
“LU Magazine” è la rivista capace di soddisfare la curiosità dei lettori di qualsiasi età.
E’ frutto di un progetto editoriale innovativo ed accattivante. La comprensibilità dei contenuti assicura una piacevole lettura.
Uno dei periodi in cui gli italiani sono meno ritrosi a dedicarsi alla lettura è l’estate e tra le location preferite emerge la spiaggia. Tra le numerose proposte presenti in libreria, LU Magazine consiglia “Phoenix – Il potere immenso della musica”, il libro che segna il debutto come scrittore del talentuoso musicista e cantautore Cafiero.
Un’appassionante racconto edito da L’Erudita, realizzato con la scrittrice Lisa Di Giovanni, in cui l’artista, attraverso un linguaggio sincero e poetico, fa dono di una testimonianza capace di toccare le corde più profonde del cuore evidenziando l’efficacia della musica che lo ha salvato da un incubo durato anni.
“Il suono, la melodia, il ritmo rendevano tutto più semplice, perché mi permettevano di volare dove mi sentivo al sicuro e dove tutti miei mali perdevano terreno, ed era come se non fossi mai stato male”.
Una chitarra, una cantina dove fare musica lontano dalla droga, i grandi maestri del rock, del jazz e del blues, dai quali apprendere i segreti del mestiere per poi mettere a punto uno stile personale; Cafiero narra in 23 capitoli anche la sua vita artistica, in cui si descrive come uomo e musicista.
Uno spaccato di vita messo ulteriormente in risalto, nella prefazione, dalle toccanti parole di Raf, amico e collega, e da quelle della Dott.ssa Maura Ianni, Professoressa di Psicologia Generale all’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma.
Una storia che affronta temi universali in cui ognuno può ritrovarsi e dalla quale trarre conforto e ispirazione per ritrovare, soprattutto nei momenti più difficili, la forza di volontà, la fiducia e il coraggio necessari alla realizzazione dei propri sogni.
SINOSSI
Salvatore Cafiero è stato un bambino e adolescente “diverso”. Perseguitato dallo spettro di una malattia senza nome, Salvatore ha convissuto col senso di impotenza di una fragilità costitutiva. La cura è venuta dall’esterno, dalle intime vibrazioni con cui la musica scuoteva l’aria, dalla tensione delle corde di chitarra. Il ragazzo si rintanava nella cantina di casa portando con sé la chitarra rubata al fratello: la provava, ne sfiorava le corde con dedizione sacrale; suonava e, finalmente, viveva. Quando riconobbero e nominarono per la prima volta i suoi sintomi, l’etichetta di “ragazzo celiaco” non bastava più a definirlo: Salvatore era già intimamente un musicista. Costretto, all’isolamento forzato di un lockdown nazionale, Cafiero sembra riavvolgere il nastro della propria vita. Col sostegno e incoraggiamento di Lisa di Giovanni, traduce i ricordi in parole e invita le nuove generazioni a custodire la diversità, a costruirsi sui propri limiti, a perseguire attitudini e passioni.
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