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Cinema / TV

Cinema / TV (38)

Dopo il grande successo ottenuto a dicembre 2019 con il teatro in diretta televisiva, che ha conquistato pubblico e critica, torna con un programma di Rai Cultura, Vincenzo Salemme, uno tra i più importanti esponenti del teatro italiano, degno erede della grande tradizione "scarpettiana".

Lunedì 17 aprile, alle 21.20, su Rai2, in diretta dall’Auditorium Domenico Scarlatti della sede Rai di Napoli, il commediografo e regista Vincenzo Salemme porta in scena "Napoletano? E famme ‘na pizza": un viaggio negli stereotipi e nei luoghi comuni partenopei più duri a morire. Una serata evento che offrirà ai telespettatori e al pubblico in sala la possibilità di godersi il "reality del teatro": la magia dell’interpretazione dal vivo in tv.

"Napoletano? E famme ‘na pizza" è una delle pièce teatrali più viste negli ultimi due anni con 200 mila spettatori e 180 repliche in 25 città nel nostro Pease. Nasce dall’ultimo libro di Salemme, uscito agli inizi di marzo 2019 e il titolo fa riferimento a una battuta di una sua commedia teatrale, "E fuori nevica", nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza.

Lo spettacolo racchiude due delle opere più amate dall’attore: "Una festa esagerata" e "Con tutto il cuore" per un incastro perfetto di vicende e di storie, rappresentate su una terrazza che si affaccia sul fondale del Vesuvio, spazio nel quale Salemme intratterrà il pubblico con i suoi divertentissimi monologhi, su usi, costumi, vizi e virtù dei napoletani.

E sì, perché ogni napoletano che si rispetti deve saper fare le pizze, cantare, essere sempre allegro, devoto a San Gennaro e amare il caffè bollente in tazza rovente e il ragù di mammà.

Vincenzo Salemme negli ultimi 20 anni ha saputo interpretare in maniera eclettica i vari sentimenti della vita, attraverso personaggi dalle sfaccettature diverse. Non c’è sua opera, sia essa teatrale, cinematografica o narrativa, che non si cali nell’atmosfera del Golfo e che non ce ne trasmetta i colori vividi, la filosofia, il modo di intendere la vita.

"Napoletano? E famme ‘na pizza", vuol essere un omaggio al pubblico che ha seguito fedelmente Salemme nei suoi 50 anni di carriera e a chi ha voglia di approfondire o conoscere la sua arte. È un modo per tornare a ridere ed emozionarsi tutti insieme con lo stesso sentimento di speranza nel futuro. Un futuro che, nel caso di questo spettacolo, non dimentica le belle tradizioni del passato ma ne fa un volano per immaginare un viaggio in avanti, un cammino libero e allegro verso il domani.

"Napoletano? E famme ‘na pizza", prodotto da "Chi è di scena" per Rai Cultura, è scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme con (in ordine alfabetico): Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto. Scene e costumi Francesca Romana Scudiero. Musiche Antonio Boccia. Curatrice Giulia Morelli, produttrice esecutiva Serena Semprini. Coordinamento editoriale Felice Cappa. Regia televisiva di Barbara Napolitano.

A partire da sabato 1° aprile alle 10.10 su Rai2 andrà in onda per otto settimane “Quasar”, il nuovo programma condotto da Valerio Rossi Albertini, una cartina al tornasole per comprendere il mondo che ci circonda: la nostra quotidianità, sempre più tecnologicamente avanzata, rischia di trasformarsi in un labirinto nel quale gli individui si muovono con diffidenza e paura di rimanere esclusi. La missione di questo programma è rendere questi argomenti accessibili a tutti, in modo originale e coinvolgente. L’idea è ricostruire la realtà dei fatti davanti agli occhi dello spettatore, tramite dimostrazioni, esperimenti e simulazioni anche divertenti e sorprendenti. Il tutto, utilizzando strumenti e oggetti di uso quotidiano. La semplicità dell’esposizione e l’evidenza dello svolgimento, accompagnate sempre da assoluto rigore scientifico, condurranno con naturalezza alla comprensione di questioni anche estremamente complesse.

“Quasar” è quindi un programma dedicato alla “lettura” in chiave scientifica di grandi temi di attualità come la transizione ecologica, l’economia circolare, l’intelligenza artificiale, la conversione energetica e la sostenibilità ambientale.

Ad accompagnare Valerio Rossi Albertini in questo viaggio, ci saranno anche molti servizi esterni, alcuni dei quali condotti da Fabio Gallo, volto dello spazio dedicato alle innovazioni tecniche e scientifiche nell’ambito della navigazione nautica, in funzione della salvaguardia dell’ambiente marino, mentre Marita Langella, ci porterà a conoscere aziende, associazioni e consorzi impegnati nella transizione energetica ed ecologica.

A impreziosire ulteriormente le puntate, la presenza di Antonio Giuliani. Il comico e attore romano sarà infatti protagonista, con Valerio Rossi Albertini, della parte destinata alla “biomimetica”, ovvero la scienza che esprime il nesso tra nuove tecnologie e particolari abilità animali. Uno spazio ideato anche per i più piccoli, che ribadisce l’intento didattico e pedagogico di questo nuovo programma.

Dopo un assaggio estivo ritorna Sentieri – la strada giusta il programma dedicato al tema del cammino. Ogni sabato su Rai 1 e Rai Italia a partire dal 1° aprile al 13 maggio, ore 14.00.

A percorrere gli innumerevoli sentieri che si dipanano dal nord al sud dell’Italia, saranno i conduttori Lino Zani, Margherita Granbassi e Giulia Capocchi che, descriveranno e racconteranno luoghi nascosti e tradizioni attraverso gli occhi di quanti incontreranno sul loro cammino.

Un racconto immersivo che consente di far vivere allo spettatore l’emozione e la scoperta della montagna in tutti i suoi aspetti: da quello naturalistico a quello culturale fino a quello enogastronomico non tralasciando il racconto del territorio dove il sentiero si snoda.

La montagna ed il mare, da Prastarà al mare di Candofori, saranno i protagonisti del primo appuntamento di Sentieri – la strada giusta: sarà un viaggio in Calabria, in cammino lungo il sentiero dell’Inglese.

Le rocciose coste tirreniche che cadono a picco sul mare: a Prestarà, l’incontro dei nostri conduttori pronti per una nuova ed incredibile avventura.

Un’esperienza tra scienza e spiritualità: nel comune di Montebello Jonico, attraversando la vallata della fiumara di Sant’Elia, l’indiscutibile bellezza delle Rocche di Prestarà, imponenti formazioni geologiche.

Un luogo fermo nel tempo, quaranta abitanti in un grappolo di case: a 620 metri sul livello del mare, camminando tra gli stretti vicoli del paese dove ancora si sente parlare in greco di Calabria, alla scoperta di Gallicianò, piccolo borgo della Vallata dell'Amendolea.

31 tappe, un ambiente montano che a volte ricorda quello alpino, con cime e crinali panoramici, stupende faggete e una un’incredibile biodiversità: ad Ortì, vicino Gambarie, un interessante focus sul sentiero Italia CAI, uno dei più spettacolari di tutta la Calabria.

Un’immersione non solo nella natura, ma nell’animo di un popolo che ha nell’ospitalità e nell’accoglienza il suo valore più importante: lungo il sentiero dell’Inglese, la sosta è d’obbligo per visitare Amendolea Vecchia, antico borgo abbandonato a seguito dell’alluvione del 1951.  

Bizzarre rocche arenarie, distese di ulivi, gelsi e fichi d’India: arroccato sulla rupe del Monte Calvario, dalla caratteristica forma che ricorda quella di una ciclopica mano con cinque dita, il fascino di Pentadattilo, uno dei borghi più pittoreschi e misteriosi dell’intera Calabria.

Un finale indimenticabile: sul mare di Condofuri, alla foce dell’Amendolea, all’alba, camminando sulla battigia, le emozioni condivise di un viaggio giunto al termine in una terra che lascia segni indelebili.

Federico Quaranta è pronto a partire per un nuovo viaggio alla scoperta dell’Italia, delle storie e dei personaggi che rendono il nostro Paese un posto unico nel mondo. A partire dal 25 marzo alle 12 prenderà il via su Rai1, “Linea Verde Start” il viaggio alla scoperta dell’arte del saper fare, per otto puntate durante le quali Federico Quaranta incontrerà i protagonisti della sapienza artigiana italiana, un susseguirsi di racconti dove la testa, le mani e il cuore trovano la loro sintesi. Un microcosmo tanto antico quanto moderno, dove la tradizione incontra l’innovazione, dove i dialetti dei nostri territori parlano al mondo. Ogni puntata un viaggio nuovo, in un territorio, una regione diversa, seguendo quel binario, in equilibrio tra le bellezze naturalistiche più nascoste e la maestria artigianale. Si parte sabato 25 marzo alle 12.00 su Rai 1 con il racconto di Lecce.

«Sarà un viaggio molto profondo – racconta il conduttore - dentro le botteghe artigiane, che sono, per quanto riguarda il nostro Paese, l’architrave di tutto ciò che il mondo ci invidia. L’artigianato tiene vivo il fondamento culturale, i centri storici, le città di provincia, mantiene quel passaggio generazionale tra padre e figli. Un artigiano gestisce la propria attività come un buon padre di famiglia pensando a ciò che deve fare affinché i propri figli, i propri dipendenti possano avere un futuro. Non pensa al proprio successo personale. E fa in modo che la sua azienda, la sua bottega possa durare nel tempo. È l’elemento stesso della sostenibilità, termine che vuol dire “far durare”. Il programma è in collaborazione con Confartigianato, ed entriamo nelle botteghe degli artigiani, che sono un presidio culturale vivente. Pier Paolo Pasolini diceva che se si interrompe il passaggio che, come la corrente di un fiume, porta la sapienza dal padre al figlio avviene un depauperamento fatale per la cultura dell’intera comunità, dell’intero paese. Gli artigiani mantengono questo ed è un presidio che ci permette di mandare avanti il Made in Italy. In molti paesi se non ci fosse la bottega artigiana non esisterebbe la coesione attorno alla piazza principale del paese, intorno al campanile. La Rai è la prima azienda culturale del paese e per far cultura deve raccontare i luoghi dove la cultura si mantiene, si propaga. Grazie anche al nostro vice direttore Angelo Mellone che crede in questi progetti, è questa un’operazione che cerchiamo di attuare. Esiste la cultura alta e quella della terra, che non è bassa, è popolare: che altro non è che quella che i grandi letterati trascrivono in bella ma l’origine è in ciò che viene mantenuto nel passaggio della tradizione, nel cambio generazionale. Noi raccontiamo la cultura della terra, dei luoghi e dei lavori».

Quello di “Linea Verde Start” per Federico Quaranta non sarà il solo appuntamento del sabato mattina. Fino al 29 aprile, continueremo a vederlo alla conduzione delle nuove puntate “Il Provinciale”, un programma di successo, approdato da questa stagione su Rai1 dopo l’ottimo riscontro di pubblico con cui ha esordito nel 2020 su Rai2. In onda subito prima di “Linea Verde Start”, alle 11.20 (e in versione estesa la domenica alle 14 su Rai2), in ogni puntata Federico Quaranta va alla scoperta di territori poco conosciuti, dell’anima “provinciale”, incontrando antropologi e scrittori, contadini ed eremiti, storici e musicisti.

«Sia “Il Provinciale” che “Linea Verde Start” sono due programmi che amo molto, con entrambi cerchiamo di fare cultura, di utilizzare un lessico abbastanza colto però semplice, comprensibile. Il mio modo lento e cadenzato di parlare credo aiuti perché mi scrivono per dirmi che piace, che si capisce bene. “Il Provinciale” è per me come un figlio, quando parlo di questo programma è come se parlassi di mia figlia Petra. Un lavoro certosino e artigianale in cui si racconta antropologia, filosofia, storia, letteratura, pittura, scultura,… come si è creato il nostro Paese e perché i territori hanno plasmato la gente che ci vive. La provincia non è la periferia, “messo al margine”. È un contenitore di sapienza, di saperi, di valori. Lavoro con una squadra di autori pazzesca, abbiamo un filosofo, un antropologo, un critico letterario, un giornalista… abbiamo dato veramente spessore al lavoro andando a cercare personaggi importantissimi per il nostro paese ma talvolta dimenticati. Faccio quello che mi piace, non aspiro ad altro: mi piace fare questo, lo vorrei fare sempre meglio».

“Linea Verde Start” e “Il provinciale” sono programmi prodotti dalla Direzione Intrattenimento Day Time.

Attrice, acting-coach, regista e fondatrice della scuola di recitazione “La Scugnizzeria”, Maddalena Stornaiuolo è il nuovo agente di polizia dell’IPM (Istituto di Pena Minorile), nella terza stagione della fortunata serie televisiva di Rai2 Mare Fuori. Maddalena, uno dei volti dell’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinque, da anni porta avanti con impegno e passione diversi progetti teatrali, cinematografici e televisivi. Approdata nel cast di Mare Fuori 3, l’attrice napoletana sembra essere molto legata al personaggio interpretato.

Maddalena Stornaiuolo ha dichiarato: «Ho sempre seguito in veste di spettatrice e fan, la serie Mare Fuori, quindi quando è arrivata la notizia in agenzia che avevo superato il provino, per me è stato un momento di gioia. Nonostante fosse un progetto già avviato da due anni, hanno accolto noi attori new entry in un modo spettacolare. Sul set si respira un bel clima, si lavora bene, con serenità e professionalità. Insieme al regista abbiamo lavorato sul personaggio di Maddalena. Ci piaceva l’idea di creare un personaggio che avesse empatia con le detenute, con le quali mi dovevo relazionare, con atteggiamenti protettivi, poiché minorenni. Questo significava di tenere comunque il pugno fermo, cercando al tempo stesso di mantenere una linea di morbidezza, di familiarità e accoglienza nei confronti dei ragazzi. È meraviglioso lavorare sul campo, seguire l’evoluzione del personaggio e poterlo fare con un regista che ti accoglie e con il quale c’è molto rispetto e scambio di idee. A tal proposito sono state aggiunte tante scene in cui in realtà io non dovevo esserci, quindi sono contenta dello spazio che mi è stato dato e non vedo l’ora di riprendere questa avventura».

 

Sono iniziate in Calabria le riprese di "Cercando Itaca", docufiction per la regia di Sergio Basso (regista che ha al suo attivo una copiosa produzione cinematografica e documentaristica a livello internazionale e che ha sperimentato anche nel campo dell’animazione e dei videogiochi) e la sceneggiatura dello stesso regista insieme a Filippo Ascione (tra i più importanti sceneggiatori del cinema italiano). Prodotto dalla Pega Production da un’idea di Giuseppe Gambacorta, con la fotografia di Davide Manca (C’e tempo, Delitti del Barlume, Pio La Torre)  il film unirà genere documentaristico e fiction creando un racconto onirico e accattivante.

Il film ha vinto il Bando produzioni 2022 della Fondazione Calabria Film Commission, il Bando dei Selettivi alla Produzione del Ministero della Cultura, ed ha il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dei Comuni di Villa San Giovanni e di Melicuccà, della Camera di Commercio di Reggio, Vibo Valentia, del Museo di Biologia Marina e Paleontologia e del Kiwanis International.

Seguendo il viaggio di una ragazza di 18 anni, Arianna, che si trova a fare da guida a uno sperso Ulisse, incontreremo personaggi storici ed esperti scientifici che ci porteranno per mano nel patrimonio storico-artistico di tutta la Calabria: da Pentedattilo a Riace, da Capo Vaticano alla spiaggia abissale di Punta Pezzo e Cannitello, da Scilla e Cariddi, sopra e sotto la superficie del mare, dall’Aspromonte, passando da Crotone, presso il tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna (KR), a Palmi e a Melicuccà,  per arrivare infine a Reggio, con i suoi musei  (in primis l’eccellenza del Museo Archeologico) e i suoi agrumeti di bergamotto, per l’unicità dei quali la città è stata definita Città del Bergamotto in ambito UNESCO.

Sarà l’occasione di scoprire le bellezze senza pari della città di Reggio Calabria e di intervistare eminenti rappresentanti delle millenarie e fervide attività portuali e commerciali della città.

La Pega Production Srl si occupa di commercio, produzione e coproduzione, di distribuzione e promozione di opere cinematografiche e televisive, di lungometraggio e cortometraggio, audiovisivi di ogni natura e genere, di produzione e realizzazione di prodotti videografici contenenti opere compilative prodotti educativi, didattici e scientifici.

Uscirà in sala il 2 marzo, distribuito da L’Altrofilm, “L’uomo che disegnò Dio”, lungometraggio drammatico diretto da Franco Nero. Il regista per la seconda volta dietro la macchina da presa, ricopre anche il ruolo di protagonista, interpretando un anziano insegnante di ritrattistica non vedente. Il film è stato interamente realizzato per 5 settimane a Torino, tra maggio e luglio 2021, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 - Azione III.3c.1.2 - bando “Piemonte Film TV Fund” e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Prodotto da Louis Nero per L’Altrofilm insieme al produttore americano Michael Tadross JR, Bernard Salzman e al russo Alexander Nistratov con le case di produzione Tadross Media Group e BullDog Brothers, in collaborazione con Rai Cinema ”L'uomo che disegnò Dio" - realizzato con il sostegno e il contributo del Ministero della Cultura – vanta nel cast principale Stefania RoccaWehazit Efrem AbrahamIsabel CiammaglichellaDiana Dell'Erba Vittorio Boscolo, nonché i Premi Oscar Kevin Spacey Faye Dunaway, insieme a Robert Davi e Massimo Ranieri.

Emanuele è un anziano, solitario e cieco, con un grande dono: la capacità di ritrarre chiunque semplicemente udendone la voce. Nessuno conosce questa "magia", tranne la sua assistente sociale Pola e gli studenti della scuola serale dove insegna ritrattistica a carboncino. La sua vita viene sconvolta quando Pola gli presenta due immigrate africane: Maria, una vedova che è venuta in Italia sperando in un futuro migliore, e sua figlia Iaia. Le due si trasferiscono da lui occupandosi in cambio della casa. Una sera, Iaia registra l’anziano mentre sta disegnando un suo ritratto e carica il video online. La "magia" diventa virale in brevissimo tempo. Emanuele viene notato dal “Talent Circus”, uno show televisivo che scopre straordinari talenti che sfrutta per audience. Una favola sulla necessità di riscoprire il miracoloso potere della dignità in un mondo dove il rumore dei media ha risolto il problema dell'imperfezione dell'uomo semplicemente eliminando il problema stesso.

Ispirato a una storia vera, il soggetto del film è di Eugenio Masciari e la sceneggiatura, a sei mani, è a cura dello stesso regista con Eugenio Masciari e Lorenzo De Luca.

Louis Nero, l’americano Zeno PisaniMichael TadrossBernard Salzman e Alexandre Nistatrov sono i produttori esecutivi.

Mara Venier supera se stessa e sfiora il 40% di share con la puntata di “Domenica In” dedicata al Festival di Sanremo, andata in onda ieri 12 febbraio in diretta dal Teatro Ariston. La prima parte del programma ha registrato uno share del 38,3%, tenendo davanti alla tv 5.367 milioni di telespettatori e raggiungendo picchi del 42.22%. Eccellenti anche gli ascolti degli altri segmenti: 30,7% per la presigla con 4.571 di telespettatori, 35,8% e il 30,4% per la seconda e la terza parte, con rispettivamente 4.685 e 4.258 di individui. La prima, seconda e terza parte ha registrato una media complessiva del 34.81% (la più alta dal 2019) e 4.777 telespettatori, superando i 9.5 milioni di copertura, quanto a telespettatori che si sono sintonizzati almeno una volta con il programma di Rai1.

«Un quadro che conferma “Domenica in” l’appuntamento più atteso del post Sanremo – sottolinea la Direttrice dell’Intrattenimento Day Time Simona Sala- capace di conquistare tutte le fasce di pubblico». Straordinari infatti anche i dati che riguardano i più giovani: share del 41.88% tra i 15-24 anni, valore che sale del 43% nel target 15-19 anni. E share del 40% tra i laureati. «Dati eccellenti – conclude Sala - che chiudono una settimana ottimi ascolti per tutti i programmi dell’Intrattenimento Day Time della Rai».

Da lunedì 6 a venerdì 10 febbraio 2023, Alberto Matano si traferirà a Sanremo con "La vita in diretta". Dal Teatro del Casinò della Città dei Fiori tanti gli ospiti e i giornalisti che si alterneranno per commenti, curiosità e riflessioni sulla kermesse musicale. Un racconto arricchito dagli imprescindibili inviati del programma, “la nostra voce e inostri occhi dove tutto accade in tempo reale”, tra interviste ai cantanti e anticipazioni. Anche quest’anno ci sarà Giovanna Civitillo con le sue cartoline dall’Ariston - incontri ravvicinati con le star e dietro le quinte della 73ª edizione del Festival della Canzone italiana. Ma soprattutto uno spazio aperto, in diretta, che accogliere cantanti e protagonisti prima della gara.  

Anche quest’anno, dal 6 febbraio "Oggi è un altro giorno" con Serena Bortone andrà in onda, come sempre alle 14.05 su Raiuno, in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo per raccontare la settimana del Festival 2023.

Ogni giorno il programma ospiterà i vari cantanti in gara e tanti altri artisti. Inoltre, in studio, due grandi voci della canzone: lunedì 6 e martedì 7 arriverà infatti Fausto Leali mentre mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 Iva Zanicchi.

E poi ancora Guillermo Mariotto e Alessandro Egger, reduce dal grande successo di Ballando con le Stelle e Gianni Dall’Aglio, storico batterista di Lucio Battisti. Ed ancora, la “Cassazione del Festival” Marino Bartoletti,  e l’ironia surreale della signora Emma Coriandoli, alias Maurizio Ferrini. Con loro il gruppo degli “affetti stabili” Jessica Morlacchi, Antonio Mezzancella, Massimo Cannoletta, Romina Carrisi, Laura Freddi, Samuel Peron, Valerio Scanu e Francesco Oppini.

Inoltre, nella platea del Teatro del Casinò siederanno gli studenti dei licei e delle scuole professionali di Sanremo che potranno interagire con il cast della trasmissione.  Ma anche altre sorprese, che saranno svelate via via, attendono il pubblico del programma durante la settimana sanremese.

Non mancheranno naturalmente i collegamenti con Domenico Marocchi dalla porta carraia del teatro Ariston ed una finestra speciale sul Suzuki Stage in Piazza Colombo dove quest’anno sono previsti concerti ed incontri con tanti artisti (Achille Lauro, Annalisa, Piero Pelù, La Rappresentante di Lista, Francesco Renga e Nek). Senza dimenticare la nave a largo del porto della città ligure.

Appuntamento dunque con Serena Bortone ed "Oggi è un altro giorno" dal 6 febbraio alle 14.05 Rai 1.

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