della tua carriera?

Il poter esercitare la professione di musicista, soprattutto insegnando. Avere delle situazioni e dei progetti stabili con i quali poter suonare dal vivo e confrontarmi con il pubblico e non ultima la capacità di poter creare qualcosa di interessante frutto del mio ingegno e della collaborazione con altri artisti.

Nel corso del tuo percorso artistico hai pubblicato due romanzi “Limbo Neutrale” e “Limbo Neutrale Regressione”. La scrittura, come la musica, ha delle proprietà terapeutiche?

Sicuramente hanno la capacità di farti immergere nel tuo mondo e di creare una realtà alternativa. Posso metterti in discussione come anche darti grandi soddisfazioni. Scrivere un romanzo è molto impegnativo perché ci vuole molto tempo per far funzionare la trama e i vari personaggi; lo trovo molto simile allo scrivere un album concettuale, mentre con la musica si possono scrivere anche canzoni singole e con una forma semplice. Le due cose possono comunque far parte di un unico progetto come per “Limbo neutrale”, in questo caso ci vogliono veramente molto tempo e dedizione.

Quali sono le sensazioni che avverti quando calchi un palcoscenico?

Dipende da cosa propongo e dove mi esibisco, nei locali c'è il contatto diretto con il pubblico quindi è divertente poter scherzare e chiacchierare liberamente; a teatro bisogna essere più concentrati perché bisogna mettere in piedi uno show e le persone sono sedute e si aspettano qualcosa di interessante; nelle piazze è più o meno come in teatro ma bisogna proporre qualcosa di ancora più dinamico ed esagerato, quindi ci vuole anche della fisicità. Anche la dimensione acustica è interessante perché più intima come sonorità, ma bisogna saperla rendere non noiosa, diciamo che si deve essere abili a capire il momento.

Quanto sei cambiato dagli esordi ad oggi, come uomo e come artista?

Questa è una domanda veramente interessante perché mi mette un po' in crisi. Ultimamente sono un po' deluso dal music business perché tutto ciò che da ragazzo mi sembrava fondamentale oggi mi pare svanito, come la capacità tecnica, l'autenticità di una band o di un artista, la ricerca sonora... ma forse sono semplicemente diventato più bravo a capire cosa c'è dietro. Non credo ad esempio di poter “sfondare” e sono più interessato e proporre qualcosa di particolare, mi piacerebbe però poter vedere grandi palchi e aprire ad artisti importanti, credo di poter essere in grado ancora per un po' di anni di cavarmela come performer, ma ho più esperienza e so relazionarmi meglio con lo staff tecnico per un risultato ottimale.

Cosa deve aspettarsi prossimamente il pubblico dal tuo estro creativo?

C'è molta confusione ultimamente e mi pare che si stia investendo solo sulla riedizione di cose già viste e sentite, ho notato che gli artisti che seguo hanno ridotto il proprio pubblico e lo stanno dirigendo verso club e teatri, molti fanno ancora gli stadi ma sono operazioni basate sulla nostalgia del passato e poco sulla novità. Nel mio piccolo mi piacerebbe avvicinare ai miei progetti persone di tutte le età con differenti media che variano dalla musica, al live, ai romanzi, ai fumetti, ai cosplayer, i video e i videogiochi. Il grande sogno è quello di poter produrre un film o una serie indipendente e ovviamente scrivere la musica, la sceneggiatura e il soggetto e poi anche interpretarlo. C'è ancora tempo per tutto questo e spero di poter realizzare almeno la metà di quello che ho in mente.

Buona fortuna!  

Grazie per lo spazio e l'attenzione.

 

 

 

Ella Armstrong torna sulla scena musicale con “Simply no age”, il nuovo e atteso EP, disponibile in formato fisico, in digital download e su tutte le piattaforme streaming, dal 14 aprile. 

Il disco arriva a 14 anni di distanza dall'ultima fatica discografica della cantante e mette in risalto le peculiarità di una grande personalità artistica.

“Simply no age” spazia tra sonorità africane, jazz e blues, accompagnando l’ascoltatore in un percorso emozionale.

L’ EP, distribuito da “Top Records e Carmine Nappi Project”, racchiude cinque brani e sostiene il progetto “Africa”, iniziativa di beneficenza legata ai bambini, che l’artista porta avanti da tempo con orgoglio ed impegno.  

Ella Armstrong ha dichiarato: “Il nuovo disco è frutto delle energie positive, delle esperienze vissute, della stima e dell’affetto ricevuto. Per anni mi sono esibita in giro per il mondo ed ho avvertito l’esigenza di omaggiare il pubblico con un lavoro capace di raccontare, attraverso suoni e testi, una parte di me. Questo è stato possibile grazie al sostegno della mia band (Marco Mantovanelli, pianoforte; Nicolò Salis, batteria; Massimo Gaudiano, basso; Daniele Antonucci, chitarra; ma anche grazie alla collaborazione di Carmine Pascarella (tromba), Antonio Bocchino (sax) e Isaac Lobo (percussioni ed effetti sonori), che ha duettato con me nella canzone “Ricordati”. La realizzazione del disco certifica un grande lavoro di squadra coadiuvato magistralmente da Marco Mantovanelli che ha curato diligentemente gli arrangiamenti dei brani. “Simply no age” vuole essere un incentivo a vivere la vita con entusiasmo, a rendere bella la propria esistenza grazie ai doni ricevuti. Dio non abbandona mai nessuno ed è questa consapevolezza che deve spingere l’uomo ad andare avanti e a guardare il futuro con fiducia. La musica ha un grande potere e, in questo caso, spero possa essere anche strumento di educazione e di speranza”.

Tracklist “Simply no age”:

  1. Metew zot doubout
  2. Ricordati
  3. Madinina
  4. Fede
  5. Blues créole
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