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E' disponibile, su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica da venerdì 18 ottobre, il nuovo singolo di Nina Zilli dal titolo "Questa felicità".

L'artista ha dichiarato: “La felicità è un attimo, un respiro, un vortice che ci riempie il cuore, il corpo e la mente. Spesso però quando arriva ti sconvolge l’esistenza e ti cambia la vita, come fosse lo shock più naturale del mondo. Dedico questo pezzo che ho scritto insieme a Danti alla nostra piccola Blue e alle nuove generazioni. Perché vadano alla ricerca di “questa felicità”, perché diano priorità alle cose veramente importanti, in un epoca così decadente. Che finiscano le battaglie che abbiamo incominciato noi, per un mondo migliore, paritario, pacifico e proiettato verso un futuro luminoso".

Dopo essersi cimentata negli ultimi anni in diversi contesti che spaziano dalla letteratura al cinema, in questo momento Nina sta dimostrando tutto il suo desiderio di sperimentare e mettersi in gioco anche all’interno dello show televisivo di Rai 1 “Ballando con le Stelle”, dove al momento ricopre in maniera stabile i primi posti della classifica alla fine di ciascuna puntata.

Giorgia torna sulla scena musicale con “Niente di male” (Epic / Sony Music Italy), il nuovo singolo in radio e in digitale disponibile da venerdì 18 ottobre.
"Niente di male" è un invito alla leggerezza e al lasciarsi andare. Il brano, prodotto da Cripo e scritto da Mara Sattei, Alessandro La Cava, Federica Abbate, Nicola Lazzarin e Jacopo Pio Porporino, fonde l’unicità della voce di Giorgia con una produzione moderna e accattivante.
Per anticipare l’annuncio del singolo ai fan, nei giorni scorsi l’artista ha postato sui social alcuni video, primo tra tutti quello insieme al figlio Samuel in cui gioca sul gap generazionale tra genitore “boomer” e figlio della GenZ, mostrando il suo lato più ironico e divertente.

Il cantautore Antonio Maggio è uno degli ospiti italiani della 76esima edizione della Buchmesse, la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro di Francoforte.

L’artista pugliese (già vincitore del Festival di Sanremo e di svariati altri riconoscimenti) porta in alto ormai da tempo la bandiera della canzone d’autore italiana. Dopo aver pubblicato lo scorso anno il suo ultimo album omonimo, “Maggio” (Egea Music, 2023), il cantautore è attualmente impegnato con un nuovo progetto dall’emblematico titolo “Musica delle Radici”,  con una serie di concerti-incontri in Italia e all’estero, mettendo in scena una vera e propria opera didattica con l’obiettivo di far riscoprire (o scoprire, nel caso delle nuove generazioni) dove affondano le radici della canzone d’autore italiana, proprio nell’anno della celebrazione delle Radici italiane nel mondo, progetto voluto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Maggio, con questo suo spettacolo, intraprende un vero e proprio viaggio musicale tra i maggiori cantautori storici della tradizione italiana, da Modugno a Tenco passando da Dalla a Gaetano e altri, fino a sottolineare quanto questi siano stati e siano ancora non solo un baluardo di inestimabile valore culturale ma anche grande fonte d’ispirazione per le nuove leve cantautorali nostrane, arrivando infine alle sue opere e a raccontare quanto anch’esse siano il risultato delle “radici” ascoltate.

La Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, che si terrà dal 16 al 20 ottobre 2024, vede quest’anno l’Italia come Paese Ospite d’Onore, con un ricco programma culturale, “Radici del Futuro”,  messo a punto da Mauro Mazza, Commissario Straordinario del Governo. Saranno ospiti le più alte cariche istituzionali italiane, a cominciare dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, nonché oltre 200 tra autori, scrittori, filosofi e uomini di cultura del nostro paese, che terranno conferenze e presentazioni all’interno del Padiglione Italia, in un vero e proprio agorà progettato dal celebre architetto Stefano Boeri.

Tra gli eventi musicali di “Italia Ospite d’Onore” alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024, oltre alla “Musica delle Radici” di Antonio Maggio, figurano anche il grande concerto d’apertura con l’Orchestra dell’Arena di Verona in omaggio a Giacomo Puccini, lo spettacolo “Taranta d’amore e balli italiani” a cura del Maestro Ambrogio Sparagna e il concerto conclusivo.

Nuovo singolo per i Dirotta su Cuba e una nuova collaborazione con il cantautore Mario Venuti proprio nell’anno che li vede compiere 30 anni di carriera dall’uscita del loro celebre brano Gelosia.

I Dirotta su Cuba, guidati dalla storica frontwoman Simona Bencini, unica componente rimasta della line-up originale, realizzano nell’anno del loro trentennale un brano che fonde la loro consueta formula dell’acid jazz italiano con il più moderno cantautorato siciliano.
Il brano dal titolo esotico In the Souk , in radio dal 4 ottobre, è scritto ed arrangiato dal cantautore polistrumentista siciliano David Florio che ha unito per sua natura e formazione il suo amore per la black music con la scuola cantautorale siciliana.

Simona Bencini ha dichiarato: "“In the Souk” è una sfida e sono felice di affrontarla insieme ad un artista come Mario Venuti, cantautore che stimo molto che con determinazione e coerenza porta avanti da sempre il suo progetto artistico senza rinunciare alla sua personalità".

Mario Venuti ha affermato: “Negli anni ‘90 il percorso dei Dirotta su Cuba correva parallelamente al mio, poi nel 2009 conobbi Simona con cui abbiamo condiviso una magnifica esperienza nel musical Jesus Christ Superstar. 80 repliche in giro per l’Italia interpretando lei Maddalena io Pilato. É stata l’occasione per la nascita di una bella amicizia che finalmente sboccia oggi in questo brano spumeggiante , ottima occasione per un rilancio della band simbolo dell’acid jazz nazionale".

Chiara Galiazzo ritorna sulla scena discografica con il brano “Di nuovo tu” disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 13 settembre.

Chiara dichiara: “Questo brano si intitola “Di nuovo tu” perché non pubblico una canzone interamente mia dal 2020. Siamo passati quattro anni, siamo cresciuti, non solo io ma anche le persone che mi seguono. “Di nuovo tu” è la frase che potrebbe dire chi mi rivede dopo qualche tempo. Sono consapevole di essere un po’ cambiata vista da fuori, penso che in questo momento il mio aspetto sia il riflesso del mio essere, del mio modo di vivere e anche di questa canzone. È da qualche tempo che la tengo nel cassetto, sono successe tante cose nel frattempo, ma penso sia giusto che esca ora che sono pronta, perché è sempre stata la canzone di una donna arrivata a conoscersi un po’ meglio di prima”.

La voce di Chiara, sostenuta da sonorità contemporanee, racconta la storia di due persone che si conoscono da tempo e che si perdono di vista per poi incontrarsi nuovamente una volta adulti e consci di aver sempre saputo perfettamente chi fossero: “Mi piace pensare che questo sia stato un percorso che ho fatto anche io con me stessa. Tutti crediamo di conoscerci da sempre e invece capita spesso che in alcuni periodi ci si perda di vista, non pensiamo a ciò che vogliamo veramente, facciamo scelte che non sono le nostre. Sono dell’idea però che il ritrovare se stessi dopo periodi turbolenti sia ancora più soddisfacente, un passaggio evolutivo fondamentale”.

Ritrovare un’altra persona o anche se stessi, dunque, un’immagine che prende vita nel videoclip, diretto da Lucrezio Catapano, che accompagna l’uscita del brano e che culmina in un tango: “Io non ho mai saputo ballare e ho sempre avuto un po’ di timore verso i balli di coppia. Per questo motivo ho deciso di fare la cosa più difficile per me: condividere con un’altra persona un ballo così sensuale e intimo come il Tango. Negli ultimi anni ho lavorato molto su me stessa e ho deciso di mettermi in gioco su tanti fronti e da qualche mese prendo lezioni di Tango. Se i primi tempi provavo un estremo imbarazzo, ora le cose sono migliorate e lo considero quasi terapeutico. Misurarsi con qualcosa che non avresti mai pensato di fare aiuta a conoscere meglio se stessi, il tema della conoscenza e del percorso che ti porta a fare i conti con te stesso è al centro della canzone”.

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