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Cinque adolescenti durante un party giocano con un’intelligenza artificiale che sorteggia sfide pericolose: la più estrema di tutte li costringerà ad abbandonare la propria innocenza. Sarà nei cinema dal 28 novembre “Space Monkeys”, lungometraggio d’esordio di Aldo Iuliano, già vincitore del Globo d’Oro e di numerosi premi internazionali per il cortometraggio “Penalty”.
Prodotto da Andrette Lo Conte per Freak Factory con Rai Cinema, con il contributo di Regione Calabria e Calabria Film Commission, ha come protagonisti Souad Arsane (attrice francese rivelazione ai César 2019), Amanda Campana (protagonista della serie Netflix “Summertime”), Riccardo Mandolini (protagonista della serie Netflix “Baby”), Ambrosia Caldarelli (protagonista nella serie Circeo su Paramount Plus), Haroun Fall (protagonista della serie Netflix “Zero”).
La fotografia è di Daniele Ciprì, il montaggio di Marco Spoletini, le musiche di Enrico Melozzi, le scenografie di Paki Meduri, i costumi di Francesca Sartori e Mara Masiero, la sceneggiatura è firmata da Severino Iuliano, Alessandro Giulietti e Aldo Iuliano.
Cosa spinge gli adolescenti a giocare con la morte per sentirsi vivi? Da questo interrogativo nasce l’esigenza del regista di raccontare le complessità emotive della Generazione Z, dai loro comportamenti borderline all’amore senza confine di genere, dal rapporto con la tecnologia al concetto di sopravvivenza nel tessuto sociale reale e virtuale.
“Space Monkeys” è un film che si ispira a fatti di cronaca attuali e mostra la solitudine provata dagli adolescenti contemporanei nel proprio percorso di crescita individuale e interazione sociale: ragazzi e ragazze cresciuti in un mondo dove la tecnologia confonde reale e virtuale e li allontana dalla propria umanità. «Una generazione che vive il futuro prima ancora di sognarlo, guidata dal proprio istinto», così descrive l’opera Aldo Iuliano.
Girato tra la spiaggia di Crotone e un castello del 1400 situato in montagna a Caccuri, è un teen drama che racconta i sentimenti di Justine Ste, Marta, Balo e Dani, cinque adolescenti che vivono una notte di fine estate sospesa nello spazio e nel tempo che li cambierà per sempre.
Il film verrà presentato in anteprima nazionale il 24 novembre all’Heroes International Film Festival alla Casa del Cinema di Roma, con première il 28 novembre alle ore 20.30 al cinema Adriano di Roma alla presenza del cast.
Presentato nella sezione Freestyle alla 17a edizione della Festa del Cinema di Roma 'La California', lungometraggio diretto da Cinzia Bomoll. Il film, che uscirà in sala il 24 novembre 2022 con Officine UBU è una coproduzione Italia-Cile prodotta da Cinzia Bomoll per Amarcord (Italia) e Karina Jury per 17 Producciones (Cile), con la produzione esecutiva di Simone Bachini e Mario Chemello per Apapaja, realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso la Emilia-Romagna Film Commission, Ibermedia, Tax Credit Mic.
Il film, scritto dalla regista con Piera Degli Esposti e Christian Poli, vede proprio la compianta attrice bolognese nelle vesti di voce narrante. La California è interpretato da un nutrito numero di attori e personaggi della musica, da Silvia e Giulia Provvedi (per la prima volta sullo schermo), Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Andrea Roncato, Alfredo Castro (attore feticcio di Pablo Larraín) Riccardo Frascari, Enrico Salimbeni, Andrea Montovoli, Lorenzo Ansaloni, Angela Baraldi, Stefano Pesce, Stefano Fregni, Vito Stefano Bicocchi, Paola Lavini e vede la partecipazione straordinaria di Nina Zilli e un cameo di Andrea Mingardi. Il film si avvale della direzione della fotografia di Maura Morales Bergmann, del montaggio di Paolo 'Sbrango' Marzoni, delle musiche originali di Silvia Leonetti, della scenografia di Cristina Bartoletti, dei costumi di Francesca Bellucci, del suono di Enrico Medri, dell'aiuto regia di Daniele Balboni e della direzione di produzione di Federica Chiarini.
In La California, una provincia realmente esistita nelle profondità dell’Emilia Romagna, due gemelle affronteranno il loro destino guidate dagli incontri che la vita porrà loro davanti. In un luogo dove nulla è come sembra, le sorelle verranno a conoscenza di un passato oscuro e dovranno fare i conti con le luci e le ombre di una provincia piena di mistero.
SINOSSI
Per diventare la donna che vorresti, qualche volta devi metterti nei panni del tuo perfetto opposto. Anche se è la persona che hai più cara al mondo, dovrai sfidarla. Se poi per cornice c’è una provincia chiamata per ironia della sorte La California, facile che i suoi abitanti “di frontiera” si intreccino con la tua vita, e te la salvino. Una storia di formazione, con elementi thriller, si muove nella provincia emiliana. Chi era realmente Ester? La verità dietro a un fatto di cronaca nera locale, dove il suicidio della ragazza viene dato per scontato. La tenacia della gemella, con la solidarietà di chi nel paese de La California ha sempre lottato per la giustizia, porterà alla rivelazione dei fatti reali.
Cinzia Bomoll - Regista
Bolognese, a 17 anni comincia a realizzare cortometraggi come filmmaker scrivendo, dirigendo, montando e producendo film a basso budget. Si laurea in Filmologia a Bologna, si trasferisce poi a Roma dove frequenta il corso Script RAI e dove lavora come regista televisiva per Rai, Mediaset e La 7. Nel 2007 scrive, dirige e produce il suo primo lungometraggio per la tv Il segreto di Rahil, che narra le vicende della giovanissima figlia di un terrorista iracheno. Premio UNICEF, distribuito dalla Vanguard in Usa e Canada, poi acquisito da Netflix USA e ora da Amazon Prime. Nel 2011 firma la regia del lungometraggio per le sale italiane Balla con noi - Let’s dance, scritto da Massimiliano Bruno e Pier Paolo Piciarelli e prodotto da Rai Cinema e Aurora Film, distribuito in 13 paesi. Anche scrittrice, esordisce giovanissima nel 1998 nell’antologia “Quello che ho da dirvi” di Einaudi - Stile Libero. Suoi i romanzi: “Lei che nelle foto non sorrideva” (Fazi, 2006 - Ianieri 2019), “Sessantanove” (Fazi, 2011), “Cuori a spigoli” (Ianieri, 2019), “La ragazza che non c’era” (Ponte Alle Grazie, 2022).
Nel 2019 vince il bando Mibact sviluppo Italia-Tunisia con il soggetto drama Urla Mute. Nel 2020 vince il Premio Solinas Italia-Spagna, con il soggetto per film horror Heste Hombre, in sviluppo con la Spagna e lo sceneggiatore di horror Daniele Cosci. Nel 2020 vince il bando Mibact sviluppo Italia-Cile con il soggetto Chi ha ucciso Lumi Videla, ispirato alla vera storia della rivoluzionaria cilena, acquisito da Madeleine Film. Grazie a questo film conosce la produttrice cilena Karina Yury. Da questo incontro e dall’amicizia nata con l’attrice Piera Degli Esposti nasce nel 2021 il progetto de La California, di cui è anche co-produttrice, selezionato per la Sezione Freestyle della Festa del Cinema di Roma 2022 e che uscirà nelle sale il 10 novembre 2022 distribuito da Officine UBU.
Su Rai 5 "Art Rider", condotto da Andrea Angelucci
Cosa accomuna grandi nomi come Dee Dee Bridgewater, James Brown, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Solomon Burke, Rufus Thomas, Pat Metheny, i Manhattan Transfer, Chet Baker, l’armonicista Toots Thielemans, Joe Cocker, Jimmy Smith? E, tra gli italiani, gli altrettanto grandi Ivano Fossati, a Fiorella Mannoia a Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Mia Martini, Pino Daniele, Gino Paoli, Enzo Jannacci, Dario Fo, Edoardo Bennato, Roberto Murolo, Antonello Venditti, Riccardo Cocciante, Franco Battiato? Tutti hanno incrociato le loro voci e la loro musica con quelle di Renzo Arbore. Incontri che tornano nelle venti puntate di “Appresso alla musica. In due si racconta meglio”, con Renzo Arbore e Gegè Telesforo che Rai Cultura ripropone da martedì 8 novembre alle 19.30 su Rai 5.
Una lunga cavalcata musicale nel segno di programmi come lo storico “D.O.C.” e della grande musica nazionale e internazionale degli anni ’70, ’80 e ’90, ma anche un’occasione per riascoltare l’Orchestra Italiana con cui Arbore ha girato il mondo per 30 anni e più. Milleseicento concerti ‘around the world’, dalla piazza Rossa di Mosca al Radio City Music Hall di New York, fino al sambodromo di Rio de Janeiro. E poi in Venezuela, in Cina, in Giappone, Australia e nelle più belle location del nostro Paese.
Nel corso delle 20 puntate non mancano ricordi dei programmi televisivi di Arbore, backstage dei grandi teatri durante le sue tournée, ma soprattutto il recupero dei materiali di repertorio di “D.O.C. – Musica e altro a denominazione d’origine controllata”, ideato e condotto da Renzo Arbore con Monica Nannini e Gegè Telesforo dal 1987 al 1989 per la regia di Pino Leoni. Così “D.O.C.” torna in tv dopo quasi 35 anni, in una versione rimasterizzata e restaurata da Emiliano Bortone per la Black Ice srl, con il commento di Telesforo, tra memorie, materiali inediti e personali custoditi da Arbore stesso e ceduti gratuitamente alla Rai.
“Appresso alla musica. In due si racconta meglio” è un programma di Renzo Arbore, Ugo Porcelli, Gegè Telesforo, Sabina Fabi. Direttore della Fotografia Gianluca Galluzzi. Una produzione Black Ice srl. Edizione Emiliano Portone. Regia Luca Nannini.
Anteprima mondiale del documentario “Stonebreakers”, diretto da Valerio Ciriaci, il 12 novembre al 63° Festival dei Popoli di Firenze