“LU Magazine” è la rivista capace di soddisfare la curiosità dei lettori di qualsiasi età.
E’ frutto di un progetto editoriale innovativo ed accattivante. La comprensibilità dei contenuti assicura una piacevole lettura.
Nuovo singolo per i Dirotta su Cuba e una nuova collaborazione con il cantautore Mario Venuti proprio nell’anno che li vede compiere 30 anni di carriera dall’uscita del loro celebre brano Gelosia.
I Dirotta su Cuba, guidati dalla storica frontwoman Simona Bencini, unica componente rimasta della line-up originale, realizzano nell’anno del loro trentennale un brano che fonde la loro consueta formula dell’acid jazz italiano con il più moderno cantautorato siciliano.
Il brano dal titolo esotico In the Souk , in radio dal 4 ottobre, è scritto ed arrangiato dal cantautore polistrumentista siciliano David Florio che ha unito per sua natura e formazione il suo amore per la black music con la scuola cantautorale siciliana.
Simona Bencini ha dichiarato: "“In the Souk” è una sfida e sono felice di affrontarla insieme ad un artista come Mario Venuti, cantautore che stimo molto che con determinazione e coerenza porta avanti da sempre il suo progetto artistico senza rinunciare alla sua personalità".
Mario Venuti ha affermato: “Negli anni ‘90 il percorso dei Dirotta su Cuba correva parallelamente al mio, poi nel 2009 conobbi Simona con cui abbiamo condiviso una magnifica esperienza nel musical Jesus Christ Superstar. 80 repliche in giro per l’Italia interpretando lei Maddalena io Pilato. É stata l’occasione per la nascita di una bella amicizia che finalmente sboccia oggi in questo brano spumeggiante , ottima occasione per un rilancio della band simbolo dell’acid jazz nazionale".
Una filosofia semplice capace di arrivare a tutti gli amanti di storie di vita, che s’intrecciano alle fortune di un calcio capace improvvisamente di portarti sul tetto del mondo. Sono sentimenti che ciascuno riesce a fare propri, con quel filo conduttore che parte dalla povertà più povera e ti fa raggiungere a una celebrità improvvisa che sbigottisce, che quasi non ti fa riflettere come tutto ciò sia potuto accadere. E’ il sogno che si avvera, che si materializza come quasi non avevi neanche sperato, ma ti coinvolge in maniera totale e ti rivoluziona sostanzialmente uno status sociale che diventa privilegio. E’ il gol che è tutto, che fa vincere la tua squadra, che ti porta alla ribalta, che crea immagine e ricchezza. Nato a Palermo nel 1964 nel quartiere Cep, dove i ragazzini si scambiano droga come in altri posti e le figurine dei calciatori, Totò Schillaci è stato capocannoniere ai Mondiali d’Italia ’90 e Scarpa d’Oro nello stesso anno. Ma per gli italiani del football quel mondiale ’90 iniziò al 78’ minuto di Italia – Austria, quando Schillaci, ultimo convocato, scende in campo e in quattro minuti segna il gol della vittoria. Erano le notti magiche fatte di girotondi di clacson, sventolii di bandiere e l’inno a Totò gol. L’Italia del pallone sembrava impazzita. Gli occhi spiritati di Totò Schillaci che erano inquadrati dalle telecamere dopo ogni suo gol, fecero il giro del mondo ed erano espressivi di chi, per trovarsi lì, ha preso a morsi il destino. Il ricordo di questo campione scorre in maniera fluida, passionale, senza intoppi, come se tutto fosse accaduto soltanto ieri.
E’ la storia di un ragazzo che partito con il pallone in valigia da Palermo è arrivato a Messina dove ha conosciuto grandi allenatori strateghi come Scoglio e Zeman che gli hanno costruito il trampolino di lancio di una carriera ad altissimo livello nella Juventus dell’Avv. Giovanni Agnelli e Giampiero Boniperti che gli hanno spalancato le porte della Nazionale Italiana. Già, la maglia azzurra. L’ennesimo sogno che si realizza nella vita di Totò Schillaci. Una vita che è sempre legata al gol segnato che è tutto, perché lo realizzi quando entri in campo a partita in corso e fai vincere la tua squadra. Un segno del fato che è forse il motivo conduttore della sua storia di campione talentuoso e fortunato, come se qualcuno dall’alto del cielo gli avesse dato una mano. Un destino fatto di tante sfaccettature di vita che si dipanano tra glorie calcistiche e fatti personali, che hanno segnato il percorso umano di Totò Schillaci. Egli non aveva problemi nel raccontare i suoi trascorsi legati alla sua sfera affettiva e ai legami matrimoniali non sempre felici che l’hanno provato. E’ stato un Totò Schillaci che ha dato se stesso alla sua gente, non curante di alimentare la curiosità generale, ma con la consapevolezza di esprimere tutto il suo orgoglio di quanto ha fatto nella vita di calciatore e di ragazzo venuto dalla povertà del profondo Sud. Non ha amato la scuola, questo è stato un neo indelebile che gli ha impedito di crescere sotto l’aspetto culturale, tuttavia, resta pur sempre l’esempio di un ragazzo venuto dalla povertà del profondo Sud d’Italia, che se non avesse costruito la sua storia di campione di calcio, chissà cosa sarebbe stata la sua vita. E oggi che non c’è più, non si può far altro che ricordarlo in maniera semplice, senza la facile retorica dei sentimenti che dopo la morte di ogni personaggio si fanno smisurati. Sì, perché Totò Schillaci è stato l’esempio umile di un ragazzo venuto dal profondo Sud per incarnare i valori della povertà, in un mondo, quello del calcio, che trasmette da sempre riflessioni sociali di vita vissuta. Una storia per certi versi simile a quella di Pietruzzu Anastasi, il quale, qualche decennio prima, aveva fatto parlare intellettuali e sociologi in lunghi trattati di opinione, sull’importanza di arrivare attraverso il calcio a una notorietà tale, capace di far rivalutare il Sud al cospetto del più avanzato e progredito Nord. Messaggi senza tempo che hanno fatto la storia di un calcio intriso di valori oltre che di gol.
Salvino Cavallaro
Chiara Galiazzo ritorna sulla scena discografica con il brano “Di nuovo tu” disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 13 settembre.
Chiara dichiara: “Questo brano si intitola “Di nuovo tu” perché non pubblico una canzone interamente mia dal 2020. Siamo passati quattro anni, siamo cresciuti, non solo io ma anche le persone che mi seguono. “Di nuovo tu” è la frase che potrebbe dire chi mi rivede dopo qualche tempo. Sono consapevole di essere un po’ cambiata vista da fuori, penso che in questo momento il mio aspetto sia il riflesso del mio essere, del mio modo di vivere e anche di questa canzone. È da qualche tempo che la tengo nel cassetto, sono successe tante cose nel frattempo, ma penso sia giusto che esca ora che sono pronta, perché è sempre stata la canzone di una donna arrivata a conoscersi un po’ meglio di prima”.
La voce di Chiara, sostenuta da sonorità contemporanee, racconta la storia di due persone che si conoscono da tempo e che si perdono di vista per poi incontrarsi nuovamente una volta adulti e consci di aver sempre saputo perfettamente chi fossero: “Mi piace pensare che questo sia stato un percorso che ho fatto anche io con me stessa. Tutti crediamo di conoscerci da sempre e invece capita spesso che in alcuni periodi ci si perda di vista, non pensiamo a ciò che vogliamo veramente, facciamo scelte che non sono le nostre. Sono dell’idea però che il ritrovare se stessi dopo periodi turbolenti sia ancora più soddisfacente, un passaggio evolutivo fondamentale”.
Ritrovare un’altra persona o anche se stessi, dunque, un’immagine che prende vita nel videoclip, diretto da Lucrezio Catapano, che accompagna l’uscita del brano e che culmina in un tango: “Io non ho mai saputo ballare e ho sempre avuto un po’ di timore verso i balli di coppia. Per questo motivo ho deciso di fare la cosa più difficile per me: condividere con un’altra persona un ballo così sensuale e intimo come il Tango. Negli ultimi anni ho lavorato molto su me stessa e ho deciso di mettermi in gioco su tanti fronti e da qualche mese prendo lezioni di Tango. Se i primi tempi provavo un estremo imbarazzo, ora le cose sono migliorate e lo considero quasi terapeutico. Misurarsi con qualcosa che non avresti mai pensato di fare aiuta a conoscere meglio se stessi, il tema della conoscenza e del percorso che ti porta a fare i conti con te stesso è al centro della canzone”.
Prende il via, domenica 15 settembre alle 14.00 su Rai 1, in diretta dagli ‘Studi Rai Fabrizio Frizzi’, l’edizione 2024/25 di “Domenica In”, condotta anche quest’ anno da Mara Venier.
Per la popolare e amatissima conduttrice sarà la 16° volta alla conduzione della trasmissione (la sua prima edizione è stata quella del 1993/94) e la settima consecutiva.
La formula di “Domenica In” 2024/25 si presenta con tante novità, a partire dallo studio che avrà una scenografia completamente rinnovata, in grado di valorizzare al meglio i diversi momenti di spettacolo e di intrattenimento di uno dei programmi più popolari e longevi della Rai.
Non mancheranno le celebri e richiestissime interviste ‘One-to-One’ di Mara Venier, ormai un elemento centrale e imprescindibile per il successo del programma.
Un ampio salotto con vista sui tetti di Roma ospiterà lo spazio dedicato all’approfondimento del tema della settimana, fatti di cronaca, eventi di particolare interesse e importanza sociale o anche argomenti più leggeri di costume e di spettacolo.
Non mancheranno ospiti prestigiosi del mondo della musica e dello spettacolo, che potranno esibirsi in una nuova zona dello studio dedicata appositamente alle performance musicali.
Altra novità, un gioco telefonico denominato ‘Mara 500+’, che coinvolgerà il pubblico da casa in un nuovo quiz a premi basato su filmati e momenti di repertorio che rievocheranno le oltre 500 puntate di “Domenica In” condotte da Mara, ma anche le tante edizioni del popolare contenitore domenicale che si sono susseguite dal 1976 ad oggi.
In studio anche una band di 8 elementi, diretta dal maestro Stefano Magnanensi, pronta ad accompagnare le esibizioni ‘live’ dei vari ospiti che sceglieranno “Domenica In” per presentare in anteprima i loro album e i loro tour.
E poi un nuovo corpo di ballo, composto da 8 ballerini, che interverrà in alcuni momenti della puntata, per sottolineare o accompagnare, con coreografie studiate ad hoc, i vari momenti dello spettacolo.
Due concorsi competitivi, incontri e omaggi a Salvatore Piscicelli e Gaetano Di Vaio. Tutto pronto per la 25a edizione del Napoli Film Festival che si terrà dal 24 al 28 settembre all’Istituto Francese di Napoli, diretto da Mario Violini e organizzato da WooW e l’Istituto Francese di Napoli.
«Il Napoli Film Festival – racconta Violini - ha raggiunto un importante traguardo: i 25 anni, diventando la manifestazione cinematografica cittadina più longeva o tra le più longeve. Un giro di boa, i 25 anni, che prevedono una serie di cambiamenti a partire dalla prossima edizione, a cui si sta già lavorando. L’edizione 2024 mantiene alcuni elementi ricorrenti, con una particolare attenzione al cinema che si realizza a Napoli e in Campania, un omaggio a questa terra ricordando operatori che l’hanno resa grande e presentando alcune delle recenti produzioni».
Spazio come sempre ai talenti della regione Campania con lo SchermoNapoli Corti, affiancato dal concorso Nuovo Cinema Italia per lungometraggi di giovani registi.
A contendersi il Vesuvio Award in Nuovo Cinema Italia saranno i lungometraggi “Desirè” di Mario Vezza, “Global Harmony” di Fabio Massa, “Kalavrìa” di Cristina Mantis, “Tre regole infallibili” di Marco Gianfreda e “Il vangelo secondo Ciretta” di Caroline Von der Tann.
Nella sezione SchermoNapoli Corti sono stati selezionati: Il suono del tempo di Mario Pistolese, Mariangela Correale: libera di volare di Elio Nubes De Filippo, Jessica Squillante, Api di Luca Ciriello, Chello ‘ncuollo / impure di Olga Torrico, Fratelli di carne di Paola Beatrice Ortolani, Kore di Fabiana Russo, Due battiti di Marino Guarnieri, Medley di Alessandro D'Ambrosi e Santa De Santis, Un natale del 1954 di Fabio Rosi, Actos por partes di Sergio Milàn, A piedi nudi di Luca Esposito, Ho ballato di tutto di Sarah Narducci, Era ora! di Valerio Manisi, Z.O. (zona orientale) di Loris G. Nese, Bordovasca di Giuseppe Zampella, I fiori sbocciano a Napoli di Andrea La Puca e Vittoria Mengoni, Kvara, una storia d’amore e di calcio di Raffaele Iardino e Mario Leombruno, L’attesa di Antonello Novellino e Antonio Quintanilla.
A decretare il vincitore le giurie composte dal regista Romano Montesarchio, dall’attore Nando Paone e dalla giornalista Ilaria Urbani per Nuovo Cinema Italia e dal regista Enrico Iannaccone, dall’attrice Antonella Stefanucci e il critico cinematografico Ignazio Senatore per SchermoNapoli Corti.
Il 26 settembre è in programma un omaggio al regista Salvatore Piscicelli con la proiezione di uno dei suoi film. Sabato 28 settembre, nella giornata di chiusura, sarà proiettato il film Glory Hole, di Romano Montesarchio, che vede l’ultima interpretazione di Gaetano Di Vaio, anche produttore del film, scomparso quest’anno. Il protagonista è Francesco Di Leva che interpreta Silvestro, un camorrista che dopo aver commesso un crimine imperdonabile, si dà alla fuga aiutato dai suoi amici dell'epoca, un prete in crisi e un gestore di un night club. La sua latitanza sarà un momento per fare i conti con i propri sensi di colpa.
Sabato 28 ottobre ore 18.15 ospite del NFF Gianfranco Gallo con “Il fuoco nella balena – I devoti dello Spartak San Gennaro”, un documentario che racconta la storia dell’omonima squadra di calcio giovanile che raggruppa i ragazzi del quartiere Montesanto dando loro una nuova opportunità sociale nonché sportiva.
Alle 20.45 la serata di premiazione, a seguire in anteprima la proiezione del film “Riverbero” di Enrico Iannaccone, una produzione sperimentale in uscita al cinema il prossimo ottobre, girato in soli nove giorni, e nella massima libertà, con un iPhone 14 Pro e una troupe ridotta all'osso.
L'immagine di questa edizione, curata come al solito negli ultimi anni dalla scuola di grafica Open Art Graphic and Design School di Federico Donatelli, è realizzata da Antonio Salernitano ed è a tema animazione, dove un robot con la testa a forma di cinepresa sorregge un 25, mentre sullo sfondo si staglia un grande Vesuvio con pennacchio che richiama il Vesuvio Award in bronzo realizzato dall'artista Lello Esposito.
Nato con l’intento di non tralasciare nessun dettaglio della storia degli Oasis, "Definitive Oasis" si distingue per la sua completezza e precisione, nonostante la sfida rappresentata dalla vasta mole di fonti e dichiarazioni spesso contrastanti dei protagonisti.
Il volume è arricchito da un ricco archivio fotografico, con immagini rare della band, scansioni di riviste d’epoca, merchandising e memorabilia forniti dai fan stessi. Inoltre, l’opera integra l’esperienza cartacea con contenuti digitali: grazie ai QR code, i lettori potranno accedere a video ufficiali, performance live e apparizioni televisive su YouTube, rendendo la lettura un’esperienza davvero immersiva nella storia degli Oasis e della cultura musicale degli anni '90.
"Definitive Oasis" non è solo una biografia, ma un viaggio multimediale nella vita e nell’opera di una delle band più iconiche di sempre, un'opera pensata per i fan di lunga data e per chiunque voglia scoprire l’impatto che la musica degli Oasis ha avuto sul mondo.
DESCRIZIONE:
Michele Lunella, produttore e regista, ha preso parte, anche quest’anno, alla Mostra del Cinema di Venezia per partecipare alla XI edizione del Premio Starlight International Cinema Award, evento prestigioso che premia i talenti emergenti e i grandi nomi del cinema, ideato da Francesca Rettondini e Giuseppe Zaccaria.
Michele Lunella ha dichiarato: “E’ sempre un piacere tornare a Venezia, soprattutto durante la Mostra del Cinema. L’atmosfera che si respira è magica e l’incontro con i vari registi, gli attori e i produttori, genera sempre nuove idee. Tra i progetti a cui sto ultimamente pensando c’è l’idea di realizzare una biografia ma, al momento, preferisco non svelare altro”.
Michela Motoc, di origine rumena, vive in Italia da anni, nazione che le ha permesso di realizzare una serie di sogni. Dopo aver frequentato un corso di portamento a Verona, Michela è riuscita a lavorare con soddisfazione nel settore moda e a farsi notare nel corso di qualche prestigioso evento nazionale.
Michela Motoc ha dichiarato: “Attiriamo a noi quello che desideriamo. Per me funziona così. Non è facile restare sempre sul pezzo ma è fondamentale non mollare mai e trovare la forza di mettersi in gioco. Paragono la mia vita alla trama di un film: ho cambiato tantissime case, ho percorso diverse strade. Amo tutto quello che vuol dire bellezza, sia bellezza interna che esterna. Sono dell’opinione che possiamo sempre migliorare, sotto tutti i punti di vista, e anche per questo motivo ho scelto di collaborare con alcune cliniche di chirurgia estetica. Sono propensa alle nuove collaborazioni, ai progetti che suscitano in me interesse e spero di poter continuare serenamente a percorrere il cammino intrapreso”.
Minturno (Latina) – Tutto pronto per venerdì 30 agosto, quando alle ore 21.00 in Piazza Portanova a Minturno, si accenderanno i riflettori sulla 18ma edizione del Minturno Musica Estate 2024 inserito nella programmazione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. Delle Grazie, patrona principale della Città di Minturno.
Un’altra imperdibile edizione di Minturno Musica Estate 2024 con Orietta Berti, Fiordaliso, Ivana Spagna, Valerio Scanu, Danilo Amerio, Ronn Moss, la partecipazione di Marco Rettani, scrittore e autore e la comicità di Lino Barbieri. La musica dal vivo, quella che riesce sempre ad emozionare, sarà la vera protagonista, grazie all’Orchestra diretta magistralmente dal M° Michele Pecora.
Un evento imperdibile grazie alla Direzione Artistica del lungimirante Manager Pasquale Mammaro che negli anni ha portato a Minturno i grandi protagonisti della musica di tutti i tempi e che ha accompagnato al successo al Festival di Sanremo artisti come Il Volo, Diodato, Tananai, Orietta Berti, Rettore, I Cugini di Campagna, Maninni, ma non dimentica di aver mosso giovanissimo, i primi passi come promoter e speaker della radio locale, confermando il suo forte legame con Minturno.
“Sono felice come ogni anno di omaggiare Minturno con questa magica serata, rinnovando il mio profondo legame con questa città. Quest’anno ho voluto accanto a me Luisa Corna che con la sua eleganza e la sua incantevole voce, saprà fare al meglio gli onori di casa. Come sempre – conclude Pasquale Mammaro - spero di sorprendere con qualche “chicca” dell’ultima ora che al momento non svelerò, ma posso già promettere!”
Luisa Corna che in passato è stata ospite della kermesse aggiunge: “Minturno Musica Estate è un evento bellissimo e ormai atteso dalle migliaia di persone che riempiono la piazza anno dopo anno. Con Pasquale ci conosciamo da tantissimi anni e so quanto tenga a questa serata. La stima e l’amicizia reciproca che ci lega ha reso il suo invito ancora più prezioso, pertanto, sono davvero onorata di essere al suo fianco per presentare insieme a lui questa edizione e di cantare ancora su questo importante palco”.
L’ambìto Premio Minturno D’Autore 2024 verrà consegnato a Danilo Amerio, autore e cantautore che dichiara:“Sono davvero onorato di questo riconoscimento. Scrivo e produco musica da quando sono adolescente che, in questo lungo percorso, ho avuto la fortuna di condividere con artisti italiani e internazionali quali Nicola Di Bari, Morris Albert, Fiordaliso, Anna Oxa, Marco Masini, Umberto Tozzi, Raf, Paolo Vallesi, Mia Martini, Aleandro Baldi, Jovanotti, Adriano Celentano, i Dik Dik, Giorgio Faletti, Mietta. Ringrazio Pasquale Mammaro della Starpoint Corporation per avermi insignito di questo prezioso omaggio, specie in un momento in cui ho scelto di rimettermi in gioco anche sul palco, come cantautore”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Minturno, il Consiglio Regionale del Lazio, dalla XVII Comunità Montana Lazio e dalla Proloco di Minturno, sarà seguito in diretta da Radio Top Italia, Radio Partner ufficiale e da Gold TV – Lazio TV con le telecamere del Festival Italia in musica in compagnia di Paola Delli Colli e a movimentare la serata con i suoi interventi da sotto il palco, Ilenia de Sena, giornalista sportiva di Telelombardia e conduttrice di Business TV 24.
I Festeggiamenti in onore di Maria SS. Delle Grazie continueranno sullo stesso palco sabato 31 agosto alle 21.30 con il concerto di Francesco Boccia & Made in Italy. Apriranno il concerto A.Will – Benedetto
Sciarretta - Delma & Mary Wild - Coro di Canzoni Sotto le Stelle.
Carlo Conti, nella sua qualità di direttore artistico e conduttore, ricomincia da quattro dopo i suoi 3 Festival vincenti (edizioni 2015/2016/2017). Il Regolamento della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo che andrà in onda, in diretta su Rai 1, dall’11 al 15 febbraio 2025 è on line.
Queste le principali novità del Festival targato Conti:
Passando all’analisi delle singole serate, nella prima (il martedì) si esibiranno i 24 Campioni in gara e le canzoni verranno votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web.
Durante la seconda serata (il mercoledì) si esibiranno 12 Campioni, che saranno votati dal pubblico - attraverso il Televoto - e dalla Giuria delle Radio, ciascuno con un peso pari al 50%.
Per le Nuove Proposte, si affronteranno 2 artisti in una prima semifinale, giudicati invece dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio, determinando così il primo finalista.
Identico il meccanismo e lo svolgimento della terza serata (il giovedì), in cui avrà luogo anche la seconda semifinale tra le altre 2 Nuove Proposte, individuando così il secondo “giovane finalista”.
La quarta serata (il venerdì) sarà dedicata alle “Cover”: i cantanti in gara, affiancati da un artista Ospite, re-interpreteranno una canzone edita, tratta dal repertorio italiano ed internazionale.
Le cover saranno valutate da tutte e tre le giurie: Televoto del pubblico, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale rispettivamente del 34, 33 e 33%, dando luogo ad una autonoma classifica di Serata dei 24 Artisti. Il primo classificato sarà il vincitore della Serata delle Cover.
Sempre nella quarta serata, si svolgerà la finale per la categoria Nuove Proposte fra i due contendenti qualificatisi nelle serate precedenti. Le 2 canzoni/artisti saranno votate dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio, sempre con peso rispettivamente del 34, 33 e 33% sul risultato complessivo della votazione.
Nella finalissima della quinta serata (il sabato) verranno dapprima eseguite nuovamente le 24 canzoni in gara, che saranno votate dalle 3 Giurie ancora una volta con un peso di Televoto 34%, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33 e Giuria delle Radio 33%.
Il risultato di questa votazione sarà sommato a quello delle votazioni nella Prima Serata e al risultato congiunto delle votazioni nella Seconda e Terza Serata, al fine di determinare una media percentuale delle votazioni e quindi una classifica delle 24 canzoni/Artisti in gara.
Le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni in classifica verranno comunicate senza ordine di piazzamento.
Dopodiché, riproposizione delle 5 canzoni finaliste e nuova votazione - con stesse modalità per le tre Giurie. Il risultato di questa nuova votazione in Serata sarà sommato al risultato complessivo delle precedenti votazioni (Prima Serata, Seconda e Terza Serata, Quinta Serata), così come risultante nella classifica generale parziale stilata in Serata, al fine di determinare una nuova media percentuale delle votazioni riferite alle 5 canzoni/Artisti e quindi una classifica finale delle stesse 5 canzoni/Artisti, così da incoronare il vincitore della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana.
Queste alcune delle più rilevanti novità del regolamento di Carlo Conti, che non cambia la sua filosofia: la musica, le canzoni al centro dello spettacolo e la ricerca di talenti, in un dinamico e divertente show televisivo.
Lo slogan dei festival di Carlo resta lo stesso: Tutti cantano Sanremo!