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Dopo la chiusura eccellente di “Reazione a catena”, la puntata d’esordio de “L’Eredità” – andata in onda martedì 2 gennaio alle 18.45 su Rai1 - con la nuova conduzione di Marco Liorni ha registrato l’eccezionale ascolto di 4.125.000 telespettatori con il 25,1% di share. Il picco d’ascolto è stato di oltre 5.190.000 pari al 27,9% di share. Il programma non otteneva un riscontro di pubblico così importante dal 2 marzo 2023. Incredibile anche il risultato sul pubblico femminile, il cui share ha raggiunto il 29.2%.
Dati che il direttore dell’Intrattenimento Day Time Angelo Mellone ha così commentato: «Siamo felicissimi di questo inizio così esaltante, che come ascolti e share non si vedeva da più di dieci anni e che è frutto della combinazione di due aspetti: la modifica di alcuni meccanismi di gioco e la scelta della direzione di puntare sulla figura di Marco Liorni come conduttore dell’Eredità».
“L’Eredità” è un programma prodotto da Intrattenimento Day Time Rai in collaborazione con Banijay Italia. In onda tutti i giorni alle 18.45 su Rai 1. La ventiduesima edizione è condotta da Marco Liorni con nuove professoresse: Michelle Masullo e Naomi Buonomo.
Abbronzato, fisico atletico, spensierato il suo vivere in Egitto, immerso in un universo parallelo abitato da villeggianti multietnici e dalle note della sua musica, Diego Formoso, in arte REDIEGO è un cantante alternative pop in attesa di lanciare il suo secondo singolo.
Il brano in questione si intitola “Anche una sola notte”, scritto tempo fa e presentato a Sanremo nel 2021 per la categoria Sanremo Giovani che gli è valso uno dei 46 posti tra i selezionati.
Classe 2000, REDIEGO cresce musicalmente e sviluppa il suo lavoro esibendosi nei villaggi turistici gestiti dal papà per ‘farsi le ossa’. Concentra le energie per realizzare il suo sogno, nei villaggi turistici trova una dimensione più consona alla sua natura più di quanto possa essere l’Italia. Ma questo solo in fase creativa, REDIEGO è pronto per farsi conoscere da un pubblico più ampio e variegato.
Il suo spirito libero e romantico si riflette nelle parole che pronuncia e in quelle che scrive, come nella canzone “Nei tuoi occhi” molto apprezzata dal pubblico della rete.
Perché piace “Nei tuoi occhi”?
Perché è totalmente amore, un amore iniziato e finito, corollato di sensazioni, allegorie, ricordi che possono essere riconoscibili da chiunque. Ognuno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita un amore meraviglioso che purtroppo si è scontrato con una realtà impensabile. È autobiografica ma universale.
L’alternative pop non si scontra con questa versione romantica?
No, non parlo solo d’amore nelle mie canzoni ma anche di sesso ad esempio, sempre in modo molto elegante. Non voglio che le persone si specchino con le parti più animalesche ma quelle che sublimano esperienze e sentimenti. Ascolto molti brani che sono rumore, echi di qualcosa che è artefatto. Vorrei che arrivasse la semplicità, la riconoscibilità dell’esperienza, un buon sound, qualcosa da ricordare e farsi accompagnare.
Esiste un argomento che non vorresti mai trattare nelle canzoni?
Diciamo che escludo la violenza in generale. Le canzoni devono far riflettere ma sempre con un input positivo.
Quali sono i tuoi input positivi?
La mia famiglia, la musica, la spiaggia e il mare dell’Egitto.
Che rapporto hai con i tuoi genitori?
Sono legatissimo a loro, sono figlio unico. Rappresentano la stabilità e l’Arte, grazie a mia mamma mi sono appassionato alla musica. Da piccolo cantavamo insieme, mi portava a vedere i musical, mi ha indirettamente spinto a prendere lezioni di pianoforte e successivamente di canto. A mio papà devo l’opportunità di vivere la vita da villaggio, un’isola felice in cui nutro e ritempro la mia anima. Le esperienze nei villaggi, anche sentimentali, mi hanno ispirato diversi testi che prima o poi porterò alla luce.
Ti sostengono in questa tua scelta musicale?
Moltissimo, mi ritengo fortunato. Di solito quando si dice a un genitore che da grande si vuol fare l’artista scatta il panico! Loro mi sostengono come possono e anche oltre, non posso che ringraziarli per il supporto costante.
Tuo padre è con te nei villaggi, non ti manca tua mamma?
Mi manca certo, ma siamo complici oltre che familiari, lei è la mia manager quindi ci confrontiamo di frequente. Questo alleggerisce un po’ l’assenza che però non è mai troppo lunga. Ad esempio passeremo le festività natalizie tutti insieme.
Pensi di trovare altri sostegni nel mondo della musica?
Sto per iniziare a muovere i primi passi e so che non è facile, tanti artisti bravissimi, tante proposte, tante collaborazioni già collaudate. Mi piacerebbe, credo molto nella cooperazione e nell’unione delle forze, sono più per il lavoro di gruppo che per le iniziative singole e mi auguro di trovare adesioni per il mio modo di fare musica.
Hai qualche dubbio che non possa piacere?
Dubbi leciti come chiunque, in cuor mio mi dico che piacerà.
Sei pronto per elogi e critiche?
Ah per gli elogi sono pronto da sempre, per le critiche meno! Scherzo. Sono pronto per provare a realizzare il mio sogno, non voglio andare oltre, mi servono le energie.
Essere tra i selezionati a Sanremo Giovani è un elogio o no?
Assolutamente si, è stata una soddisfazione immensa. Tra l’altro sono stato selezionato con altri giovani artisti che oggi già lavorano con la loro musica. Mi sono fermato, mi sono dato tempo per non sprecare le occasioni, ora mi sento pronto. Di certo quell’esperienza mi ha dato una grande fiducia.
Ti sentiresti pronto per Sanremo?
Non come lo immagino. Il Festival è un’istituzione, una vetrina enorme indubbiamente, non ho ancora il pezzo che mi farebbe dire ‘si, questo spacca!’ Ci arriverò.
Quando uscirà il nuovo brano?
Nei prossimi mesi, stiamo ancora definendo alcuni aspetti.
Sempre con tua mamma?
Non solo, a un progetto lavorano molte persone.
A Natale scriverai o ti rilasserai?
A Natale mi godo la famiglia, per la scrittura non programmo, scrivo di getto in base alle emozioni che mi ispirano.
Cosa vorresti trovare sotto l’albero?
L’ispirazione, la serenità, la certezza di poter realizzare il mio sogno in musica.
Dopo un colpo in banca andato male, un goffo rapinatore si allea ai due ostaggi per tentare una disperata fuga dalla polizia. Ma l'inaspettato arrivo di una donna con un’incredibile rivelazione cambierà per sempre il corso delle loro vite.
Sarà in esclusiva su Prime Video dal 3 gennaio, e in cinema selezionati con proiezioni evento, la divertente commedia “Bang Bank – L’occasione fa l’uomo morto” scritta, diretta e interpretata da I Ditelo Voi, alias Francesco De Fraia, Domenico Manfredi e Raffaele Ferrante, con Martina Stella, e con Antonella Morea e Mario Porfito, affiancati da Pasqualina Sanna, Fabio Cocifoglia e Giuseppe Mastrocinque.
Prodotto da Partenope Pictures Entertainment di Gaetano Di Vaio, Bronx Film e Minerva Pictures (anche distributore), con il contributo della Regione Campania e il sostegno della Film Commission Regione Campania, “Bang Bank” verrà proiettato in anteprima il 30 dicembre al cinema Posillipo di Napoli alla presenza del cast. Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, il film vede la supervisione artistica di Francesco Prisco, la fotografia di Roberto Ostuni, la scenografia di Massimiliano Forlenza, i costumi di Teresa Papa, il montaggio di Davide Franco e le musiche di Andrea Bellucci.
«“Bang Bank” rappresenta l’ultimo capitolo di un progetto ambizioso, una sorta di panoramica in tre spettacoli teatrali sulla contaminazione di generi. Dopo esserci cimentati con la Black Comedy e l’Horror, ci è sembrato naturale puntare il nostro sguardo surreal-popolare su un genere capace di offrire numerosi spunti su temi sociali e inesauribili situazioni esilaranti: l’Heist Movie. Dopo averne testato il potenziale drammaturgico e comico sulle tavole del palcoscenico, abbiamo deciso di lavorare all’adattamento cinematografico, forti dell’ottimo riscontro di pubblico ricevuto dal nostro precedente film, “Tre uomini e un fantasma”», così I Ditelo Voi nelle note di regia.
«Con “Bang Bank” prosegue il lavoro di Partenope Pictures, società che punta sul cinema di genere, iniziato proprio con “Tre uomini e un fantasma” de I Ditelo Voi, e che va ad affiancarsi all’impegno di Bronx Film che diversifica concentrandosi sulle opere d’autore», ha spiegato il produttore Gaetano Di Vaio.
SINOSSI. Un imponente spiegamento di forze dell'ordine assedia l'esterno di una banca del Centro Direzionale. All'interno dell'istituto, kalashnikov spianato e corpetto imbottito di esplosivi ben in vista, 'O Micione tiene in ostaggio un gruppo di persone, dopo che il suo goffo tentativo di rapina è fallito e la situazione gli è pericolosamente sfuggita di mano. Una volta assecondata la richiesta del negoziatore di liberare qualche ostaggio, l'uomo urla all'esterno che il tempo delle trattative è finito e, se entro pochi minuti non gli daranno un'auto per scappare col malloppo, ucciderà uno dei due prigionieri rimasti nell'edificio, un morigerato bancario prossimo alla paternità, e un aspirante imprenditore dalle idee un po' confuse, abituale cliente dell'istituto di credito. Con il passare dei minuti, la pressione cui è sottoposto 'O Micione diventa insostenibile. I diversi tentativi di incursione della polizia e, addirittura, la morte accidentale di un cecchino pronto a irrompere, spingono il rapinatore a valutare l'idea di arrendersi. Ma è proprio davanti all'intenzione di resa del bandito che lo smaliziato imprenditore avanza una proposta: se dividerà la refurtiva con loro - 3 milioni di euro tondi tondi - gli reggeranno il gioco fino a quando riuscirà a fuggire. Quei soldi cambierebbero la sorte a chiunque, figuriamoci a tre come loro che vivono una vita ben al di sotto delle aspettative. Con la prospettiva della galera certa, il piano proposto dai due ostaggi diventa la sola strada percorribile. Così, con il bancario e il cliente ormai perfettamente calati nel ruolo di complici, Micione si prepara ad introdursi negli angusti budelli sotterranei che lo condurranno alla fuga. Per farlo, si libera sbrigativamente del giubbetto, ma quel gesto impacciato e incauto gli risulterà fatale: inavvertitamente, innesca il timer collegato agli esplosivi che, dopo un inesorabile conto alla rovescia, deflagrano con una potenza tale da provocare il crollo dell'istituto. Per un incredibile favore del destino, però, i tre si risvegliano praticamente illesi tra le macerie, disposti a tutto pur di tornare in superficie. Ma quando ormai hanno perso la speranza di salvarsi, l'arrivo di una donna incinta, Amanda, la parapsicologa moglie del bancario, con una sconvolgente rivelazione che li riguarda cambierà per sempre le loro prospettive sulla vita.
Sono terminate le riprese di “E se mio padre”, opera prima diretta da Solange Tonnini, interpretata da un ricco cast che comprende: Massimo Ghini, Claudia Gerini, Dino Abbrescia, Renato Marchetti, Margherita Pantaleo, Theodore Max Gravina, Teresa Campus, Leonardo Ghini, Aurora Calabresi, Marco Valerio Montesano, Luca Scapparone, Sara Sartini, Filippo Laganà e Michele Bevilacqua. Le riprese si sono svolte tra il litorale laziale, in particolare le città di Anzio e Nettuno, e Roma.
Il film, prodotto da Giovanni Amico e Twister Film con A.B. Film, in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno di Lazio Cinema International nell’ambito del PR FESR+ Lazio 2021-2027, si avvale della sceneggiatura firmata dalla stessa regista con Gianni Cardillo e Mario Cambi.
Metà anni Ottanta. La dodicenne Aida ha capito già da tempo che cʼè qualcosa di oscuro sul conto di suo padre Adriano: le sue ripetute e prolungate assenze, i frequenti viaggi in giro per lʼEuropa e il lavoro in una ditta di import-export non meglio specificato non gliela contano giusta. Ma solo quando arriva in prima media e incontra Daniel, il suo nuovo compagno di banco aspirante fotoreporter, capisce che forse è il caso di approfondire la questione. Chiedere spiegazioni, però, non servirebbe a nulla: troppe volte le è stato detto che è ancora piccola per capire. I due ragazzini si improvvisano, dunque, investigatori e cominciano unʼindagine minuziosa che coinvolge a loro insaputa tutti i parenti di Aida, in una ricerca che unisce a doppio filo le vicende familiari con quelle di cronaca nera di cui è stato protagonista il nostro paese tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Adriano, nella mente dei ragazzi, diventa così una volta un terrorista rosso, poi un killer, un massone della P2, una spia, un latitante... Finché un giorno le indagini arrivano al dunque.
La bella Ambra Schiffer (all'anagrafe Gintaré Roliciute), reduce dal concorso Miss Europe Continental, ha raccontato, nell’articolo che segue, la sua personale esperienza ed ha elargito consigli alle donne.
"Anche se ricordo di essere stata critica e scettica nei confronti dei concorsi di bellezza in passato, qualcosa è cambiato in me con gli anni e l'esperienza. Anche se non avevo mai preso in considerazione l'idea di parteciparvi, un giorno sono stata avvicinata da un team di concorsi di bellezza e mi è stato proposto di partecipare a Miss Europe Continental. Ho pensato: perché no, sarà molto divertente e mi sono iscritta.
Le mie aspettative sono state soddisfatte e superate. L'esperienza è stata molto arricchente. Ho incontrato ragazze fantastiche, ho stretto nuove connessioni, ho imparato a posare in televisione. La cosa più sorprendente è il cambiamento di energia che ho sperimentato. Dopo il concorso ho riflettuto su questa esperienza. Ho visto ragazze di diverse nazionalità, culture diverse, caratteristiche e corporatura diverse, tutte erano belle a modo loro, ma c'erano alcuni aspetti che rendevano alcune ragazze ancora più belle. E tutte queste informazioni sono gratuite.
Cinque semplici modi per diventare più belle:
1) “Innanzitutto, se sei una donna e vuoi essere più attraente, sorridi”. Sii felice, raggiante. La felicità rivela la natura femminile; libera da preoccupazioni e stress, gentile e piacevole con cui stare. Non essere troppo seria, la femminilità è vivace, rilassata e giocosa. Essere troppo seri ti fa sembrare più anziana e ti fa invecchiare più velocemente. In quanto donne moderne, tendiamo anche a essere influenzate molto dalle tendenze e dai rigidi standard di bellezza. Ore infinite in palestra, dieta restrittiva, trattamenti estetici invasivi. Invece di aiutare le donne, rovina il sensibile sistema ormonale femminile e l’effetto può essere invertito. Se le donne rimanessero in modalità divertimento e gioco ascoltando il proprio corpo, la bella forma e la salute perfetta arriverebbero con poco sforzo.
2) “Essere generose nel fare complimenti ad altre donne”. Come si dice: una mano che dà non è mai vuota. Ho notato che le ragazze che si facevano complimenti reciprocamente, si aiutavano a vicenda, creavano un'aura magnetica intorno a loro. Fare complimenti agli altri comunica anche la tua sicurezza. Tutti ricordiamo di aver visto belle persone dall'esterno, che semplicemente non ti fanno sentire così a tuo agio a stare con loro. La generosità del cuore commuove i cuori degli altri.
3) “Gratitudine”. Ho notato più apprezzamento e gratitudine che la ragazza mostra, più appare radiosa. In qualche modo questo fa moltiplicare la sua bellezza. Come impariamo nelle lezioni di neuroscienze, per ricevere è necessario avere i recettori aperti. La gratitudine è il recettore più potente.
4) “Meno è meglio”. Nella nostra cultura occidentale, le donne sono incoraggiate a essere sicure, forti, rumorose e spudorate… Ma quello che ho notato è che la sicurezza in più non sembra una bella cosa alle donne. L'arte sta nel trovare l'equilibrio. Sono rimasta sorpresa dal fatto che il termine vergogna, in alcune culture orientali, abbia una connotazione positiva se riferito a una caratteristica delle donne. All'inizio è stato difficile comprendere il senso di questo concetto ma, poi, riflettendo sugli archetipi femminili, sulle attrici, sulle icone della bellezza e della moda ho potuto vedere i tratti comuni: mistero, magnetismo, giusta dose di timidezza. Ho capito che l'energia e il fascino femminile non sono rumorosi, quelli che spingono costantemente in avanti. Questa energia ha una valenza diversa: è calma, misteriosa e come una calamita, che invita a essere scoperta strato dopo strato.
5) “La confidenza”. I consigli più semplici sono: imparare la postura giusta, le angolazioni migliori, i colori e gli stili che esaltano la bellezza personale. Partecipando al concorso sono rimasta stupita dall'abbondanza di colori e di accessori che indossavano le miss. E sebbene non sia sempre compatibile con il contesto e i doveri della donna moderna, ho pensato: che dono è essere donna e poter giocare con le energie, migliorare il proprio umore adornandosi! Imparare a muovere il proprio corpo con eleganza e grazia crea molta fiducia nella donna. Nessuno è nato con una camminata perfetta, va perfezionata con determinazione e personalità. Ciò che è naturale crea in noi donne più bellezza e armonia...".
Marco Liorni condurrà la nuova stagione del game show più longevo della televisione italiana. Al via la nuova stagione de “L’Eredità”, da martedì 2 gennaio 2024 tutti i giorni, alle 18.45 su Rai 1 e su Rai Italia.
Il game show più longevo della televisione italiana - prodotto in collaborazione con Banijay Italia - è pronto a tornare. Sarà Marco Liorni al timone della ventiduesima edizione, ricca di novità: nuovi giochi, come “Tris” e “100” secondi, e nuove professoresse, Michelle Masullo e Naomi Buonomo.
Protagonisti come sempre 7 concorrenti il cui percorso si concluderà con il tentativo da parte del Campione di puntata di vincere il montepremi al gioco finale de “La Ghigliottina”, appuntamento imperdibile che ogni sera coinvolge nella sfida il pubblico da casa.
“L'Eredità”, in onda dal 2002, ha superato le 5000 puntate e negli anni ha fidelizzato un pubblico trasversale, diventando così un momento in cui la famiglia si riunisce davanti alla tv e si trova a misurarsi con le domande della gara.
Leader di ascolti nella fascia preserale il game show ha visto succedersi al timone Amadeus, Carlo Conti, l’indimenticabile Fabrizio Frizzi e Flavio Insinna, riuscendo a mantenere sempre alto l’interesse del pubblico per il programma ed entrando nelle case di milioni di italiani.
Il programma è realizzato all’interno dello Studio 4 degli Studi televisivi Fabrizio Frizzi (ex Dear) a Roma.
Come tradizione, condivisa dal sito del Festival, il Premio Lunezia esprime la sua preferenza tra i big in gara al Teatro Ariston. Quest'anno la scelta si è spostata anche sulla competizione dei giovani, prevista il 19 Dicembre al Teatro del Casinò di Sanremo in onda su Rai Uno.
Per il Premio Lunezia il brano più musical-letterario è "Boulevard" di Clara, quasi un plebiscito convalidato dal direttore musicale e segretario di Commissione Beppe Stanco.
Con il Patrocinio del Ministero della Cultura e il battesimo artistico di Fernanda Pivano e Fabrizio De André il Premio Lunezia annuncia così la sua indicazione Sanremo Juniores.
"Con l'attenzione dei nostri esperti musical-letterari l'indicazione sui giovani ricade su Clara" - dichiara il Patron Stefano De Martino -, a cui fa seguito il commento di Loredana D'Anghera, direttore artistico del Premio Lunezia Nuove Proposte: "L'anima musical-letteraria del brano si realizza con una fusione testo-musica in ottimo equilibrio. Inoltre, Clara riesce a cucire i diversi momenti emozionali della canzone cambiando intenzione vocale in modo convincente. Di sostegno l'arrangiamento che ben segue l'andamento evolutivo dell'opera".
Il trofeo costituto dall'opera scultorea in marmo bianco di Carrara sarà suffragato anche dalla motivazione di Selene Pascasi, poetessa, studiosa di Musical-Letterarietà e giornalista del Sole 24 Ore.
Nel periodo più magico dell’anno, RaiPlay illumina le festività con un’offerta ampia di titoli straordinari e non potevano mancare i capolavori di Eduardo De Filippo, icona indiscussa del Teatro italiano del Novecento: dal 18 dicembre sulla piattaforma streaming Rai sarà nuovamente disponibile la grande raccolta “Natale in casa De Filippo”.
Quaranta opere, tra le più famose, di cui il drammaturgo napoletano, celebrato e rappresentato ancora oggi in tutto il mondo, è stato autore e interprete, dalle due versioni di “Natale in casa Cupiello” a “Filumena Marturano”, da “Napoli milionaria” a “Non ti pago”.
Capolavori del teatro italiano che restano nella memoria collettiva e che RaiPlay raccoglie in una selezione per il suo vasto pubblico.
Di seguito i titoli delle quaranta commedie di “Natale in casa De Filippo”: “Amicizia” (1956); “Bene mio e core mio” (1955); “Chi è più felice di me” (1964); “De Pretore Vincenzo” (1976); “Ditegli sempre di sì” (1962); “Filumena Marturano” (1962); “Gennareniello” (1978); “Gli esami non finiscono mai” (1976); “I morti non fanno paura” (1956); “I nipoti del sindaco” (1975); “Il berretto a sonagli” (1981); “Il cilindro” (1978); “Il contratto” (1981); “Il dono di Natale” (1956); “Il medico dei pazzi” (1959); “Il sindaco del rione Sanità” (1964); “Il sindaco del rione Sanità” (1979); “L’abito nuovo” (1964); “L’arte della commedia” (1978); “La chiave di casa” (1956); “La fortuna con l’effe maiuscola” (1959); “La grande magia” (1964); “La paura numero uno” (1964); “Le voci di dentro” (1978); “Lu curaggio de nu pumpiero napulitano” (1975); “Mia famiglia” (1964); “Miseria e nobiltà” (1955); “Na Santarella” (1975); “Napoli milionaria” (1962); “Natale in casa Cupiello” (1962); “Natale in casa Cupiello” (1977); “Non ti pago” (1964); “’O tuono ‘e marzo” (1975); “Peppino Girella” sceneggiato in 6 puntate (1963); “Pericolosamente o San Carlino” (1956); “Quei figuri di tanti anni fa” (1956); “Quei figuri di tanti anni fa” (1978); “Questi fantasmi” (1962); “Tre calzoni fortunati” (1959); “Uomo e galantuomo” (1975).
Mentre continua l’inarrestabile successo del tour nazionale “Ai miei tempi non era così…”, il campione d’incassi Maurizio Battista torna al Teatro Olimpico di Roma dal 19 dicembre al 14 gennaio 2024 con un nuovo emozionante spettacolo dal sapore tutto natalizio. "Caro Babbo Natale, Ti Scrivo..." è uno show in cui Battista racconta, con l’umanità e la sincerità che da sempre lo contraddistinguono, la sua visione della vita tra aneddoti personali e curiosità.
Un talento unico in grado di tenere le redini del palcoscenico per ore regalando momenti indimenticabili tra spensieratezza e ironia. Grazie anche ai momenti musicali di Roberto Boribello che trasporterà gli spettatori in un viaggio attraverso gli anni ’90 grazie alle hit mondiali dei Los Locos, dalla “Macarena” al “Meneaito”, da “Mueve la colita” a “La Vuelta”.
Protagonista delle serate sarà anche Babbo Natale che accoglierà grandi e piccoli già nel foyer per far assaporare sin da subito la magia delle feste. E proprio a lui Maurizio Battista indirizzerà delle lettere che toccheranno tante tematiche, dalle più semplici alle complesse e che rappresenteranno il punto di partenza per interrogarsi sulla situazione in cui la società si trova e con cui bisogna inevitabilmente fare i conti.
Battista, tramite la ricerca della risata, riesce a proporre la sua verità, smascherando le ipocrisie della realtà attuale e sollevando problemi molto attuali. Dunque sì al divertimento, ai ricordi, alla musica e alle coreografie, miscelati in un uno spettacolo a tutto tondo, ma molte saranno anche le domande a sfondo sociale che offriranno qualche spunto di riflessione. Non mancherà un momento dedicato alla figura della donna sempre più al centro del dibattito pubblico.
Un finale a sorpresa dal forte impatto emotivo chiuderà lo show in una commistione tra parole e sentimenti. Chissà se, alla fine, Babbo Natale riuscirà davvero a rispondere a tutti gli interrogativi di Maurizio Battista...
Quindici puntate, quindici sentimenti: dalla felicità alla nostalgia, dalla rabbia alla paura. È “La Biblioteca dei sentimenti”, il nuovo programma prodotto da Rai Intrattenimento Day Time, in onda a partire dal 18 dicembre, dal lunedì al venerdì, alle 15.20 su Rai 3. In ogni puntata lo scrittore e drammaturgo Maurizio de Giovanni e la conduttrice Greta Mauro raccontano i grandi sentimenti dell’umanità attraverso i libri, insieme a un cast di nove millennial: ragazze e ragazzi tra i 18 e i 25 anni, che arricchiscono la discussione in studio con il loro punto di vista.
Nel corso del dibattito vengono analizzati tre testi (un grande classico, un romanzo contemporaneo e un libro di saggistica), in compagnia di tre personalità provenienti del mondo della cultura e della letteratura (scrittori, saggisti, filosofi, pensatori). Ogni appuntamento viene aperto da un monologo - racconto di Maurizio de Giovanni sul sentimento di puntata.
“La Biblioteca dei sentimenti” è un programma di libri, ma soprattutto un programma che parla di sentimenti. I libri sono sempre il punto di partenza, il pretesto per parlare della vita, per aiutare il pubblico a scoprire come, attraverso la letteratura, sia possibile comprendere meglio il nostro vissuto, mettere a fuoco emozioni e stati d’animo.
I sentimenti della settimana dal 18 al 22 dicembre sono: felicità, seduzione, narcisismo, nostalgia, coraggio.
18 dicembre, felicità: Franco Arminio, Carmine Abate, Cristina Dall’Acqua. Libri “Siddharta” Hermann Hesse, “Un paese felice’’ di Carmine Abate, “De vita beata’’ di Seneca.
19 dicembre, seduzione: Lina Sastri, Luca Ricci, Antonino Tamburello. Libri “L’amante” di Marguerite Duras, “I Primaverili” di Luca Ricci, “L’amore nasce eterno” di Antonino Tamburello.
20 dicembre, narcisismo: Chiara Lalli, Marcello Veneziani, Franco Di Mare. Libri “Non avrai altro dio all’infuori di te” di Chiara Lalli, “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, “Barnaba il mago” di Franco Di Mare.
21 dicembre, nostalgia: ospiti Viola Ardone, Aurelio Picca, Emanuele Trevi. Libri “La luna e i falò” di Cesare Pavese, “La casa del mago” di Emanuele Trevi, “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini
22 dicembre, coraggio: ospiti Lella Costa, Paolo Borrometi, Davide Rondoni. Libri “Anna Karenina” di Lev Tolstoj, “Un morto ogni tanto” di Paolo Borrometi, “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci