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Adriano Pennino: "Cambiano gli artisti, i presentatori, gli scenari ma Sanremo è Sanremo"

È musicista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra. A partire dagli anni ‘90 collabora con Pino Daniele e intensifica la sua attività di arrangiatore e produttore collaborando con numerosi artisti.  

Maestro, ritorna sul palco dell’Ariston di Sanremo per dirigere i Modà, grandissimo gruppo musicale…

«È stata un’emozione fortissima. Io sono un fan di Francesco e di tutto il gruppo».

Il gruppo ha vissuto la depressione del loro frontman e per un pò sono usciti di scena…

«Si. Sul palco dell’Ariston i Modà portano un pezzo vero, sincero, nato da un’ispirazione reale. Non è stato confezionato con lo scopo della vittoria, non è un brano scritto su commissione. Sono stati molto coerenti con il loro stile».

Il brano si intitola “Lasciami” e colpisce subito la frase “È il primo giorno senza te” …

«Si. La prima cosa a cui pensi quando ascolti il brano la prima volta è che faccia riferimento ad una coppia, invece si riferisce al disagio emozionale che ha vissuto. Ora sembra esser ritornato in forma, la sua voce è super potente, è stato molto intonato a differenza di qualcun altro che ha avuto qualche incertezza d’intonazione durante l’esibizione».

Quando è nata la collaborazione con il gruppo?

«Da quando abbiamo presentato il brano “Arriverà” con Emma. Ci siamo aggiudicati il podio, il secondo posto. Da lì, il gruppo, ha avuto una carriera bellissima, ha fatto un tour negli stadi, due date al San Siro sold out».

Nella classifica della stampa non si sono piazzati molto in alto. Il brano non è stato capito?

«Molti giornalisti sono attratti dalla musica attuale, recente. È anche giusto dare spazio ai più giovani, ci sono brani molto interessanti, ma non si può trascurare chi ha scritto canzoni che sono rimaste nella storia». 

Tra i giovani artisti presenti in gara chi l’ha colpito?

«Sicuramente LDA. Mi piace nella sua semplicità. È un melodico. Lo dirigerò durante la serata delle cover, si esibirà con Alex Britti in Oggi sono io. Sarà un bel duetto».

Ha ascoltato gli altri brani in gara? Ha una preferenza?

«Mi è piaciuto molto il brano di Tananai e quello di Mr.Rain. Mi è piaciuta anche Madame. Anche il testo dei Coma Cosa è molto interessante. Io ho sempre ritenuto che la musica ti fa diventare famoso ma sono i testi che ti fanno vendere i dischi. Al primo ascolto ciò che emoziona è la musica, è normale. Con il tempo l’attenzione si sposta sul testo, sul significato, sulle parole.

C’è qualche artista in gara, invece, che ha deluso le aspettative?

«Mi aspettavo una scelta artistica più audace da Anna Oxa e da Giorgia».

Maestro, quante volte è stato a Sanremo?

«Non le ho mai contate sai. Qualcuno le ha contate per me, mi hanno detto che sono il secondo direttore di tutti i tempi, ne ho fatti sicuramente più di venti».

In cosa è cambiato il Festival negli anni?

«Cambiano gli artisti, i presentatori, gli scenari ma Sanremo è Sanremo. È l’unico luogo dove non cambia mai niente. Sicuramente Amadeus, rispetto ad altri presentatori che l’hanno preceduto, è molto attento alla scelta di brani che possano avere successo nelle radio, nei mesi successivi».

 

 Rosaria Della Ragione

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